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26 ottobre 2009

JACKPOT in distribuzione....il più elevato della nostra storia !

A cura di Valter Giordano, Roberto Bessone, Claudio Bongiovanni, Maurizio Barra, Mariella Scarzello, Elena Baffoni, Valter Cavallo e Nicola Garassino.

Con la busta paga di ottobre, ecco finalmente il pagamento di parte della produttività collegata all'esercizio finanziario 2008.

Un "JACKPOT", un "montepremi" che, per molteplici ragioni, dovrebbe "costituire" il maggior premio di produzione mai distribuito dall'ente nella sua storia (pari a complessivi € 1.530 per un lavoratore appartenente alla cat. B, non "colpito" dall'applicazione del sistema di ponderazione salariale) .

L'importo "cresce" leggermente per le gli appartenenti alle cat. C e D..

Per i prossimi mesi è ancora previsto il pagamento di tutti i progetti obiettivo programmati nel 2008 (Auspichiamo che una fetta, non inferiore ad € 200 pro capite, possa ancora esser erogata a favore di tutti i dipendenti).

Rimane in sospeso, per le note vicissitudini, il pagamento della produttività a favore dell'ex anas e degli ex dipendenti del ministero del lavoro.

24 ottobre 2009

Previsti "Tagli e risparmi " nell'ente ?

A cura di Valter Giordano, Roberto Bessone, Claudio Bongiovanni, Maurizio Barra, Mariella Scarzello, Valter Cavallo, Elena Baffoni e Nicola Garassiono

L'ente sta programmando una nuova, prossima, "grande" MANOVRA FINANZIARIA?

Oggi, un attento sindacato è anche tenuto a seguire ed a valutare le politiche finanziarie programmate ed attuate dall'ente.

E' sufficiente ricordare, a titolo esemplificativo, come il semplice rispetto del patto di stabilità, legittima l'ente ad assumere personale, e, conseguentemente, ad avviare procedure di verticalizzazione. Tale osservanza è altresì fondamentale per poter annualmente incrementare le risorse del fondo incentivante la produttività (oltre all'osservanza dei tetti di spesa imposti da varie leggi e finanziarie succedutesi negli ultimi anni).

Trattando di tagli ed economie che presto potrebbero "limare" i futuri stanziamenti di bilancio, parrebbe, da varie indiscrezioni raccolte, che l'ente abbia allo studio una mega manovra finanziaria che nel prossimo futuro dovrebbe produrre forzati risparmi di spesa corrente dell'ordine di circa tre milioni di euro.

In primo piano parrebbe esserci la riduzione del 10% di molti capitoli di spesa corrente (che dovrebbe garantire il 50% del totale del risparmio di spesa previsto) e l'applicazione di altre varie iniziative di risparmio che "toccheranno" le spese di funzionamento, la gestione del debito pregresso e le politiche del personale.

In attesa dei necessari sviluppi, proprio il tema delle politiche del personale ci sta particolarmente a cuore.

Ovviamente, non possiamo che richiedere ed impegnarci, per cercare di garantire quell'incremento annuale di risorse aggiuntive al fondo incentivante la produttività (di fatto in aggiunta a ciò che contrattualmente già "ci spetta" ), ottenuto non senza fatica e dura lotta sindacale fin dall'anno 2003.

Fortunatamente, la temuta ipotesi di riduzione dello stanziamento del fondo incentivante la produttività del 2009, parrebbe, al momento scongiurata, alla luce del recente finanziamento statale di 12 milioni di euro concesso alla Provincia, finalizzato al pagamento di debiti sorti per le passate nevicate ed alluvioni.


S.O.S. ......verticalizzazioni !

A cura di Valter Giordano, Roberto Bessone, Claudio Bongiovanni, Mariella Scarzello, Elena Baffoni, Maurizio Barra, Nicola Garassino e Valter Cavallo

"S.O.S." ....... VERTICALIZZAZIONI:

Ci siamo appena lasciati alle spalle un primo semestre 2009 che, in tema di verticalizzazioni, ha sicuramente conseguito un triste primato.

Dopo circa due anni, le procedure di verticalizzazione programmate con l'approvazione del piano occupazionale 2007, non si sono ancora concluse, con un evidente scoramento temporale tra la fase di programmazione e l'effettiva conclusione delle procedure concorsuali interne.

Il piano occupazionale 2008, pur regolarmente approvato, non ha prodotto risultati di sorta ed è stato successivamene "incorporato" nel nuovo Piano occupazionale 2009 (segue).

Al fine di incrementare il numero di verticalizzazioni disponibili, abbiamo perfino invitato la delegazione di parte pubblica ad inviare uno specifico quesito alla Funzione Pubblica in tema di assunzioni di personale appartenente alle categorie protette (invito datato 2008).


Crediamo infatti che le suddette tipologie di assunzioni debbano tecnicamente essere considerate dall'ente come vere e proprie assunzioni dall'esterno, fin dall'atto del loro inserimento all'interno del piano annuale e pluriennale delle assunzioni (anche se non collegate con l'espletamento di specifiche procedure concorsuali).

Riteniamo, conseguentemente, che l'ente debba procedere riconoscendo un ulteriore numero di verticalizzazioni "arretrate", pari al numero complessivo di unità recentemente assunte a titolo di appartenenza alle categorie protette.


Se la soluzione al quesito da noi richiesto sarà positiva, potremmo disporre nell'immediato futuro, di ben 8 verticalizzazioni aggiuntive.


A questo punto tenteremo noi di sollecitare direttamente FUNZIONE PUBBLICA !

Pubblichiamo ora il Piano Occupazionale 2009:


ASSUNZIONI ESTERNE

n.1 D1 per concorso titoli ed esami

n.1 D1 Amm.vo (da graduatoria o per mobilità)

n.1 D1 addetto stampa

n.1 C1 Amm.vo da concorso

n.1 C1 Tecnico da concorso

n.1 C1 Tecnico

n.1 C1 Informatico da concorso

n.1 D1 Tecnico Agrario per mobilità

n.1 B Cantoniere


VERTICALIZZAZIONI:

n. 2 C Amm.vo (Aree Territorio e Persona)

n.1 C Responsabile autisti

n.4 C Capi Cantoniere

n.1 D1 Informatico

n.1 D1 Amm.vo Area Servizi interni


Da segnalare come i nostri attuali dirigenti abbiano ora richiesto, in previsione del 2010, un totale complessivo di 60 nuove assunzioni.


Molto realisticamente, di queste 60 richieste di assunzioni, solo una limitata parte, valutabile nell'ordine di 8 o 9 unità, potrebbe essere inserita nell'ambito della predisposizione del futuro piano occupazionale 2010, che necessariamente dovrà concordarsi con i tetti di spesa in materia di personale imposti dal legislatore.


Cambio della ..."guardia" ! ..et voilà il nuovo "Collegio"

A cura di Valter Giordano, Roberto Bessone, Claudio Bongiovanni, Mariella Scarzello, Maurizio Barra, Elena Baffoni, Valter Cavallo e Nicola Garassino

Si sà, gli atti di organizzazione dell'ente dovrebbero essere prontamente ed ufficialmente trasmessi alle organizzazioni sindacali a titolo di informazione (adempimento, ricordiamo, assai importante, che spesso detta tempi perentori per OO.SS. al fine della presentazione i richiedere 'inoltro di precise richieste di avvio delle procedure di concertazione).

Purtroppo, nel nostro ente, tutto ciò viene spesso disatteso.


Non sfugge alla regola il fatto che, da alcuni mesi, si sia informalmente appreso come il ruolo organizzativo forse più importante dell'ente, ovvero quello ricoperto dal direttore generale, sia stato improvvisamente eliminato.

Già, ma "organizzativamente", che accadrà ora?

Chi esplica ed esplicherà le mansioni precedentemente conferite in capo al direttore generale?

All'ovvia domanda cerchiamo di dare una, non facile, risposta.

In primo luogo, ed é naturale, qualcuno sarà comunque costretto ad esercitare le funzioni precedentemente poste in capo al direttore generale.

La logica organizzativa ci fa propendere a credere, in assenza di comunicazioni e di precise notizie, che sia ora necessariamente subentrato, nell'esercizio delle suddette funzioni, un nuovo organo collegiale, composto dai 5 Capi Area.

Ciò ci rende particolarmente critici.
Ricordiamo infatti, come la RSU, storicamente, sia sempre stata assai "poco tenera" in merito all'istituzione della "figura" del Capo Area, posizione di chiara nomina "politica".

Ricordiamo come la RSU abbia più volte "invocato" la soppressione di tale figura, considerata la "limitata" azione organizzativa espressa. Conseguentemente, risultano anche spesso ridotte le responsabilità assunte dal Capo Area in aggiunta all'ordinaria attività esplicata in qualità di "semplice " dirigente.

Quante unità di personale potrebbero essere reimpiegate in altri ruoli se si abolissero o perlomeno si riducessero le attuali Aree?

Durerà il "COLLEGIO" dei Capi Area? Temiamo, per il momento di sì!.

Per gennaio 2010 è previsto l'avvicendamento nel ruolo di segretario generale, un vero e proprio "Cambio della Guardia" con l'arrivo dell'attuale titolare della segreteria del Comune di Piacenza.

Da segnalare come, ordinariamente, alla figura del segretario generale non sia conferito alcun potere di comando nei confronti della dirigenza. Chi vivrà....vedrà !

L'angolo tecnico: Graduatorie concorsuali

A cura di Valter giordano, Claudio Bongiovanni, Roberto Bessone, Maurizio Barra, Mariella Scarzello, Elena Baffoni, Valter Cavallo e Nicola Garassino.

L'ANGOLO TECNICO IN TEMA DI GRADUATORIE DA CONCORSO.

Segnaliamo:

GRADUATORIA CONCORSUALE:

IN TEMA DI GRADUATORIE CONCORSUALI, l'utilizzo di una graduatoria di concorso ancora valida costituisce un obbligo e non meramente discrezionale della Pubblica Amministrazione.

Secondo il parere del T.A.R. Lazio (Sez. II - sentenza del 15/09/2009), in presenza di una graduatoria di un concorso pubblico ancora valida, l'Amministrazione che intende procedere a nuove assunzioni per coprire posti vacanti dello stesso profilo professionale non può indire un nuovo concorso ma ha invece l'obbligo di utilizzare la stessa graduatoria assumendo i relativi idonei.

T.A.R. Lazio Roma - Sez. II - Sentenza del 15 settembre 2009

La suddetta regola non si applica qualora trattasi di posti da coprire in dotazione organica, di nuova istituzione.


PROROGATA LA VALIDITA' DELLE GRADUATORIE CONCORSUALI PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERIMINATO APPROVATE DOPO IL 30/09/2003.

Le citate graduatorie concorsuali relative ad assunzioni a tempo indeterminato, approvate successivamente al 30 settembre 2003 sono state prorogate al 31 dicembre 2010.

Contenzioso ex Ministeriali...come ci eravamo lasciati - 1° parte

A cura di Valter Giordano, Roberto Bessone, Claudio Bongiovanni, Mariella Scarzello, Elena Baffoni, Valter Cavallo, Maurizio barra e Nicola Garassino

1° PARTE

Ci eravamo lasciati con l'ormai imminente Udienza fissata in tribunale , "patrocinata" dal sindacato UIL, volta a dirimere la questione correlata con l'erogazione della produttività a favore dei colleghi provenienti dai ruoli dell'ex Ministero del Lavoro, transitati nel 2001, in Provincia.

PREMESSA:
Ricordiamo come la soluzione avrebbe potuto esser, da tempo trovata.

Sarebbe stata sufficiente solamente un po' di trasparenza operativa e di buona volontà da parte di una nota organizzazione sindacale.

Infatti, nel corso delle ultime sedute di contrattazione, la delegazione di parte pubblica ha perfino richiesto al segretario sindacale UIL di indicare, per scritto, l'importo di produttività da erogare a favore del personale EX ANAS ed EX MINISTERO DEL LAVORO al fine di chiudere definitivamente il contenzioso in atto.

Inutile evidenziare come l'invito sia caduto nel vuoto e come abbiamo dovuto rilevare un netto rifiuto. Come mai?

Una ragione ci sarà pur stata.
Se la UIL avesse infatti accettato la suddetta proposta, inserendo una congrua cifra, avrebbe sì gratificato i ricorrenti colleghi ex Ministeriali, ma, contestualmente, avrebbe anche "arricchito" le tasche del personale Ex ANAS transitato nei ruoli provinciali, che si trova nella medesima situazione.

Conseguentemente sarebbe stato quindi assai difficile per la UIL trovare "un'escamotage" per spiegare il tutto agli agenti stradali, ovvero:

- che una parte del fondo incentivante era stata così destinata, ed utilizzata grazie al ricorso presentato, anche in favore del personale agente stradale proveniente dai ruoli ex ANAS, ovvero proprio a favore di quella categoria di lavoratori, che fin "dall'arrivo" in provincia era stata "crocifissa" per la maggior retribuzione che mensilmente percepiva (€ 1.500 a fronte di € 1.100 degli agenti provinciali) e che MAI AVEVA PROTESTATO CONTRO L'APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI PONDERAZIONE SALARIALE !


DUE LE PROBLEMATICHE

Come più volte ribadito, la soluzione DEL CONTENZIOSO va trovata mettendo sul tappeto due problematiche STRETTAMENTE legate:

- La prima riguarda la progressione orizzontale ottenuta (che a rigore di logica non poteva, nella nostra situazione, che esser finanziata con risorse da "prelevare" in detrazione dell'indennità di amministrazione precedentemente fruita).

In caso contrario, è evidente, come la prima progressione orizzontale concessa ai ricorrenti, non avrebbe potuto esser finanziata ed attuata con le risorse proprie del fondo incentivante la produttività considerato che ne ha beneficiato un esiguo gruppo ristretto di personale provinciale (55 persone , ex Ministeriali, su un totale di 800), privando così i residui 745 lavoratori della possibilità di poter concorrere alla selezione, come ordinariamente previsto.

Di conseguenza, potrebbe risultare del tutto illegittima e da annullare. L'ente potrebbe trovarsi nella spiacevole situazione di dover recuperare le somme erogate a tale titolo.

- la seconda, conseguentemente, non può che prevedere l'erogazione a favore degli ex Ministeriali, del compenso annuale di produttività relativo agli ultimi anni.

Nel post che segue pubblichiamo l'importante esito della conciliazione effettuata dalla Provincia di Milano con il personale ex Ministeriale transitato in quella provincia, concernente proprio le modalità di finanziamento della progressione orizzontale.

Leggere per credere !

Risultato conciliazione ex dipendenti Ministero del Lavoro ...presso la Provincia di Milano

A cura di Roberto Bessone, Valter Giordano, Mariella Scarzello, Claudio Bongiovanni, Nicola Garassino, Maurizio Barra, Valter Cavallo ed Elena Baffoni.

2° PARTE:

Provincia di Milano, pubblichiamo, per dover di cronaca, l'accordo giudiziale intervenuto tra la Provincia di Milano ed il personale transitato nei ruoli proveniente dal Ministero del Lavoro - tema la progressione orizzontale:

clicca sull'immagine per ingrandirla




"Spy" contenzioso ex Ministeriali - 3° parte

A cura di Valter Giordano, Roberto Bessone, Claudio Bongiovanni, Mariella Scarzello, Maurizio Barra, Valter Cavallo, Elena Baffoni e Nicola Garassino.

3° PARTE

L'udienza, per dirimere il contenzioso, era già stata fissata in tribunale.
Inutile segnalare come tutti quanti (ente e ricorrenti) temono non poco il confronto.

Se si apre completamente "l'armadio" del passaggio degli ex ministeriali in provincia, cosa si trova ?

L'udienza è però stata rinviata.

Ed il rinvio parrebbe ora facilitare la ricerca di una soluzione "dietro le quinte".

Vari indizi ed indiscrezioni, ci portano a "pensare", in attesa di una conferma o smentita ufficiale, che una prima richiesta, per chiudere la partita, sarebbe già stata presentata all'ente a nome dei ricorrenti.

Parrebbe trattarsi di una richiesta volta all'erogazione di un compenso pari a "100", cui l'ente avrebbe replicato offrendo la metà.
Parrebbe che un successivo "intoppo" avrebbe ora ridotto l'offerta dell'ente a c.a il 30% di quanto richiesto dai ricorrenti.

In caso di accordo giudiziale sarebbero salve le risorse del fondo incentivante la produttività.

Ma ci domandiamo se, in caso di accordo, la cifra concessa dall'ente potrà essere o meno erogata anche al personale EX ANAS.

Temiamo infatti che l'eventuale accordo potrebbe salvare solamente "la capra" (compenso per gli ex Ministeriali) e non anche "il cavolo" (lasciando all'asciutto gli ex Anas)"?

"Vi nformeremo "

Situazione personale ausiliario e rotazione-trasferimento componente RSU

A cura dei componenti CISL della RSU

Pubblichiamo l'importante lettera redatta dalla segreteria sindacale CISL a tema la difficile situazione vissuta dal personale ausiliario.

Tratta anche della "rotazione - trasferimento" imposto al rappresentante sindacale CISL.





Cuneo, 5 agosto 2009


Alla Gent.ma Sig.ra Dott.xxxxxxxxxxxxxxxx

Dirigente di Area della Provincia di Cuneo


E p.c. Alla Gent.ma xxxxxxxxxxxxxxxxxx

Presidente della Provincia di Cuneo


All’Egr. Sig.xxxxxxxxxxxxxxx

Vice Presidente della Provincia di Cuneo


All’Egr. Sig. Dott. xxxxxxxxxxxxxxx

Assessore al Personale della Provincia di Cuneo


Agli Egr. Assessori Provinciali


Gent.ma Sig.ra Avv. xxxxxxxxxxxx

Consigliera di Parità Provincia di Cuneo


All’Egr. Sig. Dott xxxxxxxxx

Dirigente Settore Personale della Provincia di Cuneo


Oggetto: richiesta di delucidazioni in merito all’ordine di servizio prot. n. 36417 del 30/06/2009. Modalità d’impiego del Sig. Maurizio Barra, dirigente sindacale CISL e componente della RSU della Provincia di Cuneo.


Come è noto, la S.V. ha recentemente redatto l’ennesimo ordine di servizio (prot. n. 36417 del 30/06/2009) finalizzato ad ampliare la rotazione del personale addetto ai Servizi Ausiliari.

Le novità contenute, facilmente vagliabili, seppur di limitata portata, potrebbero però produrre effetti “dirompenti”.


Tre, precedentemente, erano le unità di personale addetto ai Servizi Ausiliari impiegate al secondo piano della sede della Provincia, presso l’ufficio Presidenza, due quelle operanti presso il settore contratti, con usuale interscambiabilità di posizione (la distanza tra le due posizioni era valutabile in circa. mt. 20), per un totale di addetti pari a cinque.


E’ ora prevista un’ennesima nuova rotazione che si traduce principalmente con l’accorpamento delle due citate posizioni, in una unica, denominata ufficio Presidenza/settore Contratti. Rimane del tutto invariato il numero complessivo di unità di personale impiegato al secondo piano, pari sempre a cinque addetti.


Con queste nuove misure operative viene immaginato un efficace e costante presidio dell’ufficio di Presidenza/contratti, tale da giustificare il cambiamento organizzativo in atto. Quanto all’invocata, indispensabile “mobilità” del personale, si è per il momento semplicemente tradotta con la sola rotazione di quattro unità di personale su un totale di addetti pari a tredici, con “la sostituzione” di due dei tre addetti precedentemente impiegati pressi l’ufficio Presidenza. Le Aree interessate sono state solamente due su un totale di cinque. Quale il risultato finora prodotto? Per il momento non si può che riscontrare un preoccupante generalizzato malcontento diffuso tra tutti gli operatori addetti ai Servizi Ausiliari, con un “clima interno pesante”, ben lungi dal perseguire l’auspicato benessere organizzativo.

Stupisce, e non poco, che proprio le massime autorità politiche dell’Ente siano state tenute “all’oscuro” del provvedimento, in un contesto, quale quello dell’Ente Provincia, ove la Presidenza ha sempre storicamente esercitato un ruolo di primissimo piano in merito alle modalità di gestione del personale addetto ai Servizi Ausiliari impiegato a suo diretto supporto.

Sorprende, non di meno, la tempistica adottata per l’adozione del provvedimento, redatto pressoché in contemporanea con l’insediamento del nuovo Esecutivo Provinciale, negando, di fatto, quella che è la più elementare logica organizzativa sequenziale di ogni direzione, che si dovrebbe tradurre, contrariamente a quanto riscontrato nel nostro caso, non con l’imposizione di un ordine di servizio, bensì con l’osservanza delle seguenti fasi:

- analisi dei bisogni e delle esigenze dei nuovi Amministratori

- successivo sereno confronto con il personale Ausiliario impiegato a diretto supporto della Presidenza, nell’ottica del costante miglioramento della qualità dei servizi resi

A fondamento delle ragioni addotte a supporto dell’avvio della rotazione, la “garanzia”, per il personale interessato dal provvedimento (presunte n. 7 unità, di fatto limitate a 4), di un accrescimento professionale. Ci si è completamene scordati che ciò, inevitabilmente, potrebbe penalizzare gli esclusi dalla presunta crescita (gli addetti sono complessivamente pari a 13), introducendo, di fatto una discriminazione anche di genere tra il personale ausiliario (molti gli assunti appartenenti a “categorie protette”), quando è universalmente ritenuto indispensabile che tutti quanti i lavoratori debbano avere pari diritti e pari dignità.

L’auspicata maggior fungibilità del personale garantita dalla rotazione, pare enigmatica. Da tempo, infatti, il personale addetto ai Servizi Ausiliari è già di fatto costantemente impegnato nella rotazione. Come definire le ordinarie modalità d’impiego derivanti dalla programmazione settimanale dei servizi: reception/comissioni/Centro Incontri, peraltro menzionate con dovizie di particolari nel dettato dell’ordine del servizio? Forse che l’intero personale addetto ai Servizi Ausiliari deve perennemente trovarsi senza “fissa dimora”?

Curioso che il provvedimento colpisca anche un dirigente sindacale CISL, il sig. Maurizio Barra, componente della RSU, da ben 15 anni impiegato senza alcun contrasto di sorta presso l’Ufficio Presidenza.


Come si ricorderà, lo Statuto dei Lavoratori prevede espressamente la figura dei dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali e, nel disegno delle tutele dei diritti sindacali, pur non prevedendo specifiche regole in ordine ai criteri in base ai quali essi debbano essere eletti, stabilisce per gli stessi, una serie di garanzie e di tutele (art. 22, 23 e 24). Più specificatamente, l’art. 22 prevede che il trasferimento dall'unità produttiva dei dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali può essere disposto solo previo nulla osta delle associazioni sindacali di appartenenza. Secondo alcune interpretazioni, anche il semplice trasferimento nell’ambito della medesima unità produttiva, che di per sé, potrebbe non prevedere la richiesta di rilascio del nulla osta da parte dell’organizzazione sindacale, può perfino, in molteplici casi, risultare illegittima ed integrare l’ipotesi di condotta antisindacale sanzionabile ai sensi dell’art. 28 dello Statuto, qualora il distacco e quindi l’allontanamento dai compagni di lavoro o dalla specifica base rappresentata sia oggettivamente, o quanto meno potenzialmente, idoneo a ledere l’attività e la liberta sindacale.

Al di là di quanto previsto a tutela delle libertà sindacali, si ritiene che mai, come ora, sia sempre più necessario sgomberare il campo da ogni possibile equivoco interpretativo, specie nel contesto di questo Ente, che ha registrato, nel periodo 2004-2007 forti “scontri e attriti” tra la delegazione di parte pubblica (di cui la S.V. era componente designato) e la RSU aziendale (di cui il sig. Maurizio Barra era ed è tuttora un componente particolarmente attivo).

La rotazione imposta al dirigente sindacale CISL sig. Maurizio Barra con l’ennesimo ordine di servizio prot. 36417 del 30/06/2009 dalla S.V. redatto, nonché la situazione dell’intero personale Ausiliario, non può che porre alla scrivente organizzazione sindacale CISL, una nutrita serie di interrogativi che ovviamente richiedono adeguate risposte tecnico-organizzative, anche a tutela dei diritti sindacali.

Al fine dell’attento esame della situazione delineatasi, si ritiene necessario richiedere:

- copia della programmazione di medio periodo (triennale) disciplinante la rotazione programmata di tutto quanto il personale addetto ai Servizi Ausiliari;

- di chiarire ed esplicitare gli elementi basilari su cui si fonda il dichiarato prospettato accrescimento professionale garantito al personale addetto ai Servizi Ausiliari grazie alla programmata rotazione;

- di fornire gli elementi a fondamento del dichiarato obiettivo di fornire un migliore servizio all’utenza con raffronti tra la situazione precedente e quella prospettata.

- di fornire dati statistici concernenti il numero di ordini di servizio redatti per la disciplina delle modalità d’impiego del personale addetto ai Servizi Ausiliari, riferiti all’ultimo decennio, suddivisi per singolo dirigente responsabile della gestione delle citate risorse umane.

Si allega copia dell’ordine si servizio redatto.


Cordiali saluti

Il Segretario Generale CISL FPS

Alessandro BERTAINA