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12 dicembre 2008

Assemblea per i problemi aziendali !

In questi ultimi giorni la RSU ha vissuto "notevoli" contrasti con la delegazione di parte pubblica in merito a molteplici problematiche contrattuali.

Riteniamo pertanto, in comune accordo con altri colleghi, che sia urgente ed estremamente necessario trovarci, tutti quanti, in assemblea, per discutere di salario accessorio da distribuire, delle pressoché "eliminate" progressioni verticali, delle indennità di respondabilità, di P.O. e di ogni altra problematica.

Il NUOVO CONTRATTO DECENTRATO 2009 è ormai alle porte.
Può forse costituire, di questi tempi magri, l'ultimo tram da prendere al volo per tentare di crescere, sia professionalmente che economicamente.
Occorrerà inoltre discutere dell'ormai famosa perequazione, che ogni giorno ci riserva nuove sorprese e del malcontento esitente.

Ci hanno già dato conferma di partecipazione la maggioranza dei colleghi RSU.
Confidiamo che presto giungeranno la adesioni di tutti i componenti per organizzare al meglio l'Assemblea che presumibilmente si terrà giovedì pomeriggio 18/12/2008 o, in alternativa nella mattinata di venerdi' 19/12/2008.
La data precisa scelta sarà comunicata al più presto.

Claudio Bongiovanni e Nicola Garassino

24 novembre 2008

Piano occupazionale: Terremoto

Un vero e proprio terremoto. Questo l'effetto prodotto dalla seduta di concertazione sindacale a tema il piano occupazionale 2008 e 2009.
Ci eravamo lasciati con alcune notizie, oggetto di post, correlate ad una precedente comunicazione di Giunta relativa ai citati piani occupazionali (2008 prev. 3 stabilizzazioni, 14 esterni, 20 verticalizzazioni - 2009 15 posti esterni + 20 interni, da definire passaggi tra le categorie es da B1 a B3)



Ragioni di finanza complessiva dell'Ente (sopratutto di quadratura di bilancio), hanno ora imposto l'improvvisa virata di direzione della "barca" con riduzione delle assunzioni dall'esterno e, conseguentemente, automatica riduzione delle verticalizzazioni riservate agli interni (ricordiamo come a fronte di un assunto dall'esterno viene concessa una verticalizzazione).

Questi i numeri prospettati dal PIANO OCCUPAZIONALE 2008, fonte di "tagli e lacrime":

Assunzioni Esterne personale non dirigenziale tot. 11 di cui:

- n. 8 cat. B1 protette Legge 68' (7 da tirocinio e 1 da mobilità). Da segnalare come queste assunzioni non diano diritto secondo il parere della tecnostruttura dell'Ente a pari numero di verticalizzazioni interne (approfindiremo il tema) e come siano di fatto OBBLIGATORIE ! L'Ente controlla che l'adempimento del dettato legislativo da parte delle imprese e pertanto non può che ....auto controllarsi ed adempiere, possibilmente, aggiungiamo noi tempestivamente!

- n. 2 cantonieri autisti cat B1 (di fatto in sostituzione di due mobilità dalla Provincia verso altri Enti) mediante assunzione da graduatoria

- n. 1 B3 (da graduatoria concorso amministrativo)

In totale il saldo assunzioni vere e proprie si limita, in realtà a 9 unità, di cui ben 8 obbligatorie !.

In tema di precari, occorre segnalare come l'Ente procederà nel corso del 2008 alla stabilizzazione di n. 3 unità di personale attualmente impiegate presso il settore risorse naturali.
(vedasi post sentenze precari in tema di stabilizzazione)

Il numero complessivo di verticalizzazioni proposte nel 2008, somma, pertanto a sole 3 unità.

Da segnalare, per ciò che attiene l'impiego di unità dirigenziali, l'espressa volontà dell'Ente di attingere all'istituto della mobilità esterna per la ricerca di n1 dirigente da assegnare al settore formazione professionale e l'utilizzo dell'art. 110 del T.u.e.l. per l'individuazione di una dirigenza a tempo determinato presso il settore Lavoro (che, ricordiamo non può andar oltre alla durata dell'attuale amministrazione - vedi post correlato).

PIANO OCCUPAZIONALE 2009

Ammontano complessivamente a n. 6 unità le assunzioni dall'esterno proposte per il 2009 (4 di cat. C e n. 2 di cat. D).
Parimenti sono 6 le verticalizzazioni proposte (non ancora individuate tra le varie categorie), a cui si somma la disponibilità di c.a. € 20.000,00 quale budget per consentire una ventina di verticalizzazioni interne alle categorie B e D ( da B1 giuridica a B3 e da D1 a D3)

In tema di dirigenza, per la copertura della dirigenza settori Cultura, Università, Pari Opportunità, Politiche giovanili, Sport, Turismo e Montagna si darà atto al ricorso alla mobilità esterna.

Dirigenza art. 110 T.u.e.l. - sentenza

Si sta riproponendo, nell'Ente, il tema dell'affidamento di contratti a tempo determinato nell'area della dirigenza con l'utilizzo dell'art. 110 del T.U.E.L. (di durata limitata al mandato Presidenziale).

Se da un lato l'utilizzo della suddetta tipologia di contratto riscuote, in Italia, un sempre maggior successo in termini numerici (in rapporto alle dirigenze di ruolo esistenti), dall'altro lato è altrettanto evidente come, pressoché ovunque, l'individuazione del soggetto titolare, transita dalla pubblicazione di specifici avvisi di pubblica selezione che possono esser riservati ai soli dipendenti interni, o estesi anche agli esterni.

Prova di ciò è fornita dalla Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - Sentenza 9814 del 14/04/2008

In tema di Affidamento di incarico dirigenziale
In materia di impiego pubblico privatizzato, la Corte di cassazione, riconfermando i consolidati principi secondo i quali anche gli atti di conferimento di incarichi dirigenziali rivestono la natura di determinazioni negoziali assunte dall'amministrazione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro, ha ulteriormente specificato che le norme di cui all’art. 19, comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001, obbligano la P.A. a valutazioni anche comparative, all’adozione di adeguate forme di partecipazione ai processi decisionali e ad esternare le ragioni giustificatrici delle scelte, alla luce anche delle clausole generali di correttezza e buona fede nonchè dei principi di imparzialità e di buon andamento di cui all'art. 97 Cost.. La pronuncia in esame ha poi concluso che, nel caso in cui l’amministrazione non abbia fornito nessun elemento circa i criteri e le motivazioni seguiti nella scelta dei dirigenti ritenuti maggiormente idonei agli incarichi da conferire, è configurabile inadempimento contrattuale, suscettibile di produrre danno risarcibile.

Ma che succede nel nostro Ente?

Si può forse far finta di nulla e procedere con nomina dirigenziale diretta e senza la pubblicazione di alcun avviso di selezione ?
La risposta, purtroppo affermativa, (per chi, come noi invoca trasparenza) è giunta stamane, 24 novembre, direttamente dalla delegazione di parte pubblica nel corso di un'apposita riunione sindacale di concertazione relativa alla definizione del piano occupazionale 2008 e 2009.

Per la copertura della dirigenza del settore Lavoro, prevista nella redazione di proposta di piano occupazionale 2008, l'avviso pubblico potrebbe non esser pubblicato, stante il dettato dell'attuale regolamento d'organizzazione dell'Ente che inspiegabilmente .....lo permette !

E' evidente, a questo punto, come un soggetto tra la Provincia di Cuneo e la Corte di Cassazione rischia veramente di incorrere in errore!

Voi a chi dareste ragione? Chi sbaglia ? Chi, sopratutto potrebbe rischiare di esser chiamato a risarcire il danno?

Unico lato positivo dell'intera vicenda è costituito dal fatto che l'individuazione del futuro dirigente potrebbe "cadere" su un dipendente attualmente già in servizio nell'Ente.

Non si potrà perlomeno sostenere la tesi che il personale provinciale è, nel suo complesso, così "scarso" da costringere l'Ente a dover ricorrere a professionalità reperibili solamente all'esterno.

Rimandiamo ulteriori considerazioni a carattere generale allo specifico post a tema il piano occupazionale.

Tra pseudo "CASTA " e tecnici in via di esser "Castagnati" .

Come noto, alcuni effetti finanziari della L. 133 potrebbero "tradursi", nel nostro Ente, colpendo in particolare le risorse del fondo incentivante correlate al pagamento del compenso progettazione (cosidetto compenso Merloni).

Occorre prioritariamente evidenziare come i colleghi tecnici percepienti la "Merloni", così come il personale proveniente dai ruoli ex Anas, abbiano sempre compreso l'essenza della "perequazione sindacale" applicata nell'Ente (correlato al compenso annuale raggiungimento obiettivi), senza mai trincerarsi dietro eventuali sotterfugi di sorta.

Ricordiamo altresì come una percentuale del 10% (media annuale ultimi 3 anni c.a. 40.000 euro) del valore annualmente distribuito a titolo di "Merloni", ha contribuito ad incrementare l'entità del fondo incentivante la produttività.

Pubblichiamo ora un articolo tratto dall'ultima edizione del mensile VIVER MEGLIO ad oggetto, per l'appunto il suddetto compenso.

Mansioni superiori, P.O. Stabilizzazioni Sentenze.

Riferiamo di alcune importanti sentenze in tema Posizioni Organizzative e l'esercizio di mansioni superiori

PERSONALE NON DIRIGENZIALE


POSIZIONI ORGANIZZATIVE - Tribunale di Verbania - Sezione Lavoro e Previdenza - Decreto del 16/07/08

L'affidamento della titolarità di P.O. senza il preventivo accordo sull'utilizzo delle risorse di cui all'art. 15 del C.C.N.L. 1/4/1999 è nullo. Ogni conferimento di nove P.O. deve essere soggetto ad accordo sull'utilizzo delle risorse del fondo incentivante la produttività.

MANSIONI SUPERIORI – Due Sentenze

Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - Sentenza 17/09/2008

Lo svolgimento di mansioni superiori deve essere sempre retribuito

Per la Cassazione, il lavoratore a cui sono state assegnate, al di fuori dei casi consentiti, mansioni superiori ha diritto, in conformità alla giurisprudenza della Corte Costituzionale ad una retribuzione proporzionata e sufficiente ai sensi dell'art. 36, Cost.. Detto principio trova integrale applicazione - senza sbarramenti temporali di alcun genere - pure nel pubblico impiego privatizzato, sempre che le mansioni superiori assegnate siano state svolte, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, nella loro pienezza.

Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - Sentenza del 14/03/08 (Massima)

Nell'ambito del pubblico impiego privatizzato l'esercizio di mansioni superiori non fa mai sorgere il diritto all'inquadramento superiore.
Nell'ambito del pubblico impiego privatizzato non può trovare applicazione la disciplina lavoristica di favore di cui all'art. 2103, Cod. Civ., alla cui stregua l'esercizio di mansioni superiori di fatto fa sorgere il diritto all'inquadramento superiore. Diversamente dal settore privato, ciò che rileva nel pubblico impiego privatizzato è il dato formale della qualifica rivestita.

IN TEMA DI VERTICALIZZAZIONI
- Risoluzione del Ministero dell'Interno

Che complica ..il quadro di riferimento ! Stabilizzazione considerate ora, di fatto in concorrenza con i numeri delle verticalizioni.
La stabilizzazione può avvenire nel limite dei posti previsti dalla dotazione organica di ogni Ente, inserite nell'ambito del piano occupazionale triennale, riservando, almeno il 50% dei posti all'accesso dall'esterno mediante pubblico concorso.

Contenziosi per "mansioni superiori" - precisazioni

A cura di Valter Giordano, Roberto Bessone, Mariella Scarzello, Maurizio Barra, Vater Cavallo ed Elena Baffoni

Da lungo tempo (oltre 7 anni) stiamo lottando per il giusto riconoscimento dell'esercizio delle mansioni superiori espletate nel nostro Ente, sia invocando la redazione dei nuovi profili professionali, sia con particolari studi e ricerche applicate al personale inquadrato nella cat. professionale B, profili amministrativo-contabile, che a quello, seppur più ridotto in numeri, appartenente alla cat. C..

Di fronte, a fronte delle istanze finora prodotte abbiamo sempre e solo ottenuto promesse!

Consci che le lettere prodotte ed inviate non possono sortire gli effetti sperati, abbiamo deciso, nel corso di un'apposita assemblea del personale di cat. B, in comune accordo con i lavoratori interessati e su proposta della segreteria sindacale provinciale Enti Locali CISL, di formulare e successivamente presentare un apposito contenzioso, di cui costituisce parte integrante la presentazione del ricorso innanzi al giudice del lavoro (considerato che difficilmente la vertenza si concluderà con l'obbligatorio tentativo di conciliazione ).

Di tutto ciò non vogliamo, nè pretendiamo, di rivendicarne l'esclusiva paternità.

Siamo certi della validità dell'iniziativa programmata. E non ci meravigliamo se potesse riscuotere un giusto riconoscimento ed apprezzamento anche da parte di altre organizzazioni sindacali.
Crediamo, e fortemente, che vi sia "spazio per tutti", specie quando, come in questo caso, le idee potrebbero essere condivise (ricordiamo come la RSU non possa quale organo presentare un contenzioso di questo genere innanzi al giudice del lavoro).

Crediamo nel motto "più siamo e più contiamo ".

Ricordiamo infine come tutte quante le segreterie provinciali appartenenti ai sindacati confederali prestano tutela giuridica, innanzi al giudice del lavoro, solamente a favore dei propri tesserati.

19 novembre 2008

FRATTURA CGIL CISL UIL

La frattura a livello sindacale tra le segreterie nazionali Cgil, Cisl e Uil è per il momento insanabile e le ripercussioni a livello locale che già c'erano prima (basta scorrere il Blog e verificare) è inutile negarlo, ci sono ancora e continueranno.
Abbiamo perciò pregato la ns. segreteria di inviare via e-mail i comunicati stampa nazionali, visti i continui botta e risposta tra le sigle; pertanto auspicheremmo facesse altrettanto qualche collega e non utilizzasse più i mezzi Rsu per l'invio delle comunicazioni.
Come RSU-Cgil ci impegneremo a dare in ogni caso la massima collabarazione ai componenti della rappresentanza sindacale unitaria per lavorare insieme sui problemi locali, auspicando altrettanto da tutti i componenti Rsu, affinchè non si continuino a prendere iniziative individuali, ma a sostenere battaglie unitarie.

Ci aspettano tempi duri (anche se per qualcuno pare vada tutto bene), precari che verranno lasciati a casa alla data del 31/12/2008, tagli al fondo per il 2009 e chissà cos'altro...
Di fronte a certe situazioni ci si sente impotenti ed insieme ai colleghi RSU, altro non possiamo che collaborare e far sentire la nostra voce, nella speranza che i nostri appelli non cadano nel vuoto.

Claudio Bongiovanni e Nicola Garassino

Doppio ....binario.

Come già annunciato, i membri rsu aderenti a questo blog, ritengono che la ricerca di una politica sindacale aziendale unitaria sia, specie in questo difficile contesto economico e legislativo, di fondamentale importanza.

Dopo gli enormi sforzi fatti per far nascere e funzionare la RSU all'interno di questo Ente, crediamo sia estremamente necessario ed opportuno distinguere i due binari, quello di politica sindacale nazionale e quello di politica sindacale aziendale.

Cercheremo pertanto e tutti quanti, di lasciare "fuori dell'uscio aziendale" la politica sindacale nazionale della quale non passa giorno senza che se ne tratti (vuoi nel corso di specifiche assemblee organizzate dalla segreterie sindacali, vuoi grazie alla stampa nazionale e locale).

Sono però possibili, comunque, eventuali divergenze di strategia o di semplice pensiero dei singoli sindacalisti all'interno del'Ente.

Tutti uniti al "tiro al piccione"

Non si arresta l'onda che colpisce il pubblico impiego. Ormai è di moda, ed usuale da parte di tutti, "parlare di fannulloni" nella Pubblica Amministrazione.

Nel "giro" di pochi giorni giungerà in Aula al Senato il ddl 847 un'opera realizzata dal ministro Brunetta che delega il Governo a modificare la disciplina relativa al rapporto di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di ottimizzare la produttività del lavoro.

Credevamo tutti che il "tiro all'inerme piccione" fosse una esclusiva prerogativa del Ministro e dell'attuale coalizione di governo. Sbagliavamo !

Pure l'attuale opposizione di governo non non fa nulla per difenderci !

A titolo esemplificativo dobbiamo segnalare come il PD abbia deciso di astenersi in Aula dal voto finale della delega relativo al citato ddl 847.

Il provvedimento, per il quale è atteso il via libera dalla Commissione Affari costituzionali del Senato nella giornata del 13 novembre, prevede anche interventi sulla dirigenza e consta di 6 articoli. In sintesi ecco il contenuto:

L’articolo 1 prevede la delega al Governo ad emanare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge, una modifica della disciplina del rapporto di lavoro per adeguarla alle esigenze di efficienza, efficacia e produttività, nell’ottica della convergenza del mercato del lavoro pubblico con quello del lavoro privato.

Con l’articolo 2
si delega il Governo a perseguire un’azione di rilancio della pubblica amministrazione e di miglioramento dell’organizzazione degli uffici pubblici, accompagnandola con specifiche misure volte a creare un ambiente di lavoro più produttivo, a garantire l’efficienza ed il rendimento complessivo delle amministrazioni pubbliche ed a ridurre in modo significativo i costi. per questo è stabilito che debbano essere riservate alla legge le seguenti materie:

1) organizzazione degli uffici;
2) criteri generali, metodologie, procedure e finalità della valutazione del personale;
3) individuazione degli strumenti premiali e di incentivazione della produttività;
4) regime della responsabilità e delle relative sanzioni disciplinari, in conformità con quanto previsto da specifiche disposizioni del decreto legislativo n. 165 del 2001;
5) criteri generali in materia di progressione professionale a carattere concorsuale.

È inoltre introdotta:
- l’individuazione di appositi criteri di regolazione della contrattazione integrativa, al fine di consentire il pieno raccordo tra situazione economica e finanziaria e rendimento complessivo delle singole amministrazioni,

- un rafforzamento dei controlli sui contratti collettivi integrativi e sull’impatto degli stessi per la collettività, attraverso l’adozione di uno schema standardizzato di relazione tecnica contenente i contenuti minimi ai fini della valutazione degli organi di controllo, in ordine alle compatibilità economico-finanziarie derivanti dalle attività negoziali della contrattazione collettiva integrativa ed il potenziamento delle amministrazioni addette ai controlli.

- un riordino dell’ARAN, volto al rafforzamento della rappresentatività delle esigenze datoriali e dell’indipendenza dalle organizzazioni sindacali, nonché al potenziamento del potere di rappresentanza delle regioni.

L’articolo 3
contiene la delega al Governo per la revisione della disciplina del sistema di valutazione delle performances delle strutture pubbliche e del personale dipendente.

L’articolo 4 individua i princìpi e i criteri direttivi ai quali il Governo, in virtù della delega ad esso conferita all’articolo 1, deve attenersi per l’adozione di un decreto legislativo avente ad oggetto misure intese a favorire il merito, nonché ad introdurre meccanismi di premialità nel lavoro pubblico.

L’articolo 5
muove dall’esigenza di rivisitare la normativa viegente in materia di dirigenza, al fine di favorire una migliore e più efficiente organizzazione del lavoro pubblico.
Si riparla di attribuire e garantire al dirigente pubblico piena autonomia nella gestione delle risorse umane, nonché la competenza esclusiva nell’organizzazione degli uffici e dei servizi, nella valutazione del personale e nell’utilizzo dell’istituto della mobilità individuale.

L’articolo 6 delega il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi finalizzati a modificare la disciplina delle sanzioni disciplinari e delle responsabilità.(13 novembre 2008)


"in congedo... obbligatorio" ?

Il recente decreto Brunetta concede all'ente la possibilità di collocare in pensione coloro che hanno maturato 40 anni di contributi.

Ebbene, sembra che questa possibilità venga applicata all'interno del nostro Ente.

E dire che nel nostro Ente, fino a poco tempo or sono, si registravano casi in cui il dipendente in servizio "invocava" la proroga, superando anche i 70 anni di anzianità.....!Ora, inevitabilmente, siamo ci troviamo innanzi ad un radicale cambio di direzione operato dal legislatore.
Il credo prevalente di molti ex colleghi provinciali era per lo più quello di tentare di rimanere in servizio il più a lungo possibile, specie nel nostro Ente, dove , a detta di chi stà al di fuori, si vive talmente bene che perfino i dirigenti pensionati invocavano il ritorno con gradito benefit sotto le spoglie di briciole di incarichi retribuiti.

Ma ecco che dopo una serie di conti, il vento per il lavoratore provinciale con notevole anzianità alle spalle, ha, improvvisamente, mutato direzione. Più esperto sì, ma meno motivato, e sopratutto, più oneroso, a parità di qualifica d'impiego, rispetto al neo assunto.

L'imperativo prevalente dell'Ente è ora quello di dover assolutamente ridurre le spese di personale per rientrare nei parametri previsti dai tagli imposti dalle varie leggi finanziarie succedutesi negli ultimi anni.

Quali gli effetti immediati?
Qquestione di poco tempo e le lettere di congedo dovrebbero raggiungere tutti quanti i colleghi interessati, c.a. una decina in tutto l'Ente.

Fortunati o sfortunati ? Lasciamo ad ognuno di voi, e sopratutto agli interessati ,la soluzione del dilemma.

Situazione precari

Si torna ad affrontare la problematica correlata all'impiego dei precari e della loro stabilizzazione.

A tal proposito ricorderete tutti che sommano ad oltre 30 i colleghi che hanno finora fruito del processo di stabilizzazione nell'Ente.

Alla "prima corposa tornata" è quindi recentemente seguita una nuova stabilizzazione (frutto in parte del lavoro sostenuto nell'Ente ed in parte di altro reso in altra pubblica struttura), e recentemente, grazie ad una vertenza legale, ne potremo contare un'altra, una nuova piccola "infornata" che interessa 3 colleghi.

Tutti quanto erano finora in possesso dei requisiti previsti dalla legge sono stati di fatto stabilizzati.
Purtroppo dobbiamo anche registrare un paio di sfortunati casi ove i requisiti in possesso (assenza di "spciccioli" di giorni di lavoro maturato o il rinnovo semestrale anziché annuale ottenuto precedenetemente), ha finora sbarrato le porte della stabilizzazione.

Ma ciò che preoccupa è l'immediato futuro.
Analizzando la storia recente del pubblico impiego, non possiamo che dedurre come il recente processo di stabilizzazione, è stato, nell'ambito dell'intera P.A., un evento eccezionale e forse irripetibile.

Proprio per l'unicità dell'evento, siamo ora tutti quanti intenti a trovare appropriate soluzioni affinché i 7/8 precari tuttora in servizio nell'Ente in forza di contratti di co.co.pro, possano perlomeno prorogare il loro servizio in scadenza a fine anno.

Le nuove norme legislative impongono ora, in tema di co.co.pro, una "vera e propria stretta".

Questi alcuni requisiti necessari per procedere all'affidamento di contratto di co.co.pro.:
- essere in possesso di laurea specialistica (salvo l'impiego per l'arte o lo spettacolo)
- non esser già stato occupato nell'Ente per oltre 3 anni negli ultimi 5
- sopratutto non deve esser impiegato in attività di tipo ordinario

Grava inoltre su tutti la funesta previsione di un 2009 in cui si pone termine al processo di stabilizzazione (leggi varie collegate alla finanziaria).

La rsu, come sempre, si adopererà in ogni modo per esplorare e sopratutto proporre ogni possibile lecita via affinché i citati colleghi possano ottenere un nuovo rinnovo contrattuale.

Come prima operazione si è proceduto ad inoltrare all'Ente, in data 17/11/2008, una richiesta di pronta convocazione di un tavolo di concertazione correlato alla definizione del piano occupazionale 2008 e 2009.

Sarà nostra cura riferire degli eventi.......in corso.

"SPY PHONE"?

Segnaliamo, non senza sorpresa, come i telefoni in uso nell'Ente, siano, in un certo qual modo del tutto anomali nel loro funzionamento.

A tutti quanti sarà capitato di udire, durante una coversazione telefonica, un rumore di sottofondo similare a quello di un numero occupato. Tavolta, chiudendo la conversazione, ecco che spesso giunge una nuova chiamata.

Abbiamo sempre interpretato l'audio con il sottofondo "di occupato" come un sollecito di terzi che ci vogliono contattare ma che trovano la linea occupata.

Fin qui tutto normale !

Ma ecco che la normalità si tramuta in enorme sorpresa quando, chiamiando un collega il cui numero é occupato, anziché riporrere la cornetta abbiamo proceduto a pigiare il numerino 5 sulla tastiera, ed ecco "voilà" ........la scoperta che i potenti mezzi telefonici della Provincia ci permettono di conversare in 3 o in numero maggiore e contemporaneamente !
Altro che SKYPE ! (programma-software in voga che consente la chat a più voci) !

Ma, aggiungiamo noi, possiamo comporre il 5, rimanere muti e ...purtroppo, anche "spiare" la conversazione in atto, tra chi "cercavamo" ed il terzo che sta colloquiando !!!!

Ma che diavoleria tecnologica é mai questa?

Inutile dire che abbiamo già fortemente protestato ! La preoccupazione è oltremodo aumentata tra noi sindacalisti, specie in riferimento ai tempi passati.
Da quanto tempo va avanti il "giochetto"? Chiunque poteva da tempo spiare le conversazioni di tutti noi ?

In attesa che il fenomeno si arresti......................... !!!!!

Andamento retributivo nazionale e valutazione promozioni

Il Sole 24 ore ha recentemente pubblicato un'interessante analisi del comparto pubblico, suddivisa in due tabelle che ora riprendiamo.


Nella prima vengono analizzate le retribuzioni medie del personale non dirigenziale nell'ambito della Pubblica Amministrazione, suddivise tra i vari comparti riferiti all'anno 2007 (risultiamo, come Enti Locali, al penultimo posto)!.

Proprio queste differenziazioni esistenti tra i comparti sono all'origine delll'irrisolto contenzioso presente in Provincia al tavolo della contrattazione decentrata, dovuto all'applicazione del sistema di ponderazione salariale (riferito al personale ex Anas e Ex Minstero del Lavoro).

Nella seconda tabella, il comparto Enti Locali balza al 1° posto per quanto riguarda il numero di promozioni avvenute (progressioni orizzontale e verticali ottenute in rapporto al numero di lavoratori presenti).

La retribuzione media riferita all'anno 2007


Carriera prefettizia



79.002



2.6


Carriera diplomatica



76.192



18.5


Carriera penitenziaria



67.863



-


Presidenza del consiglio



37.494



10.3


Forze armate



33.623



2.7


Agenzie fiscali



33.331



11.4


Enti non economici



32.762



10.2


Enti di ricerca



31.514



8.3


Afam



31.351



-1.7


Monopoli di Stato



31.152



3.9


Servizio sanitario



27.641



7.2


Vigili del fuoco



27.485



2.7


Ministeri



26.851



11.8


Scuola



26.246



4.0


Regioni - enti locali



25.741



5.7


Università



24.884



6.5



PROZIONI 2005/07


Comparto

Orizzontali

Verticali

Totale

Totale dipendenti

Rapporto %


Servizio sanitario nazionale



25.679



78.604



104.283



682.183



15,29


Enti non economici



8.337



3.250



11.587



58.521



19,80


Enti di ricerca



1.851



312



2.163



15.848



13,65


Regioni e autonomie



372.416



111.236



483.652



515.826



93,76


Regioni a Statuto speciale



13.548



3.798



17.346



70.201



24,71


Ministeri



22.544



8.738



31.282



184.367



16,97


Agenzie fiscali



41.347



9.231



50.578



55.661



90,87


Presidenza del consiglio



1.599



153



1.752



2.707



64,72


Monopoli di Stato



529



4



533



1.330



40,08


Alta formazione artistica e musicale



1



22



23



8.222



0,28


Università



49.780



15.983



65.763



116.578



56,41


Vigili del fuoco



9.940



1.827



11.767



31.535



37,31


Corpi di polizia



171.185



11.836



183.021



331.614



55,19


Forze armate



73.612



5.563



79.175



141.001



56,15


Magistratura



4.429



0



4.429



10.280



43,08


Carriera diplomatica



254



0



254



970



26,19


Carriera prefettizia



190



0



190



1.510



12,58


Carriera penitenziaria



3



0



3



494



0,61


TOTALE



807.464



259.186



1.066.650



2.228.848



47,86


P.O. nuova seduta di concertazione

Si è recentemente tenuta un’apposita nuova riunione sindacale che ha affrontato, su richiesta dell'Ente, il tema delle P.O.. Da circa una anno la tecnostruttura dell’Ente preme per una revisione completa dei criteri di selezione per l’affidamento della titolarità di P.O..

Se, da un lato, i dirigenti selezionatori invocano una maggior discrezionalità ed autonomia di scelta, dall’altro, la rsu è stata finora impegnata a ribadire il diniego a qualsiasi modifica delle procedure di selezione (criteri e punteggi) che possano generare un ulteriore incremento di discrezionalità.

Purtroppo, fin dalla nascita, datata 2000, l’affidamento della titolarità di P.O. è stato scandito da non poche polemiche.Ricordiamo il difficile “battesimo”, con la titolarità assegnata, per molti colleghi, con nomina diretta, senza l’espletamento di qualsivoglia procedura ad evidenza pubblica (comparativa tra potenziali candidati in potenza) e senza l’espletamento delle necessarie procedure di concertazione sindacale.

Adesso, dopo le nostre contestazioni sull'attuale sistema instaurato, si sta cercando di apportare ulteriori modifiche alle procedure di assegnazione.

Ma questo avviene in una fase in cui si è costruito il tetto, dimenticando i pilastri.

Negli Enti “normali”, si è partiti costruendo i pilastri portanti fondamentali per sostenere il tetto, definendo, in rapida frequenza:

i nuovi profili professionali

i servizi invidividuando contestualmente i relativi responsabili (vedi T.u.e.l.)

le Posizioni Organizzative in funzione della complessità delle attività erogate dai servizi.

da noi si è fatto esettamente il contrario.

NUOVA DENOMINAZIONE DI P.O.
Ma veniamo ora al problema correlato all’esatta denominazione della Posizione Organizzativa, dove, finora, ne individuavamo un'unica tipologia.

Con l’applicazione dell’ultimo contratto nazionale di comparto siglato, le posizioni organizzative assumono ora due differenti denominazioni: le classiche P.O. cosiddette “gestionali” e quelle di alta professionalità.

Nel corso dell’ultima riunione di concertazione sindacale, la tecnostruttura dell’Ente ha consegnato una proposta di regolamento per la selezione del titolare di P.O. che, oltre la modifica dei punteggi attribuiti nelle selezioni, propone anche, in prima istanza, la modifica di denominazione di alcune delle attuali P.O. esistenti.

Le P.O. finora venivano denominate “gestionali”. Ora, la nuova proposta dell’Ente prevede lcon 'applicazione del contratto nazionale, il cambio di denominazione di alcune attuali P.O. esistenti in P.O. di alta professioanlità (trattasi avvocatura, ufficio stampa e assistenza agli organi consigliari).


Sul tema, la rsu, ha espresso non pochi dubbi interpretativi e si è riservata di richiedere l’accesso agli atti per comprendere meglio le ragioni a fondamento della proposta avanzata dall’Ente.

Occorre segnalare come il prospettato cambio di denominazione di alcune P.O. non sia al momento associato ad alcun incremento del valore economico finora erogato.


Importante evidenziare altresì come non occorra confondere la Posizione Organizzativa, di qualsiasi tipologia trattasi, gestionale o di alta professionalità, con il contratto di Alta Specializzazione per il quale si applica l'art. 110 del T.u.e.l..

Trattasi di due tipologie di incarichi ben differenti.



02 novembre 2008

"TSUNAMI BRUNETTA" !

Purtroppo, come inutilmente sperato, il D.L. 112 "Brunetta" è stato convertito in Legge lo scorso 6 agosto. Numerose le innovazioni e paradossali novità introdotte dai recenti interventi legislativi, sia quelli di modifica della Legge Finanziaria 2008 sia quelli aventi effetto dal 2009.

Sono infatti solamente .......123 le nuove disposizioni, le modifiche e le integrazioni di legge della “Manovra Estiva” che interessano in modo sostanziale i Comuni e gli altri Enti Locali, soprattutto in materia di personale !!!!!, passando dalle disposizioni contenute nel D.L. 112/2008, nel D.L. 93/2008, nel D.L. 97/2008, nonchè della normativa e prassi intervenute nel corso del primo semestre 2008.

Al di là della differente posizioni politico sindacali del momento, prese dalle varie sigle sindacali in tema di rinnovo contrattuale, come componenti della RSU non possiamo che ribadire come gran parte delle disposizioni legislative contenute nella legge di conversione siano di difficile "digeribilità".

Ricordiamo come le disposizioni in materia di
personale riguardano principalmente i seguenti argomenti:

» Assunzioni di personale.
» Le assunzioni di personale nelle società pubbliche.
» Le assenze per malattia.
» I permessi.
» Le modifiche apportate al d.lgs. 66/2003 sull'orario di lavoro.
» Comunicazione obbligatoria telematica dei rapporti di lavoro.
» Revisione dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali.
» I controlli sulle incompatibilità, cumuli di impieghi e incarichi.
» Trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo pieno a part-time.
» Disposizioni inerenti il collocamento a riposo.
» Disposizioni inerenti la contrattazione integrativa decentrata.
» Le riduzioni delle indennità e degli incentivi del personale.
» Disposizioni inerenti la contrattazione nazionale.
» Trattamenti economici dei dipendenti infermi per causa di servizio.

Coordinare nuovi e vecchi testi normativi e confrontarsi con la loro corretta interpretazione ed attuazione, crediamo sarà un'impresa !!!!!!!!


"Nuovi Poteri" al Dipartimento Funzione pubblica (.....forniti da chi?).
- Raccoglie dati sulle assenze del personale pubblico,
- Se stai male (malattia), ti allieva il dolore con prelievo forzoso di parte della tua produttività
- Elabora tabelle e grafici sull'andamento del costo del lavoro (in concorrenza con la Ragioneria generale dello Stato)
- Sostituisce l'Aran, auspicandone la chiusura (!) e si occupa direttamente dei rinnovi contrattuali
- Vuole il potere di decidere quali amministrazioni sono efficienti e quali no;
- Dopo il bastone intende fornirci la carota, con premi economici ai più bravi (come farà nel nostro caso?)
Ma sopratutto vuole assolutamente ridurre la spesa per il personale.

Per gli effetti del D.L. 112, nel 2009 lo Stato risparmierà 828 milioni di euro, e nel 2011 il risparmio annuo arriverà alla bella cifra di un miliardo e 873 milioni ! con taglio dei premi di produttività e riduzione degli organici (meno assunzioni e stop alla stabilizzazione dei precari).

Il tutto, naturalmente, sulla pelle dei dipendenti pubblici.
Misure di contrasto alle disposizioni varate saranno civilmente condotte dalla RSU.

Piano occupazionale 2008 e 2009

Situazione di stallo per il piano occupazionale 2008 e 2009.
L'imposto contenimento della spesa di personale aleggia sulla redazione.
Con recente comunicazione di Giunta è stata predisposta una prima bozza, che dovrà necessariamente transitare al tavolo sindacale.

Per l'anno 2008 viene proposto (si vedrà come andrà a finrire realmente):

STABILIZZAZIONI
n 3 posti di cat C tramite stabilizzazioni (settore risorse naturali)
ASSUNZIONI ESTERNE
n. 14 (di cui n. 2 D3, n. 2 D1, n. 6 C e n. 2 B3 e n. 2 B1)

PROGRESSIONI VERTICALI (riservate agli interni)
n. 20 da determinare

POSTI INTERNI ALLA CATEGORIA (passaggi es. da B1 a B3 e da D1 a D3 giuridico)
massimo n. 27

ANNO 2009
Le assunzioni esterne per il 2009 sono proposte in n. di 15
(n. 3 D1, n. 3 C, n. 9 B1). Da segnalre il ritorno dell'applicato dattilografo (ben 7 unità di cat B1)

Le verticalizzazioni riproposte in n. di 20
Da definiresi le progressioni all'interno delle cat. B e D

IL tutto ha però, al momento un tetto di spesa. Non deve superare euro 500.000 (realmente ....pochi).

Terremo tutti quanti informati dell'evolversi della situazione




Dirigenti in fuga !!!

Da tempo, l'indirizzo organizzativo dell'Ente prevede l'impiego, rispetto al recente passato, di un minor numero di dirigenti (con contestuali risparmi di spesa).

Per raggiungere l'obiettivo, l'Ente non è stato lasciato solo. Un grosso aiuto l'hanno forntito i dirigenti stessi.
Ricorderete come molti dirigenti abbiano recentemente preferito e scelto, ed in gran numero, la fatidica agognata pensione al quotidiano lavoro prestato nell'Ente, salvo alcuni stoici lavoratoratori che, avevano ben pensato di unire all'utile (la pensione) , il dilettevole (salario aggiuntivo da incarico retribuito ricevuto post pensione, ovvero erano di fatto usciti "dalla finestra, per immediatamente rientrare dalla porta principale" con un incarico a tempo !).
A suo tempo, le proteste della RSU non mancarano e, grazie agli accorati appelli sindacali, l'Ente pose fine al dilagante "malcostume".
Erano dalla tecnostuttura del tempo, considerati assolutamente indispensabili. Di fatto si sosteneva la tesi di come, nell'Ente, fossero del tutto assenti le professionalità in grado di garantire il servizio prestato dagli ex titolari.

Ma, giorno dopo giorno, riduci e riduci, i dirigenti sono sempre meno numerosi e sopratutto scontenti.
Una prova di tutto ciò è giunta con le polemiche dirigenziali nate a seguito dell 'applicazione del contratto aziendale dirigenziale aziendale, con relativa vivace contestazione manifestata (la Giunta a fronte dell'affidamento di maggiori responsabilità individuali e carichi di lavoro aveva infatti concesso un compenso produttività pari a quello erogato anni addietro, dove il numero di dirigenti era ben maggiore dell'attuale. Quindi, pur la stessa torta era stata tagliata con fette della medesima passata dimensione, senza tener conto che le fette dovevano esser più grandi in quanto a dividere erano un minor numero di "invitati").

E così siamo arrivati ai tempi nostri, con l'annunciata fuga dei Dirigenti, che sta assumendo connotati di una vera e propria emorragia dirigenziale !

Le novità, sul tema, non mancano affatto. C'é chi arriva e subito riparte, chi, narra la leggenda, era convinto dell'investitura dirigenziale e poi aimé, nonostante sponsor vari, ha visto i sogni sfumare all'ultimo istante (ma .....potrebbero riproporsi ora).

Per molti attuali dirigenti vige il motto "meglio altrove, con minori incombenze e minori problemi", il tutto possibilmente condito da una retribuzione più elevata. Per altri, meglio andarsene in luoghi meglio organizzati.
Come cambiano i tempi e velocemente! Fino a pochi anni or sono pareva che tutti quanti i dirigenti in servizio presso Enti esterni, sognassero l'approdo in Provincia !
Ed ora ? Situazione capovolta ! Si sogna l'esodo e l'approdo presso altri lidi !

Ammontano infatti a ben 3 i posti dirigenziali, peraltro tutti quanti ubicati presso l'Area dei servizi alla persona, che, per una ragione, o per un'altra, saranno a breve "liberi". Per non citare quelli lasciati di recente all'Area Agicoltura.

Cosa accadrà ora?
Auspichiamo che la scelta non sia di stampo clientelare.

L'Ente potrebbe optare per:
- una dirigenza affidata ad altro dirigente attualmente in servizio nell'Ente
- una dirigenza con contratto privatistico art. 110 TUEL e a tempo determinato (scelta tra i funzionari attualmente in servizio) che auspichiamo, dovrebbe attuarsi con pubblicazione di avviso selezione (non può andare oltre i 60 giorni dall'insediamento del prossimo mandato Presidenziale)
- l'affidamento temporaneo di mansioni dirigenziali correlate all'emissione dei 3 bandi di concorso relativi alle dirigenze libere (soggiace al pericolo del forzato impiego di dirigenti attualmente collocati in liste di mobilità per esubero ecc.)
- mobilità esterna tramite ricorso alla prestazione di dirigenti attualmente in servizio presso altri enti (chiarmente precluderebbe avanzamenti professionali a cascata sul personale interno)

Uscieri in .......fibrillazione ! condotta antisindacale ?

Una vera e propria pioggia di ordini di servizio hanno colpito, in questi ultimi due mesi, i colleghi addetti ai servizi ausiliari (uscieri).

Dopo il pensionamento del responsabile ecco che, dopo anni di calma apparente, improvvisamente e successivamente all'espletamento di un concorso per coordinatore servizi ausiliari di cat. C e la relativa nomina del vincitore, si è scatenata sugli uscieri una vera e propria pioggia e tempesta di ordini di servizio.

Alla base di tutto sta, sicuramente, la gestione del centro incontri.
Ne è derivata l'imposizione, da parte dirigenziale, chiaramente antisindacale, per la quale agli uscieri è stato imposto il lavoro obbligatorio da espletare il sabato, la domenica, i giorni festivi e la sera, con turnazione.

Gli ordini di servizio, emanati in assenza di concertazione sindacale, sono stati oggetto di proteste sindacali e minaccia di denuncia per condotta antisindacale. Il tutto creava inoltre un pericoloso precedente da non imitare !


Ricordiamo che sul tema gestione centro incontri, la rsu aveva già proposto di aprire la collaborazione a tutto il personale dipendente, in modo da "allievare le sofferenze" dei pochi addetti costretti a pesanti turni per far fronte a tutti gli impegni programmati.
La proposta è stata però tassativamente bocciata dall'Ente.
La Giunta ha infatti deciso ora per l'esternalizzazione parziale del servizio (con 4 addetti che si affiancheranno ad altri "esterni" che si aggiungeranno) con decorrenza 1^ gennaio 2009.

Da notare come i vari ordini di servizio siani stati redatti con dovizia di particolari.
Non mancano accenni alle codiette regole di "bon ton". Non tralasciano pressoché nulla, con particolari riferimenti all'abbigliamento da indossare.
Abbondano inoltre i consigli "interpretativi", in merito al contatto con l'utenza ed al comportamento da tenere: l'addetto ai servizi ausiliari deve capire, comprendere il pubblico e ....farsi capire.

Per agevolare la navigazione, ecco che è stato fornito un nuovo aiuto. L'Ente ha infatti nominato un funzionario provinciale quale "gran capitano" deputato alla gestione dell'intero equipaggio (adetti ai servizi ausiliari che rimangono.......a ragion veduta, "furenti ") !

"Fin che la barca va............lasciala andare ", .............