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28 novembre 2010

Viene presentata la Macrostruttura di riorganizzazione

Programmata per lunedì 29 novembre la presentazione della nuova Macro Struttura elaborata dalla Ditta Maggioli.
Al mattino è convocata la 4° commissione Consigliare. Nel tardo pomeriggio i sindacati.
Sul tema della riorganizzazione pubblichiamo l'articolo comparso sull'edizione del settimanale La Guida di venerdì scorso.

clicca due volte sull'immagine per ingrandire l'articolo.

18 novembre 2010

L'idea sotto processo?

A cura di alcuni dei presenti alla riunione preparatoria alla conferenza stampa tenuta di recente dalle OO.SS.: Claudio Bongiovanni, Roberto Bessone, Scarzello Mariella, Cristina Lavina, Maurizio Barra, Valter Giordano, Franco Ferraro, Giorgio Esposito.

Come tutti sapete, il sindacato in Provincia, ha vissuto, per molteplici ragioni, un momento particolarmente difficile, non certo privo di tensioni.

E' ancora recente la conferenza stampa tenuta dalle segreterie sindacali a seguito del video della Presidente postato su You Tube sul tema in Provincia "....alcuni lavorano ...".

Nell'entourage dell'Ente pare che qualcuno si sia posto la domanda di chi fosse stata l'idea di tenere la conferenza stampa.

Un'idea che è nata dall'apporto di tutti quanti e non di un singolo.

Pertanto, al fine di fare chiarezza, le voci che imputerebbero l'idea (soprattutto la responsabilità)ad un singolo membro della RSU, sono prive del benché minimo fondamento.

Siamo convinti che sia compito del sindacato quello di difendere i dipendenti da ingiusti attacchi anche con conferenze stampa.
Riteniamo anche di dover rispondere alle affermazioni che sviliscono il lavoro di coloro che svolgono il proprio dovere.

Riorganizzazione:primi rumors con la dirigenza ...sull'ottovolante !

Riorganizzazione storia....infinita.

Ora, pare in arrivo l'annunciato lavoro di riorganizzazione. Non avendo notizie al riguardo, tentiamo di comunicarvi i rumors che vanno per la maggiore.

Pare che la scorsa settimana la ditta Maggioli abbia presentato il frutto del suo lavoro alla Giunta (ricordiamo come alla RSU non sia ancora stato consegnato alcun materiale inerente la riorganizzazione, a fronte delle richieste di accesso agli atti presentate).

Tema prioritario, pare sia stata la definizione del numero delle aree. Per la dirigenza dell'ente si tratterà di vera riorganizzazione o la riorganizzazione si tradurrà nella classica trovata per giustificare il classico "spoils system"?

Fare previsioni è assai difficile. In "questo buio di notizie", noi , come accennato, proviamo a fare alcuni semplici ragionamenti sulla base dei rumors.

Partiamo con ordine. Come tutti sapete, le attuali aree sono cinque.

Crediamo sia naturale che un nuovo studio di riorganizzazione, difficilmente riproporrà il medesimo modello già in vigore.

Quante aree saranno quindi previste?

La logica porterebbe a pensare che la ditta incaricata non possa limitarsi a produrre una sola proposta.
Propendiamo che potrebbero essere due i modelli organizzativi proposti.
Il primo potrebbe prevedere due sole aree. Il secondo tre.

Conseguenza: salterebbero delle dirigenze di area.

Per la dirigenza dell'ente parrebbe già in atto un vero e proprio valzer delle "poltrone", dove naturalmente ci sarà che è destinato a salire e chi, la stragrande maggioranza , a scendere (Da Capo Area a dirigente).

Tra gli attuali cinque Capi Area si vocifera che solamente uno potrebbe essere riconfermato.

Ma chi potrebbe/potrebbero essere il/i nuovo/i Capo/i Area ?

Propendiamo per un dirigente interno, promosso sul campo e per una nuova new entry, proveniente dall'esterno. Di chi si tratta?

Si dice che da alcuni mesi "già si aggiri" nell'Ente ed abbia già esaminato le "problematiche dell'acqua" , sia ingegnere con un validissimo bagaglio professionale alle spalle, nonché ex Sindaco. Ma alla tecnica le professionalità di livello dirigenziale già sono eccelse.

Il costo dell'operazione? Stimato in c.a. ulteriori € 120.000,00, per le casse dell'ente, a meno che che qualche dirigente non faccia le "valigie" verso altri lidi (........che l'Ente non pensi di finanziare simili potenziali operazioni recuperando le risorse finanziarie dalla produttività dei dipendenti del 2011 !).

Gli attuali Capi Area, in caso di mancata conferma, crediamo non possano facilmente digerire il verdetto di riorganizzazione, considerata che non parrebbe legata a ragioni squisitamente professionali (mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati) o da veri e propri risparmi di spesa certi.

Parrebbe quindi partita, da parte dei Capi Area, la naturale corsa alla "raccomandazione".

A titolo esemplificativo segnaliamo ancora come la scura della riorganizzazione potrebbe prevedere il trasferimento da un area all'altra di interi servizi.
Si vocifera, dando per scontato, che l'officina provinciale (idraulici, elettricisti, decoratori e muratori oltre al responsabile) transiterebbe dall'Economato (a cui fa ora capo) all'edilizia (area tecnica).

La situazione è in continua evoluzione.

Per sabato prossimo parrebbe fissato un incontro sul tema che dovrebbe riesaminare il tutto (comprese le naturali prime proteste). Una riunione che dovrebbe essere pilotata dall'ex Assessore al Personale del nostro Ente.

Seguiranno tentativi di ulteriori aggiornamenti.

Tra tre anni in ....."braghe di tela" ?

Nel corso del penultimo incontro di contrattazione, tenutosi una quindicina di giorni or sono, è purtroppo emersa una notizia, per certi versi sconcertante.

Ma proseguiamo con ordine.

E' stato ricordato come la RSU abbia richiesto al Presidente di confermare anche per i prossimi anni lo stanziamento attuale del fondo incentivante la produttività, più precisamente l'entità della somma di risorse variabili duramente conquistata in questi anni (c.a. € 700.000).

Riteniamo infatti che i problemi di bilancio dell'ente (redazione bilancio di previsione 2011) non debbano ulteriormente colpire le tasche dei dipendenti (non sono già sufficienti le misure finora varate dal governo centrale?).

A fronte di queste considerazioni, un componente della delegazione di parte pubblica ha prospettato ciò che parrebbe attenderci, ovvero il passo del gambero !

La delegazione di parte pubblica ha citato come esempio pressoché da seguire, il Comune di Cuneo, ove la produttività individuale legata al raggiungimento raggiunge l'importo annuale pro capite di € 300. (Dimenticandosi però di indennità che il Comune di Cuneo paga a un largo numero di dipendenti e che la Provincia invece non paga).

Un passaggio, per noi tutti dalle attuali medie € 1.200 a sole 300 !!!!!!!!!!!!!

Ancora una volta dovrebbero pagare i dipendenti pubblici?

Noi non ci stiamo di certo.

09 novembre 2010

C.C.D.I. anno 2010 controproposte

RSU PROVINCIA DI CUNEO

Cuneo lì 09/11/2010


Prot. n. 18/2010.


Al Presidente della Provincia di Cuneo


e p.c.


Al Segretario Generale

Al Dirigente del Settore Personale


Oggetto
: C.C.D.I. - Anno 2010 controproposte.

A seguito dell'incontro di contrattazione del 4 novembre si formulano le seguenti irrevocabili proposte, evidenziando come il riparto annuale delle risorse costituenti il fondo incentivante la produttività debba essere frutto di una reale contrattazione tra le parti e non di una mera accettazione da parte sindacale delle proposte avanzate dalla delegazione di parte pubblica.

Proposte della RSU:

· progressione economica orizzontale a favore del 20% dei dipendenti, nel rispetto degli accordi già assunti;

· la produttività individuale legata al raggiungimento degli obiettivi dovrà essere quanto meno pari ad € 1.200,00 senza distinzione tra le categorie professionali di appartenenza.

· In tema di disagio, e più precisamente di disagio fisso, riteniamo che l'ammontare previsto per gli agenti stradali e capi cantonieri debba essere perlomeno pari ad € 400 annuali, come già previsto negli anni precedenti (rischio quota annuale da contratto);

· In tema di disagio variabile occorre prevedere l'inserimento degli interventi al di fuori dell'orario di servizio eventualmente espletati dal personale ausiliario, amministrativo e tecnico;

Un intervento del Presidente è particolarmente gradito.

Cordiali Saluti.

Rappresentanza Sindacale Unitaria

Progetti Obiettivo 2009 i conti ..... non tornano per qualcuno!

RSU PROVINCIA DI CUNEO

Cuneo, 9/11/2010

Prot. n. 19/2010.


Al Presidente della Provincia di Cuneo


e p.c.

Al Segretario Generale


Al Dirigente del Settore Personale


Oggetto: Progetti obiettivo 2009.

In riferimento ai progetti obiettivo approvati dall'ente nel corso dell'esercizio finanziario 2009, si segnala come l'ammontare erogato ai fruitori, spesso correlato con quote relative a singole prestazioni/interventi sia stato unilateralmente ridotto rispetto al corrispettivo pattuito nel corso degli anni precedenti.

Si invita pertanto l'Ente a fornire copia di ogni singolo progetto obiettivo del 2009 ed a provvedere ad erogare a saldo le somme mancanti.

Pare altresì grave che sia stato perfino eliminato il progetto degli addetti alla sicurezza.

Cordiali Saluti.

RSU

02 novembre 2010

RSU diritto al voto

A cura di Claudio Bongiovanni, Franco Ferraro, Nicola Garassino, Cristina Lavina e Livio Sciolla.

Nel novembre 2010 scade il mandato delle RSU.

Tale rinnovo previsto dalla legge, in questo momento viene messo in discussione, infatti non si parla minimamente di elezioni.

Insieme alle nostre sigle sindacali anche noi rivendichiamo il diritto al voto da parte dei dipendenti e pretendiamo che sia rispettata questa scadenza di fine mese.

Non vorremmo che lo scopo principale di questo mancato rinnovo fosse quello di eliminare la voce e la forza delle RSU, non permettendone il rinnovo e confidando nella loro lenta eutanasia.

Avendo raggiunto enormi risultati nelle singole contrattazioni a livello decentrato le RSU sono una costante spina nel fianco per le delegazioni trattanti per lo stretto rapporto che hanno con i dipendenti che attraverso il contatto più diretto con i colleghi rappresentanti hanno la possibilità di fare sentire la propria voce.

Per il momento verrà prolungata la permanenza dell'attuale RSU, ma il diritto al voto ed al rinnovo è inalienabile e deve essere rispettato per mantenere e dare nuova linfa alle trattative future.

Riparte la contrattazione 2010

Per giovedì 4 novembre 2010 è programmato un nuovo incontro di contrattazione tra le delegazioni sindacali e la delegazione di parte pubblica.

Come ricorderete, l'Ente ha presentato la propria "offerta", giudicata, da noi tutti, assai lacunosa ed insoddisfacente.

Come RSU abbiamo fatto redatto una contro proposta tecnica, invitata con apposita lettera (vedi post che segue).

Inutile negarlo, la partita è più che mai difficile.

Comunicheremo gli esiti dell'incontro con apposito comunicato o post.

Incontro con la Presidente

Dopo la rottura delle trattative con l'Ente, la RSU ha incontrato il Presidente (accompagnato dall'assessore al lavoro).

Il Presidente ha dichiarato che in Provincia vi sono validissime professionalità, che in più interventi pubblici ha elogiato i dipendenti e che il suo intervento (ripreso da un video pubblicato sul sito www.youtube.com) oggetto di protesta sindacale era da pesare in quanto reso nel corso di una manifestazione a carattere politico.

Di fatto con tale dichiarazione ha manifestato di essere contenta del personale provinciale.

Ha inoltre invitato la RSU a riprendere le trattative.

La RSU ha fatto una serie di interventi e posto una serie di domande che sono oggetto di specifici post che seguono.

Incontro Presidente- contestazione senza stumentalizzazione di sorta !

E' stato ribadito alla Presidente come la protesta sindacale, con l'inevitabile conferenza stampa organizzata dalle OO.SS. e la conseguente rottura delle trattative sia stata una misura che avrebbe preso qualsiasi sindacato che tale si possa definire, ovvero che si rispetti (in caso contrario avremmo tutti quanti dovuto dimetterci!).

E’ stata la logica conseguenza di una forte richiesta avanzata dai dipendenti.

E' stata altresì rigettata l'accusa di strumentalizzazione politica in quanto la citata conferenza stampa organizzata ha visto la partecipazione (per un minuto) di due rappresentanti politici d'opposizione che si trovavano in Provincia in quanto alla medesima ora (h. 14) erano programmati i lavori del Consiglio Provinciale.

E' stato ribadito come la RSU curi gli interessi dei lavoratori, indipendentemente dalla preferenza politica espressa da ogni componente.

Incontro - Tre le domande poste al governo dell'Ente

Incontro: tre le domande all’ente:

Nel corso dell'incontro tenutosi con la Presidente tre sono state le principali domande poste dalla RSU, concernenti situazioni trascorse e fasi previsionali, che riportiamo ora cronologicamente:

1) abbiamo chiesto alla Presidente di comunicarci le criticità emerse in questi 15 mesi (se esistono) in merito alla produttività del lavoro resa dai dipendenti;

2) Abbiamo poi chiesto in che modo è possibile conciliare due situazioni che potrebbero "essere diametralmente opposte ovvero:

A) da un lato le dichiarazione rese ai media dalla Presidente che annunciano minori entrate finanziarie per l'Ente correlate con la redazione del bilancio 2010, con conseguente ovvia minore disponibilità di spesa e conseguente calo delle attività dell'Ente

con

B) dall'altro lato, l' esplicita richiesta, volta a tutti i dipendenti di "produrre di più"

3) E' stato infine chiesto se l'Ente ha già in progetto di attivare dei necessari interventi per migliorare il pessimo clima aziendale.

Tutte queste domande attendono concrete risposte

Incontro: lettera RSU sportello Universitario- nessun attacco politico !

Si è quindi parlato della lettera pubblicata dalla RSU in merito alla chiusura dello sportello universitario.

Alla Presidente è stato ribadito come la RSU entri nel merito della questione dal punto di vista occupazionale e non politico.

Poteva trattarsi della chiusura di altro ufficio o della sospensione di altra attività. Saremo in ogni caso intervenuti.

La questione è assai semplice.

La RSU ritiene che prima di chiudere uffici/servizi dove il fattore umano (costo del lavoro) è preponderante rispetto ad altri fattori, sia indispensabile comprendere:

1) gli effetti desiderati del processo di riorganizzazione in atto

2) se l'Ente necessità, a seguito degli studi prodotti, di acquisire maggior personale.

E' ovvio che se l'Ente, a parità di servizi erogati, necessità, per qualsiasi ragione, di dover assumere nuova forza lavoro, può sempre propendere per non farlo, mantenendo invariata l'occupazione, procedendo così alla chiusura di uffici o servizi considerati non strategici.

Nel nostro caso, prima di chiudere lo sportello universitario, ritenevamo utile conoscere l'esito delle due su esposte condizioni (riorganizzazione e conseguente piano delle assunzioni).

I ....."Pasdaran" ....del Presidente

Trattiamo ora di una notizia senz'altro curiosa.

Abbiamo appreso dal settimanale " La Guida" e dal Presidente, che alcuni colleghi avrebbero manifestato la piena solidarietà al Presidente a proposito dei contenuti del video pubblicato sul "tema dei dipendenti", contro le posizioni prese dal sindacato.

Prima domanda che ci siamo posti: ma quanti sono coloro che sono intervenuti a sostegno delle "tesi Presidenziali" ed in che modo l'hanno fatto?

Le e-mail inviate direttamente alla Presidente, parrebbero contarsi sulla dita di una mano.

Le telefonate scarne. Per un semplice ovvio motivo: chi di noi può farsi passare telefonicamente il Presidente?

Sopratutto una domanda è inevitabile: per quale motivo dei nostri colleghi avrebbero manifestato la necessità di sostenere la Presidente? Da chi potrebbe essere composto il nucleo?

Per sommi capi, potrebbe farne parte il seguente piccolo campione:

- supporter con impegno politico attivo a favore della Presidente o della coalizione di governo
- beneficiari di premi o promozioni recenti
- tutti coloro che desiderano mettersi in mostra per ulteriormente crescere professionalmente


A scanso di equivoci attendiamo che i "pasdaran" postino sul blog e facciano conoscere a TUTTI le loro tesi che verranno prontamente pubblicate.


Clicca su commenti per leggere i post di risposta dei colleghi


Aumentano i "vigilantes" in Provincia?

Ricordiamo ciò che disse il Ministro Brunetta, più per provocazione che per altro:
dichiarazione (maggio 2008):

Colpirne uno per educarne cento”. Il neoministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, sceglie una famosa citazione di Mao Tse Tung (usata poi dalle Brigate Rosse) per spiegare quale sarà l'atteggiamento del governo verso i "fannulloni" della pubblica amministrazione.

E invero, si sono divulgate voci che all’interno dell’Ente a supporto della lotta "a contrasto dalla pur sempre possibile evasione dall'ufficio" siano impegnati alcuni assessori provinciali.

Si dice che abbiano sollecitato controlli poi effettuati su alcuni dipendenti provinciali. Dipendenti che però erano o regolarmente in permesso o in ferie.

Ci auguriamo che non si voglia mettere in pratica il detto "colpirne uno per educarne 100" ! (di fatto tale concetto è stato smentito dalla Presidente e noi le vogliamo credere)

Come evitare la psicosi della "giustifica"?