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15 dicembre 2010

Ci riprova ! "Farsa" di un nuovo ricorso annunciato

Negli scorsi giorni il segretario del CSA è purtroppo nuovamente assunto alle cronache sindacali dell'ente. Apposito post da noi redatto "continuano ...le legnate" ha illustrato il suo operato. Non pago, ha deciso, in questi giorni, di tenere delle assemblee presso i centri per l'impiego, ovviamente proseguendo con la sua nota linea, che è quella di evitare di tenere assemblee che mettano fianco a fianco agenti stradali ed impiegati dei centri per l'impiego (in caso contrario "il gioco" non funziona). Pur relegato a tavoli di contrattazione separati a lui esclusivamente riservati, è riuscito a "SPACCIARE" l'idea che la RSU, nell'approvare il contratto integrativo aziendale 2010 SI SIA OPPOSTA a riconoscere l'indennità di sportello a favore dei dipendenti dei centri per l'impiego. Ma chi se l'è bevuta? Tutto ciò è semplicemente irrealistico e completamente FALSO.
Per poter erogare tale indennità a favore del personale dei centri dell'impiego erano nel complesso necessari c.a. € 35/40.000, somma che mai l'ente ha messo a disposizione del sindacato(infatti nonostante la richiesta avanzata dalla RSU, E NON DAL SEGRETARIO DEL CSA, l’ente ha risposto di non aver i soldi necessari). I dati finanziari, possono ancor oggi essere verificati in quanto piu' volte oggetto di appositi comunicati sindacali. Si dice che ora il segretario CSA ne abbia studiata "una delle sue", l’ennesima. Parrebbe aver promesso a tutti gli iscritti CSA ed a tutti coloro che aderiranno, un nuovo ricorso contro l'Ente per ottenere, a favore del personale dei centri per l'impiego, l’ indennità di sportello relativa all'anno 2010. Il" raccolto" (tessere) pare essere stato copioso. Ma alcuni, fortunatamente, non "l'hanno bevuta".E dire che da tempo invochiamo serietà da parte di tutti. Lo impone peraltro il difficile momento sindacale che viviamo. Se tutto ciò che si dice è veritiero non possiamo che essere allibiti. Chi si inventa e propone nuovi ed irrealistici ricorsi (neppure la matematica lo aiuta), dovrebbe , come minimo, avere il semplice pudore di non sottoscrivere il contratto integrativo aziendale 2010 (tanto più che è valido anche senza la sua firma).L'incredibile è che:
- prima (in ordine di tempo, ovvero negli scorsi giorni) parrebbe aver dichiarato di esser pronto a presentare un nuovo ricorso contro l'ente per ottenere l'indennità di sportello (disagio) a favore del personale dei centri per l'impiego
- successivamente, mercoledì 15 dicembre, ha personalmente firmato il nuovo contratto integrativo 2010.
DOV'E' LA COERENZA? PERCHE' ACCUSARE SEMPRE QUALCUNO?
PERCHE' HA FIRMATO ?
Ci pare tutto questo, un modo scorretto di agire.
Alla luce di quanto sopra esposto, la RSU sta valutando la possibilità di un azione legale nei confronti del Segretario CSA per diffamazione.

14 dicembre 2010

Lettera su nuovo regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi


R.S.U. AZIENDALE
PROVINCIA DI CUNEO

Cuneo, 13/12/2010

Prot. n. 26/2010.

Al Presidente della Provincia

Al Segretario Generale

Al Dirigente Settore Personale

Oggetto: Nuovo regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi

In riferimento alla seduta di concertazione che si tiene in data odierna, le scriventi segreterie sindacali CGIL, CISL, UIL, RDB e la RSU ritengono propedeutico all'avvio dei lavori la consegna della documentazione degli atti di organizzazione così come specificato con lettera di prot. n°0090159/2010 del 09/12/2010.

Parallelamente è altresì indispensabile la consegna del materiale inerente la descrizione del contenuto descrittivo dei profili professionali esistenti in Provincia che ha già trovato concreta applicazione nei confronti del personale agenti stradali e capi cantonieri.

Si rimane pertanto in attesa dell'inoltro della documentazione richiesta al fine di poter riprendere, con le debite conoscenze, la fase di concertazione del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi.

Distinti Saluti

Cuneo, 13/12/2010

OO.SS. CGIL FIRMATO

CISL FIRMATO

UIL FIRMATO

RDB FIRMATO

RSU FIRMATO (14 SU 15 COMPONENTI)


13 dicembre 2010

REBUS "3x2"

A cura di Valter Giordano, Claudio Bongiovanni, Cristina Lavina, Maurizio Barra, Nicola Garassino, Franco Ferraro e Livio Sciolla

REBUS ……….3 X 2

Non una “poltrona” per due, ma due “poltrone” per tre ?

Non è ancora “decollato” che già il piano di riorganizzazione dell’Ente pare in fase di “atterraggio”. Si mormora infatti che già sia a rischio… la possibile nomina di uno dei tre “Capi Area” (collegata alla stipula di un contratto dirigenziale a tempo determinato).

Quale il problema? L’estensione agli Enti Locali delle nuove disposizioni sugli incarichi dirigenziali a tempo determinato introdotte con la riforma Brunetta e la determinazione del numero di dirigenti a tempo determinato che l’Ente può annoverare (sentenze Corte Costituzionale del 12/11/2010 n. 324, e della Corte dei Conti - Sezione Regionale di controllo per il Veneto, Deliberazione del 15 novembre 2010).

In estrema sintesi, parrebbe ora che dato il numero totale di dirigenti a tempo indeterminato previsto dalla dotazione organica di ogni ente, occorra applicare una percentuale definita (8-10%) per determinare l’esatto numero di contratti a tempo determinato che l’ente può sottoscrivere (nel nostro Ente la matematica ci porta ad ottenere il numero di due).

Considerato che due dirigenze a tempo determinato già sono state affidate, come si potrà procedere ora all’assunzione esterno di un terzo nuovo dirigente con contratto a tempo determinato? Che farà il nostro Ente?

La soluzione parrebbe ovvia: o si sacrifica uno dei due attuali dirigenti a tempo determinato o si rinuncia ad effettuare una nuova assunzione dirigenziale esterna, salvo altre …..nuove future sentenze ed interpretazioni.

Segnaliamo infine come della suddetta percentuale di calcolo, essenziale per stabilire il numero di dirigenze a tempo determinato affidabili dall’ente, non vi sia traccia in seno al nuovo regolamento di organizzazione dei servizi che ci è stato recentemente inviato dall’amministrazione e che come segnalato sarà oggetto di concertazione sindacale.

RSU IN CARICA FINO AL PROSSIMO RINNOVO ELETTORALE

A cura di Valter Giordano, Claudio Bongiovanni, Cristina Lavina, Maurizio Barra, Nicola Garassino, Franco Ferraro e Livio Sciolla

Come è noto la RSU avrebbe dovuto “scadere” il 30/11/2010.

Ribadiamo a tutti quanti i colleghi la nostra espressa volontà di poter al più presto rieleggere la nuova RSU alla luce del mutato quadro nazionale (riferimento all’ultimo triennio) che ha visto l’emanazione di numerose "pesanti" leggi che hanno minato il comparto pubblico ed i nostri diritti.

Con nota del 26 novembre 2010 l’ARAN ha ribadito che le RSU non decadono (la fatidica data era fissata al 30/11/2010) e proseguono nello svolgimento delle loro funzioni fino al prossimo rinnovo elettorale mantenendo invariate tutte le prerogative alle stesse riconosciute dalle disposizioni contrattuale e legislative vigenti.

Grava infatti “sul tutto” la definizione dell’Accordo quadro sulla definizione dei nuovi comparti ed Aree di Rappresentanza a livello nazionale.

11 dicembre 2010

Riorganizzazione: necessaria chiarezza - accesso agli atti

R.S.U. AZIENDALE

PROVINCIA DI CUNEO


Cuneo lì 09/12/2010

Prot. n...../2010


Al Presidente della Provincia di Cuneo


All'Assessore al Personale


Ai componenti del Nucleo di Valutazione

Ai Consiglieri Provinciali

Oggetto: richiesta accesso atti.


Come è noto, in data 29 novembre 2009 è stato presentato lo studio di riorganizzazione redatto dalla ditta Maggioli, un documento che a nostro parere contiene non poche "ombre" ed incongruenze. Dubbi e perplessità sono particolarmente numerosi, riferiti sia al dimensionamento degli organici (n. 26 potenziali esuberi) che ai centri di responsabilità.

Uno studio, quello redatto, che emette dei verdetti precisi, che certamente si fonda sulla ricostruzione della mappa dei processi reali presenti nell'ente.


Tale mappa implica, necessariamente, il censimento di tutti quanti gli aspetti che concorrono a definire la prestazione complessiva di ogni singolo processo e sotto processo presente nell'ente. Ciò avviene in termini di costo, tempo, qualità del servizio, adeguatezza alle politiche pubbliche che guidano l'azione dell'amministrazione, con l'individuazione di parametri legati all'efficienza (ad es. in termini di risorse umane utilizzate, di materiali impiegati ecc.), all'efficacia ed alla trasparenza (anche in termini di accesso agli atti).

Riteniamo che lo studio di riorganizzazione presentato debba necessariamente individuare le indispensabili fasi in cui si articolano i vari processi presenti nell'ente (non ne troviamo però traccia).


L'individuazione delle competenze professionali richieste alle risorse umane impiegate nelle singole fasi di ogni processo (associate al possesso di determinati profili professionali ed all'appartenenza a specifiche categorie B, C e D) completano il quadro degli elementi ritenuti necessari per varare ogni riorganizzazione del lavoro.

Nel nostro caso, la riorganizzazione, così come prospettata risulta talmente precisa e puntuale che non si limita a specificare l'esubero complessivo di ben n. 26 unità di personale. Si spinge ben oltre, individuando perfino, all'interno dei vari settori provinciali perfino, la specifica tipologia di lavoratore in esubero: n.3 unità appartenenti alla categoria D, 9 alla cat. C e 14 alla cat. B.


Parimenti, la possibile riduzione dei centri di responsabilità prospettata dallo studio non evidenzia i necessari ed indispensabili criteri posti dall'ente a fondamento dell'istituzione, mantenimento e soppressione dei suddetti centri di responsabilità (anche in termini di servizi). La valutazione da parte delle OO.SS. della mappa/censimento delle funzioni e delle responsabilità attribuite tuttora dall'ente ai vigenti titolari di Posizione Organizzativa ed vari responsabili dei servizi si rende pertanto estremamente necessaria.


Nell'ottica della trasparenza operativa che ogni Pubblica Amministrazione deve fornire, si richiede pertanto l'inoltro di copia della seguente documentazione:


- Mappa dei processi produttivi presenti nell'ente completa dell'individuazione delle varie fasi che li compongono e del dettaglio delle competenze richieste al personale dipendente impiegato nel singolo output produttivo (Individuazione profilo professionale e categoria d'appartenenza B, C e D);


- Copia dei singoli dati/modelli di attribuzione funzioni e responsabilità conferiti ai titolari di Posizione Organizzativa redatti dall'ente e dal dirigente di riferimento, riferiti al momento dell'istituzione e/o dell'affidamento della titolarità, anche quale imprescindibile elemento per la verifica della corretta applicazione della determinazione del valore economico (determinato dal Nucleo di valutazione sulla base di apposita scheda redatta dal dirigente di reiferimento) delle singole P.O.;


- Copia della mappa delle funzioni e delle responsabilità attribuite ai titolari di posizione organizzativa ed ai responsabili di servizio con riferimento alla data del 23 settembre 2009 (momento di presentazione dello studio di riorganizzazione). Ciò costituirà fondamento per evitare possibili futuri contenziosi in tema di mutamenti di mansioni alla luce delle professionalità finora acquisite.


Nelle more della consegna della documentazione richiesta si richiede il blocco immediato di ogni eventuale processo di mobilità forzata delle 26 unità di personale individuate dallo studio in presunto esubero. Si rimane altresì in attesa del pronto avvio del tavolo di concertazione in merito alla definizione del nuovo regolamento di organizzazione (recentemente inviatoci a titolo di semplice informazione), considerato che la disciplina della mobilità interna del personale dipendente ne costituisce parte integrante.


Cordiali saluti


SEGRETERIE SINDACALI:


CGIL CISL UIL RDB

D. Botta S. Giordanengo La Motta


RSU

Collega "segnala" la RSU al Garante per la Privacy.

Come tutti i colleghi ben sanno, la RSU vive un difficilissimo momento sindacale. Siamo infatti quotidianamente impegnati a fronteggiare le più svariate "sorprese" programmate dall'ente (approvazione nuovo regolamento dei servizi, riorganizzazione, mobilità ecc.).

Ci spiace ora dover constatare come le nostre energie debbano essere anche destinate a fronteggiare improvvisi contenziosi generati da coloro che rappresentiamo.

E' con profonda sorpresa ed amarezza che abbiamo appreso che un nostro collega si è direttamente rivolto al Garante della Privacy (tramite l'invio di una e-mail) lamentando il fatto che riceve le nostre e-mail nonostante abbia, da pochi giorni, posto il proprio diniego alla ricezione.

Evidenziamo come la RSU abbia scritto più volte al collega , assicurandolo che entro pochi giorni il problema sarebbe stato tecnicamente risolto, ma non è stato sufficiente.

Ricordiamo che per l'invio dell'e-mail la RSU, inseriva semplicemente tra i destinatari il gruppo "dipendenti" e tutti quanti ricevevano automaticamente l'e-mail della RSU. Ora siamo stati costretti a richiedere un nuovo gruppo di invio, con l'esclusione del collega che ha fatto la segnalazione al Garante della Privacy.

Come risultato finale, tutto ciò comporterà un nuovo costante lavoro di aggiornamento dati, con inserimento dei nominativi dei nuovi colleghi e con esclusione di coloro che lasciano l'ente o che non desiderano ricevere le nostre e-mail (pregasi segnalarlo).

RSU

Contratto integrativo 2010 - Riassunto Assemblea parte 1°

ASSEMBLEA DEI DIPENDENTI DEL 25 NOVEMBRE 2010

TITOLO: “TRASPARENZA SINDACALE E PROPOSTA DI DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO INCENTIVANTE”

Sintesi redatta da Valter Giordano. (costituita da n. 3 parti)

Innanzitutto un ringraziamento ai c.a. 260 partecipanti all’assemblea.

Questa breve sintesi è redatta al fine di consentire a tutti quanti i colleghi di poter prendere visione dei dati e delle principali considerazioni emerse.

Ricordo come il Contratto integrativo aziendale 2010 sia stato approvato dall’assemblea non senza molte astensioni.

Il presente lavoro di compone di tre parti che saranno oggetto di differnti post.

PARTE PRIMA: CLIMA E RISORSE DEL FONDO INCENTIVANTE LA PRODUTTIVITA’. IPOTESI DI CONTRATTO INTEGRATIVO 2010.

Clima aziendale. Tutti quanti i sindacalisi presenti hanno concordato che si registra un pessimo clima (vi è stato un giro di opinioni personali).

Ricordo che sul tema del miglioramento del clima la rsu ha inviato all'ente apposita richiesta di varo di un progetto specifico.

Ho quindi presentato delle specifiche tabelle riepilogative dei dati in nostro possesso, che ho redatto per facilitare a tutti quanti la comprensione dei numeri esposti.

RISORSE ED ISTITUTI CONTRATTUALI

La prima tabella che segue illustra la costante riduzione del fondo incentivante la produttività di questi ultimi anni. Rispetto allo scorso anno il “taglio” di risorse è infatti pari a c.a. € 200.000,00. Un trend di riduzione che pare inarrestabile.

RISORSE DISPONIBILI (clicca sull'immaine per leggere i dati)









La tabella che segue illustra la distribuzione delle risorse tra i vari istituti contrattuali. Da notare come la quota vincolata al finanziamento delle progressioni orizzontali sia alquanto elevata (c.a. 1/3 del fondo). La somma stanziata per il raggiungimento obiettivi risulta invece bassa (24%) a confronto con altri enti.

DISTRIBUZIONE RISORSE TRA GLI ISTITUTI CONTRATTUALI

clicca sull'immagine per leggere i dati














PROGRESSIONI ORIZZONTALI


clicca sulla tabella per leggere i dati








Per quanto attiene le progressioni orizzontali si è raggiunto un compromesso tra quanto richiesto dal sindacato (c.a. € 105.000, pari a c.a. un 20% di progressioni) e quanto concesso dall’ente (74.000,00).

Ricordo che l’ente inizialmente offriva c.a. € 50.000,00.

Tutti quanti i partecipanti all’assemblea sono stati concordi nel ritenere inacettabile (rispetto alle originarie previsioni sindacali datate 2008’) che un congruo numero di colleghi non possa affatto ottenere i benefici della progressione orizzontale al termine della prospettata terza selezione.

Tutto ciò senza poter contare su tempi e finanziamenti certi per poterla in futuro ottenere (ciò ha generato un alto numero di astensioni nell’approvazione del contratto annuale).

E’ stato ricordato come il progetto originario redatto dalla rsu, prevedeva, tra l’altro:

- progressione orizzontale per tutti quanti i dipendenti, da realizzarsi entro il 2011.

- mantenimento per gli appartenenti alla cat. B e C di € 1.150 pro capite a titolo di produttività legata al raggiungimento obiettivi (in caso contrario essendo differente l’ammontar dello scatto percepito tra le differenti categorie, specie a favore della cat. D, si sarebbe corso il rischio, in futuro, di ridurre la quota annualmente erogata per la produttività legata al raggiungimento obiettivi)

- specifici progetto obiettivo erano previsti a favore di coloro che già risultavano apicali all’interno della propria categoria di appartenenza.

- il finanziamento parziale, da parte dei titolari di P.O., della progressione orizzontale ottenuta

clicca sulle tabelle per leggere i dati























n
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10 dicembre 2010

continuano ......le "legnate"!

Dopo il clima di incertezza scatenato dall'Ente a seguito della proposta di riorganizzazione, che potrebbe incidere sulla professionalità dei dipendenti e dar luogo alla mobilità, ecco altre due pesanti tegole: la proposta di un nuovo regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi, e l'ordine di servizio per il personale addetto alla viabilità: il contenuto del primo documento è ritenuto in gran parte inaccettabile e anche in contrasto con i diritti dei lavoratori e con le norme contrattuali; il secondo, anch'esso inaccettabile per la definizione delle mansioni e delle responsabilità previste per i cantonieri e capi cantonieri, non è stato neppure concertato con le OO.SS.

Per questi motivi le segreterie sindacali CGIL – CISL - UIL - RDB e la RSU in data 07.12.2010 hanno richiesto un incontro di concertazione che l'Amministrazione ha fissato per il 09.12.2010; la comunicazione giunta nella stessa mattinata del 9 dicembre, non ha dato il tempo necessario per poterci organizzare con le OO.SS.. Conseguentemente abbiamo richiesto un rinvio della seduta da tenersi la prossima settimana.

Nonostante quanto sopra, la riunione si è comunque tenuta con il CSA, che a suo tempo non aveva neppure richiesto l'incontro in tema di riorganizzazione.

Spiace dover evidenziare la completa cecità del segretario del CSA che ha giudicato, a differenza nostra, positiva la proposta di regolamento presentata dall'Ente, inviando ai soli cantonieri, il comunicato che testualmente riportiamo:

"cari colleghi; ieri alle 17,00 all'incontro di concertazione relativo al "regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi" le organizzazioni sindacali territoriali cigl, cisl, uil e le rsu non si sono presentate. Il CSA territoriale era presente per l'Amministrazione erano presenti il dott.xxxx (dir. personale) e la Dott.ssa xxxx (segr. generale). Sono stati illustrati i punti salienti del suddetto regolamento che nel suo insieme non presenta, a pare nostro, anomalie anzi chiarisce i vari istituti regolatori dell'attività interna dell'Ente.(logicamente andrà in vigore dopo la sua approvazione) nelle prossime settimane vi illustrerò il contenuto che risulta interessante al titolo IV "organizzazione e gestione del personale". Anticipo che la discussione è stata profiqua, secondo me anche sul piano relazionale, in special modo con la Segretaria Generale dott.ssa xxxxxxxx di cui abbiamo apprezzato nel modo di porsi, la competenza e la schiettezza nel esternare le propie convinzioni. A presto saluti sinceri a tutti

il segretario CSA yyyyyy "

Ci chiediamo: Con quali competenze giudica il documento? E ……da che parte sta?

Ma ci rendiamo conto di ciò che condivide il segretario CSA? Condivide la riorganizzazione e quindi la mobilità e gli esuberi!

OOSS CGIL CISL UIL RDB

RSU

04 dicembre 2010

Comunicato stampa: riorganizzazione

RIPUBBLICHIAMO IL COMUNICATO STAMPA DEL 2 DICEMBRE 2010 - seguono specifici post relativi:

- mappa esuberi
- grado di soddisfazione percepito - risultati questionario people satisfaction

comunicato stampa:
Nella giornata di lunedì 29 novembre 2010 la Provincia di Cuneo ha presentato i risultati dell'ennesimo studio di riorganizzazione aziendale appaltato dall'Ente (costi che complessivamente raggiungono ormai circa €100.000,00).

Uno studio lacunoso ed impreciso in assenza di obiettivi precisi e che punta solamente sui numeri, tutti quanti nel segno, ovviamente negativo:


- Introduce il pericoloso concetto di eventuale privatizzazione di gran parte del settore viabilità.


- Denuncia che vi è un potenziale soprannumero di personale dipendente quantificabile in n.26 unità (su un totale di 750, già ridotti di 100 unità con la gestione Costa).


- Riduce le Aree Organizzative da cinque a tre.


- Riduce i centri di responsabilità tra i funzionari provinciali (circa n. 20).


Evidenziamo come la Provincia di Cuneo abbia un dato inequivocabilmente positivo: il rapporto tra spese di personale e spese correnti si attesta al di sotto del 19%, dato che colloca l'ente tra le prime dieci province d'Italia.


La ditta Maggioli che ha redatto lo studio di riorganizzazione rileva un indice di soddisfazione dei dipendenti pari a 5,4/10 punti (la media nazionale si attesta a 6,8/10), con un profondo stato di demotivazione e di rassegnazione.

Ma nonostante ciò, il dovere civico dei dipendenti è altissimo (pochissime sono le assenze per malattia).


Negli anni scorsi, con l'Amministrazione Costa, l'obiettivo era di ridurre la forza lavoro in cambio di un accrescimento della produttività dell'Ente. Questo avveniva distribuendo le medesime risorse disponibili del fondo incentivante tra un numero inferiore di dipendenti con l'inevitabile crescita individuale generalizzata riferita alla distribuzione del salario accessorio.


Ora tutto ciò non solo non viene più predicato ma è stato cancellato; infatti molti compensi percepiti dal personale provinciale sono stati tagliati (es. progetti Obiettivo collegati con il pagamento di quote della produttività individuale ed incentivi per l’utilizzo dei mezzi pubblici) ed i risparmi di spesa ottenuti sono stati dall’Ente utilizzati per l'affidamento di prestazioni e servizi inerenti i lavori che potevano essere eseguiti internamente.


Lo studio presentato confronta dati statistici che non sono affatto omogenei.

Anziché esaminare prioritariamente la situazione delle Province Piemontesi, riporta dati confrontati con quattro Province sparse in Italia.


Non identifica i processi chiave per il perseguimento degli obiettivi strategici dell'Ente, non rileva i benefici diretti per il cittadino, né i risparmi di spesa o crescita di efficienza, ma si basa semplicemente su dati numerici.


E' assente la mappa dei processi organizzativi reali, la definizione delle metriche della prestazione di ogni singolo processo nonché la misura degli scostamenti tra obiettivi strategici e situazione attuale.


Non identifica soprattutto le mansioni né i profili professionali necessari per ogni fase dei processi produttivi.


Lo studio di riorganizzazione prevede perfino, come già sopra riportato, un'ipotesi di aziendalizzazione (privatizzazione di fatto) di parte del settore Viabilità. Ricordiamo come sul tema, la Presidente Gancia abbia sempre rassicurato la RSU e le Organizzazioni sindacali che le voci di privatizzazione erano del tutto infondate.


Il numero di 26 unità di personale in esubero nell'ente è di per sé assai contestabile. Come già riferito, molti servizi appaltati all’esterno, potrebbero essere svolti dal personale interno. Il dato inoltre, non risulta attendibile in quanto non considera i pensionamenti dei dipendenti intervenuti nel corso dell’anno che già di per sé annullano il presunto dato di esubero.


Spiace che l'ente, anziché programmare percorsi di crescita professionale per i dipendenti, preferisca ricorrere al probabile affidamento di una nuova dirigenza a favore di un tecnico esterno professionalmente preparato, (che si vocifera già in pensione) anziché bandire una procedura concorsuale.

Ciò blocca inesorabilmente la crescita e le possibile aspirazioni di oltre 150 funzionari attualmente in servizio presso l’ente che già vedono drasticamente ridurre i centri di responsabilità.


In conclusione, riteniamo che a seguito della suddetta proposta di riorganizzazione, non possa che inevitabilmente aumentare il livello di demotivazione dei dipendenti provinciali, già ora particolarmente negativo.


Pare di trovarci di fronte all’ennesimo tentativo di riorganizzazione che potrebbe sfociare nella disorganizzazione.


A Riguardo gli scriventi si rendono disponibili ad un confronto sul miglioramento della proposta di riorganizzazione, solamente a seguito di obiettivi ben definiti da parte dell’Ente.


Evidenziamo come la RSU sia giunta, dopo molti mesi di contrattazione a stipulare il Contratto Integrativo Aziendale riferito all’anno 2010. Ciò è avvenuto dopo l’approvazione dei dipendenti nel corso dell’assemblea del 25/11/2010 (contando però, una larga astensione dei partecipanti al voto).


La firma di tale contratto è quindi avvenuta (di fatto senza possibilità di contrattazione) grazie alla forte assunzione di responsabilità della RSU e della massima disponibilità dei dipendenti a fronte della situazione di crisi in atto.”


OO.SS. CGIL, CISL, RDB.

RSU Provincia di CuneO

MAPPA DEGLI "ESUBERI"

La tabella che segue, estrapolata dal citato studio di riorganizzazione presentato, individua con precisione il numero complessivo dei dipendenti in servizio (751) e gli "esuberi" rilevati dalla rilevazione dei carichi di lavoro (n. 26....ci sarebbe molto da dire a tal proposito), suddivisi tra gli attuali settori (alcuni sono aggregati).

Le 26 "eccedenze" di personale sarebbero così rilevate, e così già individuate non solo tra ii vari settori ma anche a livello di categoria d'appartenenza del personale in servizio:

- / dirigenti
- n. 3 unità di categoria D
- n. 9 unità di categoria C
- n. 14 unità di categoria B

Per leggere facilmente la tabella clicca due volte sull'immagine che segue:



Ecco come la pensiamo - risultati questionario people satistaction

Lasciando ogni commento ai singoli colleghi, ci limitiamo a pubblicare i risultati pubblicati in merito al grado di soddisfazione dei dipendenti rilevato con apposito questionario:

- Ieri come eravamo
- Oggi come siamo -parte 1
- Oggi come siamo - parte 2
- Oggi come siamo - parte 3
- Domani come saremo

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