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16 aprile 2009

Progressione orizzontale con....."condizione" !

A cura di Giordano Valter - Bessone Roberto - Scarzello Mariella - Barra Maurizio - Baffoni Elena - Cavallo Valter
Mercoledì scorso 8 aprile si è tenuta un'importante seduta di contrattazione iimperniata su due principali temi:
- la distribuzione delle risorse del fondo incentivante la produttività anno 2008
- i correlati riflessi sulla stesure del nuovo contratto integrativo aziendale 2009.

Tema dominante dell'incontro i ricorsi/contenziosi "pendenti" a vario titolo, ricorsi che in taluni casi presentano riflessi economico finanziari sulle risorse del fondo incentivante anni pregressi.
Si è comunque materializzata una sorpresa.

Riguarda innanzitutto il tema della progressione orizzontale estesa applicabile con il nuovo contratto integrativo a valere dal 2009.

L'Ente è sì propenso a concederla, seppur distribuita in 5 anni (a fronte di una proposta sindacale che la prevedeva attuata in anni 4), ma pone una precisa ed indispensabile condizione:

tutti e quanti i ricorsi attualmente "pendenti" ed irrisolti (n.3) che tra l'altro presentano riflessi economico-finanziari a valere sulle risorse del fondo incentivante la produttività anni pregressi, debbono trovare ora un'obbligatoria ed immediata condivisa soluzione tra le parti (all'interno delle OO.SS. ed in seguito con l'Ente).

Ne consegue che ogni ricorso presentato deve essere ritirato.

La soluzione dei ricorsi è quindi divenuta condizione basilare per ottenere la concessione della progressione orizzontale applicabile al nuovo contratto 2009.

Per il momento l'intesa ancora non è stata trovata.

Per giovedì 16 aprile ore 15 è prevista un'altra importante riunione di contrattazione.

Si troverà un'intesa?
La risposta in prossimi post

I ricorsi che abbiamo presentato

A cura di Valter Giordano e Roberto Bessone.

Premessa:
Non ci stancheremo mai di ribadire come, le linee programmatiche della nostra attività sindacale nell'Ente, siano state negli scorsi anni e ancora lo sono, ogni giorno imperniate e fondate sulla base di nozioni e considerazioni esclusivamente tecnico-giuridiche.
E' dal 2003 che teniamo "testa" alla delegazione di parte pubblica. Abbiamo contribuito sia ad incrementare le risorse del fondo incentivante la produttività. che, fino a quando è stato possibile, ad incrementare sensibilmente il numero delle verticalizzazioni ottenute.

Non siamo però disponibili a creare misteri di sorta.

Se un collega lamenta un diritto leso, indipendentemente dalla qualifica professionale posseduta e dalla retribuzione accessoria percepita, siamo comunque disponibili a spiegare pubblicamente le regole del gioco applicate dall'Ente ad ogni singolo istituto contrattuale.

Quando però siamo impossibilitati a fornire ai colleghi concrete risposte:

- perché le regole applicate dall'ente ci risultano sconosciute o, in alternativa,
- perché reputiamo che l'ente abbia commesso errori nell'applicazione delle regole contrattuali pattuite,

non esitiamo a presentare i ricorsi.

Pertanto i ricorsi che abbiamo sostenuto in questi ultimi mesi, (con esclusione di quello presentato dai nostri colleghi, ex dipendenti del Ministero del lavoro - vedi sul tema altri post già pubblicati), sono la concreta risposta alle rimostranze pervenute e spaziano a 360°, interessando i colleghi sia di cat. B che di cat. D.

Ecco in dettagli i ricorsi "pendenti".

1) ricorso del personale di cat. B svolgente mansioni superiori finalizzato all'accesso alla categoria superiore (non pregiudica la stesura del contratto aziendale 2009. La materia non é oggetto di contrattazioe).
Sul tema vi è già stato un primo incontro presso la Direzione Provinciale del Lavoro.

Evidenziamo come a riguardo lo svolgimento di mansioni superiori preveda l'erogazione, nel rispetto di specifiche disposizioni contrattuali, di un compenso che non può esser finanziato mediante prelievo di risorse del fondo incentivante la produttività. Il finanziamento avviene con risorse aggiuntive e proprie dell'ente.
Pertanto l'eventuale compenso erogato a titolo di mansioni superiori non va erroneamente confuso con l'applicazione dell'indennità di responsabile di procedimento (finanziata con risorse del fondo), riconosciuta dall'ente negli anni 2005,2006 e 2007 unicamente,ed in modo parziale, ad appartenenti alla cat. D.


2) ricorso che interessa il personale di cat. D escluso dal beneficio di compenso a titolo di responsabilità di procedimento anni 2005/2006 e 2007 (soluzione da trovare pena la mancata concessione della progressione orizzontale).

PREMESSA

Come noto la nostra posizione è sempre stata di totale apertura alla distribuzione di risorse a titolo di indennità di responsabilità di procedimento estesa a tutte le categorie.
Come già riferito, negli anni 2005,2006 e 2007 l'ente ha corrisposto a tale titolo, compensi annualmente variabili e/o parziali, prevedendone l'erogazione solamente a parte degli appartenenti alla cat. D (fonda le proprie ragioni su ragioni prettamente organizzative, considerata la simultanea presenza di dirigenti, titolari di P.O. e responsabili di servizi).
L'ente è perfino riuscito nella storica impresa di scontentare anche chi ne ha parzialmente beneficiato (si sono viste erogazioni per anni uno, per più anni e di importo variabile).
Ricordiamo inoltre come nell'ambito dell'istituto delle responsabilità, sia stata dall'Ente anche riconosciuta la titolarità di responsabilità di servizio.

Quali possibili correttivi per la contrattazione dell'anno 2008 ?
La contrattazione riferita all'anno 2008 è pero ancora totalmente aperta. A tal fine, considerato che dall'anno 2009 non dovrebbe più esserne prevista l'erogazione, (dipende dalla stesura del nuovo contratto e dalla concessione della progressione orizzontale estesa), reputiamo che agli errori commessi dall'Ente si possa ancora rimediare seppur relativamente all'esercizio finanziario 2008.
Una possibilità da valutare, un correttivo da apportare, potrebbe essere quello, per l'anno 2008, di "aggirare l'ostacolo" (rifiuto dell'Ente a riconoscere l'indennità di resp. procedimento a favore delle cat. B e C e di tutti gli appartenenti alla cat. D) erogando una quota di indennità, di responsabilità "sotto mentite spoglie", determinata, proporzionalmente alla cat. professionale posseduta da ogni singolo lavoratore, in aggiunta ad € 1.150 previsti pro capite per il raggiungimento obiettivi (pari ad € 1.150). Le somme corrisposte, potrebbero essere a titolo esplicativo, complessivamente pari, per la cat. D ad € 1.550, € 1.400 per la cat C. ed € 1.300 per la cat. B
.

LE VERE RAGIONI DEL CONTENZIOSO
PREMESSA:
Viste le regole (per noi ancora sconosciute) applicate dall'ente nell'individuazione dei beneficiari dell'indennità di procedimento e relative alla determinazione dell'importo erogato, le segreterie sindacali CGIL, CISL e UIL hanno reputato necessario inviare all'Ente esplicita richiesta volta ad estendere tale beneficio perlomeno a tutti quanti componenti della cat. D ( sulla falsariga di quanto già attuato ed applicato nel vicino comune di Cuneo ecc).

Ripetiamo come noi non siamo assolutamente in grado di spiegare le ragioni per le quali alcuni colleghi di cat. D siano stati del tutto esclusi dal compenso nè siamo in grado di spiegare le ragioni delle differenziazioni degli importi erogati.
Riteniamo che in assenza di regole chiare da applicare, oltre a coloro che già hanno legittimamente percepito il compenso, possano esistere, sempre nell'ambito dell'imposizione imposta dall'ente con scelta nell'ambito della cat. D, altri colleghi altrettanto meritevoli.

E' quindi naturale che in assenza di risposte e sopratutto di precise regole di individuazione dei beneficiari, chi nulla ha ricevuto (oltre 20 persone) protesti.

Compito nostro è fornire tutela ed assitenza a tutti quanti i lavoratori che, a ragione, lamentano diritti lesi specie in assenza di risposte e di regole applicabili.

Per tale ragione abbiamo reputato necessario intervenire presentanto uno specifico ricorso.

3) ricorso parziale a favore di titolari di P.O.

Qui siamo innanzi ad un'applicazione contrattuale dell'Ente che non trova alcun riscontro nel dettato del contratto nazionale, frutto non di un'intesa sottoscritta (se per caso esiste, fuori la documentazione!) bensì di una decisione unilateralmente presa dall'Ente.

Oggetto del contendere l'ammontare del compenso erogato dall'ente nel corso del 1° anno di titolarità di P.O..
La retribuzione di posizione organizzativa erogata è stata infatti differente nei vari periodi di applicazione dell'istituto, dal 2000 ad oggi.
Tutto ciò è stato inoltre unilateralmente deciso dall'Ente (fino al dicembre 2008 senza l'obbligatoria fase di concertazione dei pesi e dei valori da attribuire alle P.O., peraltro ancor oggi oggetto di contenzioso vedasi richiesta di ritiro delibera inoltrata dalla rsu di cui ad altro post).

Tralasciando gli aspetti tecnici correlati con le varie pesature attribuite alle P.O. , pare evidente come un gruppo di titolari di P.O., a differenza di altri, non abbia potuto percepire, nel corso della prima annualità in godimento, quanto correttamente stabilito dal contratto nazionale.

L'ente ha infatti introdotto per alcuni (c.a. 20, e solo per questi) il "rodaggio obbligatorio" (?) stabilendo, unilateralmente, il pagamento della 1° annualità limitata al valore minimo contrattualmente stabilito, anziché provvedere all'erogazione del corretto valore determinato dal valore attribuito alla P.O. pesata e valutata.

Ora, dal 2009, la situazione è stata corretta in sintonia con il dettato contrattuale nazionale. Viene corrisposto il compenso della P.O. pesata senza più "rodaggio" di sorta.

Nel "mezzo", dal 2003 al 2008 la disparità di trattamento è stata evidente tra i diversi colleghi.

Il ricorso presentato è pertanto volto a sanare la disparità di trattamento applicata dall'Ente.

E' stato quindi prioritariamente richiesto dalla segreteria cisl (pensiero peraltro sostenuto anche dalla segreteria UIL) l'inserimento della quota dovuta a valere sulle economie anni precedenti , atto necessariamente propedeutico per il prosieguo del contenzioso nelle opportune sedi.

A tal proposito segnaliamo come l'ente a fronte della richiesta presentata continui a tacere.

07 aprile 2009

Il ministro Brunetta .... presto in Provincia

18 aprile 2009.

Questa la data programmata per la visita del Ministro Brunetta in Provincia di Cuneo.

Potrebbe essere una buona occasione per esprimere il nostro pensiero, sulla demotivazione che sta serpeggiando, tenuto conto che, dati alla mano, la nostra è una provincia virtuosa in fatto di presenze sul lavoro, di produttività e di efficienza.

Potrebbe essere inoltre un'occasione per confrontarsi sull'attuale normativa in materia di malattia.


Seguiranno ulteriori comunicazioni sulla visita programmata.

Importante Sentenza

Un'importante sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro si esprime ora in merito alla:

MOBILITA’ NEL PUBBLICO IMPIEGO PRIVATIZZATO


Corte di Cassazione, Sez. Lavoro - sentenza 19 febbraio 2009 n. 4081


In sede di procedure volontarie di mobilità nel pubblico impiego privatizzato, in difetto di disposizioni speciali - di legge, di regolamento o di atti amministrativi -, che espressamente, e specificamente, definiscano un determinato trattamento retributivo come non riassorbibile o, comunque, ne prevedano la continuità indipendentemente dalle dinamiche retributive del nuovo comparto, si applica il principio generale della riassorbibilità degli assegni "ad personam" attribuiti, al fine di rispettare il divieto di "reformatio in peius" del trattamento economico acquisito, argomentando dall’art. 34 D.Lgs. n. 29 del 1993, come sostituito dall’art. 19 D.Lgs. n. 80 del 1998 (v. ora art. 31 D.Lgs. n. 165 del 2001), secondo le regole dettate dall'art. 2112 cod. civ., rese applicabili a fattispecie diversa dal trasferimento di azienda.



In vista della seduta di contrattazione

Mercoledì 8 aprile si terrà un importante seduta di contrattazione con la delegazione di parte pubblica. Segue, di fatto il precedente incontro di cui abbiamo riferito in un precedente post.

Due i temi prevalenti in discussione:

- il riparto risorse finanziarie relative alla costituzione fondo incentivante la produttività anno 2008

- il nuovo contratto integrativo (risposte alle nostre proposte formulate nel corso della precedente seduta di contrattazione - vedi per dettaglio, post che seguono)

Sarai puntualmente informato dell'evolversi dei lavori.

Ci vuole......un'impresa !

Ci vuole un'impresa .......per definire e sottoscrivere ora una nuova piattaforma contrattuale che possa prevedere una progressione orizzontale estesa, per di più in assenza di risorse finanziarie aggiuntive.

Alla luce della complessa situazione sindacale esistente, parrebbe quasi per assurdo di più facile soluzione il conflitto Israeliano-Palestinese che non il raggiungimento di un'intesa contrattuale in Provincia !

La “matassa contrattuale” è molto complessa.

Si tratta infatti di definire non solamente il nuovo contratto integrativo, ma di trovare anche un’intesa sulla distribuzione del salario accessorio anno 2008, propedeutica e vincolante al fine di poter procedere al pagamento della produttività, dei progetti obiettivo ecc..

Ricordiamo inoltre che sulla distribuzione del salario accessorio 2008, pende ll pseudo ricorso presentato da una trentina di colleghi ex dipendenti del Ministero del Lavoro avverso l’attuale sistema di ponderazione salariale introdotto dal vigente contratto integrativo aziendale.

Costruisci il contratto integrativo con noi !!!!!

Di fronte all’impasse del momento ed all’inerzia dell’Ente (si vuole forse rimandare la partita al dopo elezioni?) tocca comunque ad alcuni di noi sostenere l’onere di formulare e presentare una valida proposta contrattuale alternativa a quella a suo tempo formulata dall’Ente e di cui abbiamo riferito in un precedente post.

Formulare proposte contrattuali parziali e relative ad un singolo istituto contrattuale è alquanto facile. “Sparare” programmi irrealizzabili ancora più semplice (senza copertura di fondi e sopratutto in contrasto con il dettato contrattuale ad esempio 2 scatti in un'unica categoria).

Abbiamo quindi realizzato una nuova proposta contrattuale che tenta di rispondere ai canoni di completezza (disciplina a cascata tutti quanti gli istituti contrattuali) e di equità (per lo più e dove consentito) nel rispetto del dettato contrattuale nazionale

Per questo motivo, intendiamo ora liberamente dibattere online (posta anche tu!) della nuova proposta contrattuale che abbiamo redatto, e che ti presentiamo, fondata, in assenza di risorse aggiuntive del fondo incentivante, sul tentativo di garantire una progressione orizzontale estesa, associata ad altri interventi ed ovviamente su alcune riduzioni degli stanziamenti proposti dall'Ente (su tutti riduzione entità stanziamento progetti obiettivo).

Non abbiamo tralasciato due essenziali particolari:

-dobbiamo risolvere la correlata questione del pseudo ricorso dei dipendenti ex Ministero del Lavoro e quella dei dipendenti ex Anas
-non possiamo non rilevare che innanzi a noi siede un avversario agguerrito, l’Ente, con proposte e programmi che spesso risultano totalmente in antitesi con quelli espressi dalla RSU.

L’eventuale intesa finale non può pertanto che essere il frutto di una mediazione, di una torta farcita anche con ingredienti che potranno inevitabilmente essere in limitata parte, “indigesti”.

In appositi post che seguono puoi esaminare le proposte avanzate

Prinicipi cardini del contratto

Ecco le linee programmatiche alla base dello sviluppo del nuovo contratto, in sintesi:

PROGETTO DI INTEGRAZIONE SALARIALE:

Consiste nel fare un qualcosa in più rispetto all'ordinaria attività prestata. E' introdotto quale forma di integrazione salariale per colmare il gap salariale esistente tra varie tipologie di lavoratori presenti nell'Ente. Riservato a particolari tipologie di lavoratori (segue)


PROGRESSIONE ORIZZONTALE:
LIMITI:
ANon si può effettuare una selezione per un solo settore
BNon si può che effettuare una progressione che ogni 2 anni



Prevista una progressione orizzontale (autofinanziata) mediante:

Personale "provinciale classico": autofinanziamento mediante riduzione dello stanziamento di alcuni istituti contrattuali componenti il fondo incentivante la produttività (dati anni/es. finanziari precedenti)

Personale ex Anas ed ex Dipendente Ministero del Lavoro: finanziamento mediante riduzione della RIA e/o assegno fruito pari al valore dello scatto già ottenuto o dell'attuale


DECORRENZA PROGRESSIONE ORIZZONTALE:

4 PERIODI: 31/12/2008;1/7/2009;1/1/2010;1/1/2011


RETRIBUZIONE ACCESSORIA FONDAMENTI:


Il valore complessivo del salario accessorio percepito a titolo di raggiungimento obiettivi + progressione orizzontale + importo progetto ad integrazione salariale non deve esser inferiore a c.a. € 1.100 (segue descrizione progetti integrazione salariale - 3 tipologie


A) Per gli appartenenti alla categoria B è introtto un progetto di integrazione salariale di c.a. € 320


B) Per gli appartenenti alla categoria C è introtto un progetto di integrazione salariale di c.a. € 110


C) Per gli apicali economici B7,C5 e D6 è applicato un progetto di integrazione salariale o altra tipologia per un importo pari al valor medio della progressione orizzontale all'interno della propria categoria d'appartenenza


D) Nelle more dell'acquisizione della progressione orizzontale il lavoratore beneficia di un progetto di integrazione salariale pari al valore economico della potenziale progressione orizzontale ottenibile


E) I vincitori delle proceedure concorsuali relative alle progressioni verticali approvate con il piano occupazionale 2007 effettuaranno la progressione subordinatamente alla maturazione di anni 2 nella nuova categoria indipendentemente dalla data di nomina


RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI:

Erogazione di annuali € 500 pro capite senza distinzione di categorie d'appartenenza.


POSIZIONI ORGANIZZATIVE E IND. RESP. DI SERVIZIO


a) Affidamento Budget "dirigenziale" sulla base delle intervenute variazioni organizzative - pensionamenti dirigenti e successive modifiche (D.G.P. n. 605 del 22/11/06) e sulla base della percentuale di budget dirigenziale già fruito


b) Ripesatura P.O. gestionali esistenti. Eventuale conversione in P.O. di Alta Professionalità.



c) Introduzioni di nuove P.O.


d) Personale ex dipedente Regione Piemonte titolare di responsabilità di servizio: adeguamento del valore di indennità al compenso annuale stabilito in € 1.500


e) Eventuali risparmi derivanti dalla mancata sostituzione di tutte e 2 le dirigenze attualmente vacanti: destinate prioritariamente all'stituzione servizi e di P.O..


g)Le indennità di responsabilità sono preciste unicamente per i titolari di respnsavilità di servizio (€ 1.500 annuali)


h) Le attuali P.O. (per lo più in scadenza annuale tra giugno e settembre 2008) e quelle la cui titolarità sarà affidata nell'immediato futuro avranno una validità temporale biennale estesa al 30/06/2011


PREVISIONE ULTERIORI COMPENSI AD INTEGRAZIONE FONDO INCENTIVANTE 2009


Da C.C.N.L. stimati € 70.000 con tra le possibili destinazioni l'incremento stanziamento progetti obiettivo ed ind. Reperibilità


Pregresso compreso es. finanziario 2008:


€ quota ricompresa tra € 500 e 650 una tantum pro capite (incluso personale ex Ministero del Lavoro). Validità estesa al 31/12/2008.


Sanatoria ricorsi: quota una tantum a favore del personale di cat. D che non ha fruito di indennità di responsabilità ed erogazione compenso integrativo 1° anno valore P.O..

calcoli valore progressione orizzonale

Ecco i valori di massima comprensivi del costo sostenuto per la tredicesima mensilità.



valore annuale 13° mensilità valore totale costo per l'ente
b1-b2 17 286,90 23,91 310,81 5.283,74
b2-b3 55 662,31 55,19 717,50 39.462,64
b3-b4 17 266,69 22,22 288,91 4.911,54
b4-b5 149 312,18 26,02 338,20 50.391,06





-
b5-b6 40 334,79 27,90 362,69 14.507,57
b6-b7 17 638,82 53,24 692,06 11.764,94






295










c1-c2 33 463,71 38,64 502,35 16.577,63
c2-c3 94 549,96 45,83 595,79 56.004,26
c3-c4 29 647,49 53,96 701,45 20.341,98
c4-c5 31 771,61 64,30 835,91 25.913,24






187










d1-d2 14 1.037,18 86,43 1.123,61 15.730,56
d2-d3 78 2.056,25 171,35 2.227,60 173.753,13
d3-d4 18 1.039,62 86,64 1.126,26 20.272,59
d4-d5 44 1.133,10 94,43 1.227,53 54.011,10
d5-d6 21 1.745,46 145,46 1.890,92 39.709,22






175















548.635,18


A DEDURRE:




quota annuale media liberata da Pensionamenti

- 23.635,18


quota riduzione P.T. ipotesi

- 35.000,00


quota recuperata da progr. Verticali

- 8.000,00


quota autofinanziata ex Ministero Lavoro

- 32.000,00








FABBISOGNO

450.000,00








IPOTESI QUADRIEN - Q. ANNUALE

112.500,00












Progetto di ponderazione salariale apicali orizzontali

sospesi
valor medio


b7 24 420,46

10.091,12
c5 42 658,88

27.672,76
d6 36 1.519,18

54.690,56







759


92.454,44

Salvaguardia finanziaria ! clausola indispensabile

Premessa:

in merito alla concessione di una progressione orizzontale, l'indirizzo prevalente è quello di concedere, annualmente, una progressione orizzontale riservata ad un numero limitato di dipendenti.

Non si può quindi procedere a selezioni riservate ad un'unica categoria di lavoratori (es. solamente la cat. B o C).

E’ inoltre richiesta la permanenza di anni 2 nella posizione economica precedente per poter ambire ad ottenere una progressione.

Innanzi al diniego dell'Ente correlato alla concessione di una progressione orizzontale in un arco di tempo breve, abbiamo dovuto formulare una proposta di progressione orizzontale estesa, che abbraccia un lasso temporale di 4 anni (dal 2008 al 2011).

Un compenso che essendo completamente autofinanziato prevede altresì:

-La progressione, di concerto con gli indirizzi dell'Ente, di una progressione orizzontale che ricomprende anche gli attuali colleghi provenienti dai ruoli ex Anas ed ex Dipendenti del Ministero del lavoro, subordinata ad autofinanziamento mediante riduzione compenso percepito a titolo di ex RIA (od assegno equivalente). Contestualmente è prevista l'erogazione del compenso annuale legato al raggiungimento obiettivi pari ad € 500 (come per tutti i lavoratori).

-l’introduzione del progetto di integrazione salariale per la cat. B (c.a. € 320) e la cat. C (c.a. € 110) riservato a chi non fruisce di RIA o di assegni non riassorbibili.

-l’introduzione per le posizioni economiche apicali (b7, c5 e D6) di un’integrazione salariale pari allo scatto medio percepito all’interno della categoria di riferimento.

ESISTE PERO’ UN PRINCIPIO DI SALVAGUARDI FONDAMENTALE:

il totale del salario accessorio percepito da ogni lavoratore con il nuovo contratto integrativo in discussione, calcolato quale somma:

-del nuovo compenso progressione orizzontale percepito dal singolo lavoratore,

-del compenso legato al raggiungimento obiettivi (ridotto nella previsione a c.a. € 500 pro capite)

-del compenso progetto ad integrazione salariale

dovrà esser per lo più pari a quanto percepito dal singolo lavoratore negli scorsi anni a solo titolo di raggiungimento obiettivi (c.a. € 1.100).

Proposta contrattuale che oltre ad introdurre il nuovo concetto di salario accessorio di integrazione salariale, è volta a definire i ruoli svolti anche mediante affidamento di budget in capo ai dirigenti (sulla base della riorganizzazione dirigenziale attuata dall’Ente –istituti delle P.O e delle indennità).