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17 febbraio 2014

Ex dipendenti Regionali in ..........servizio in Provincia

A cura di Claudio Bongiovanni, valter Giordano, Franco Ferraro, Maurizio Barra e Mauro Giordana.

Agricoltura, turismo, formazione professionale, risorse idriche. 

Rappresentano alcuni settori che registrano la presenza di  ex dipendenti della Regione Piemonte che a seguito del trasferimento delle funzioni dalla Regione al nostro Ente, sono di fatto “transitati” nei ruoli della nostra Amministrazione. 

Nel tempo si è così registrata “l’annessione” di n. 51 colleghi presso il Settore Agricoltura, 3 presso il turismo, 5 presso la formazione professionale, alcune unità presso il settore risorse idriche. Alcuni di essi, non sono più in servizio bensì in “pensione”. In questa delicata fase, dove è in gioco il futuro delle Province e quello dei dipendenti provinciali, pare estremamente logico che molti di costoro “tifino” per il ritorno “alla casa madre”, ovvero presso la Regione Piemonte. Occorre essere obiettivi. Come dar loro torto?

Rimandato il "Trasloco" del settore Agricoltura

A cura di Claudio Bongiovanni, valter Giordano, Franco Ferraro, Maurizio Barra e Mauro Giordana.

Come è stato ampiamente reso noto, il tema delle funzioni trasferite dalla Regione Piemonte alle Province Piemontesi è stato al centro del dibatto di due specifici incontri sindacali tenutesi tra la CGIL, la CISL la UIL e la Regione Piemonte a giugno e luglio 2013 (con nostra partecipazione,vedi precedente post pubblicato) dove era peraltro già emersa la precisa volontà della Regione Piemonte di reinternalizzare la funzione Agricoltura con il conseguente trasferimento nei ruoli regionali del personale provinciale addetto.
 
Sull'intera questione, nei mesi successivi, era, per i più,  calato il "silenzio". Sotto “traccia”, in realtà, la Regione già studiava le possibili modalità del......"trasloco".
 
Per questa ragione, la segreteria CGIL FP richiedeva all'Ente (mese di settembre 2013) di assicurare trasparenza nelle procedure di mobilità interna, di rendere pubbliche le posizioni di lavoro che la Provincia intendeva "ricoprire"  specie nell'ambito del Settore Agricoltura.
Nessun sindacalista, nessuna segreteria sindacale locale interveniva sull'argomento.Silenzio totale.
Successivamente alla citata richiesta inoltrata dalla CGIL, il settore Agricoltura acquisiva due nuove unità di personale amministrativo di categoria D1 (la prima ad ottobre 2013 la seconda a gennaio 2014), nessuna di carattere tecnico (agronomi etc.).
 
Ma torniamo ai giorni nostri. Una ventina di giorni fa (a seguito assemblea del 8/1/2014 delle RSU CGIL CISL UIL delle Province Piemontesi), veniva infine reso noto che si sarebbe aperto un tavolo sindacale tra la CGIl, la CISL UIL e la Regione Piemonte, per dibattere nello specifico delle funzioni trasferite alle Province e delle sorti del relativo personale addetto. Ad oggi, nessuna riunione sindacale si è, sul tema, ancora tenuta.
 
Noi, a differenza di altri sindacalisti, non temiamo il detto latino "Verba volant, scripta manent", che tradotto significa le parole volano gli scritti rimangono e pertanto regolarmente pubblichiamo degli aggiornamenti.
Che il trasferimento del settore Agricoltura fosse “programmato” era ampiamente risaputo. Le prove di tutto ciò?
Un emendamento al bilancio di previsione 2014 della Regione Piemonte, discusso e respinto in Commissione il 31 gennaio 2014, riguardava per l’appunto la proposta di reinternalizzazione il Settore Agricoltura delle Province Piemontesi.
 
Le prove di ciò?
Vuoi sapere “cosa si è detto” delle altre funzioni trasferite dalla Regione?
Collegati al sito del Consiglio Regionale del Piemonte: http://www.cr.piemonte.it/seduteconsiglio/appl/search/index.php 
 
CLICCA SU VIDEO SEDUTE/INTERVENTI (scritta in rosso centrale sotto la dicitura i lavori del Consiglio)
a) individua la seduta n. 405 del 31 gennaio 2014 ore 10
b) nella colonna centrale di riferimento alla predetta seduta clicca guarda
c) posizionati con la barra del tempo ad 1 ora e 46 minuti.
d) buona breve visione
 
Che succederà ora con le imminenti elezioni in Regione?
Vi terremo....informati.

Mobilità interna, nella vicina Provincia di Torino pubblicato bando da ....60 posti

 
A cura di Claudio Bongiovanni, valter Giordano, Franco Ferraro, Maurizio Barra e Mauro Giordana
 
E' notizia di questi giorni. Ci fa ......riflettere anche sul tema del coinvolgimento della forza sindacale.
 
La vicina Provincia di Torino ha infatti pubblicato un bando di mobilità interna al fine di reperire ben 60 unità di personale dipendente da  destinare presso  i Centri per l'Impiego (settore Lavoro - funzione trasferita).
 
I predetti Centri per l’Impiego stanno infatti per esere coinvolti nella c.d. Youth Guarantee, una misura nazionale, finanziata con svariate centinaia di migliaia di euro del Fondo Sociale Europeo, rivolta a tutti i giovani under 25 o under 30, inoccupati o in cerca di nuova occupazione, misura che richiede nuove risorse umane da impiegare.
Il bando recita che il personale prescelto godrà di un breve periodo formativo/informativo sulle tematiche del lavoro, da svolgersi in una struttura adeguata e di un periodo di affiancamento utile a fornire i primi elementi necessari alle attività da svolgersi.

Dal punto di vista sindacale.....
- Il  trasferimento  avrà   luogo secondo la procedura indicata nel verbale di concertazione sui criteri generali per la mobilità interna volontaria nella Provincia di Torino.
 
- inoltre ....ai sensi dell’art. 3, comma 4, del Regolamento per la mobilità interna e dell’art. 21, comma 4 della L. 42/2009- si potrà prescindere dall’esito negativo dei pareri del dirigente di servizio e del direttore d’area responsabili delle strutture cui il personale istante è assegnato nel caso in cui il trasferimento sia ritenuto necessario per l’attuazione del programma.

DDL del Rio in discussione al Senato: il coordinamento RSU CGIL delle Province Italiane richiede audizione

A cura di Claudio Bongiovanni, valter Giordano, Franco Ferraro, Maurizio Barra e Mauro Giordana
 
  Da tempo abbiamo reso nota la nostra partecipazione al coordinamento nazionale delle RSU CGIL delle Province Italiane. Della questione della presentazione degli emendamenti dal DDL del RIO già abbiamo ampiamento relazionato.
In questi giorni si è aggiunta una nuova inziativa del nostro coordinamento.
Clicca su "Scopri quale".
 

06 febbraio 2014

Trasferimenti di risorse Regionali

A cura di Claudio Bongiovanni, Valter Giordano, Maurizio Barra, Franco Ferraro e Mauro Giordana
Come è noto, CGIL CISL e UIL hanno recentemente richiesto la convocazione di un tavolo regionale sindacale deputato a dibattere delle sorti del personale dipendente provinciale impiegato a supporto delle attività/funzioni di area vasta trasferite alle Province dalla Regione Piemonte.
Come annunciato con precedente post, in preparazione proprio della predetta riunione abbiamo assunto anche l’impegno di analizzare l’andamento temporale dei trasferimenti Regionali effettuati a favore del nostro Ente e di tutte le Province Piemontesi, con studio-files che ti alleghiamo alla presente e-mail.
Preliminarmente occorre segnalare come il quadro nazionale annovera Regioni con ben differenti situazioni finanziarie (per alcune sono note le problematiche esistenti).
Ne consegue che, in alcune situazioni, disponibilità limitate di risorse finanziarie potrebbero concorrere a condizionare il numero complessivo di risorse umane “provinciali” (impiegate attualmente a diretto supporto di funzioni trasferite) assumibili dalle varie Regioni.
Nel nostro caso, pare evidente come qualsiasi ragionamento da parte della Regione Piemonte volto a determinare il numero complessivo di “unità di personale provinciale” che potrebbe transitare nei propri ruoli sarà inevitabilmente influenzato anche da tre principali fattori concernenti rispettivamente:
- il “peso politico dell’attività/funzione” (es. ammontare di risorse gestite e relativa tipologia di beneficiari)
- l’ammontare del trasferimento annuale determinato dalla Regione Piemonte a favore della Provincia di Cuneo per l’esercizio delle funzioni trasferite
(stimabile, al momento, per il 2014, in c.a. € 1.500.000)


- dal numero di risorse umane che il predetto trasferimento regionale annuale finanzia (entità trasferimento/costo medio di unità di personale quantificabile in c.a. € 40.000).




Puoi farti un’idea della situazione cliccando

sui documenti allegati alla presente e-mail:
- pagina 1, andamento dei trasferimenti alle singole Province periodo dal 2011 al 2014 (dato previsionale)
- pagina 2  situazione relativa all’esercizio finanziario 2013, comprensiva dell’individuazione, per ogni Provincia Piemontese, del riparto del “fondo unico Regionale” correlato con l’esercizio delle predette funzioni trasferite.
- pagina 3 e 4 situazione esemplificativa dei trasferimenti correlati alla funzione trasferita agricoltura (scelta in quanto l’unica tra tutte le funzioni delegate che individua un preciso trasferimento di risorse finanziarie legate al pagamento delle retribuzioni del personale addetto). Per obiettività, occorre altresì evidenziare come il predetto versamento operato dalla Regione ha nel corso degli anni concorso a finanziare non solamente le retribuzioni delle 51 unità originariamente trasferite in Provincia, ma ha incluso, al suo interno, anche il pagamento di alcune “monetizzabili”, con evidenti benefici per le finanze dell’Ente.
La situazione è però drasticamente mutata nel corso dell’ultimo triennio, con un pagamento regionale che nel 2013 ha “coperto” c.a. n. 19 unità di personale impiegato. 
- pag. 5 e 6 entità dei trasferimenti relativi all’annualità 2010 suddivisi anche per materia
Ti illustra al capitolo 149827 il previsto stanziamento Regionale per il 2014 (include quello delle Province e dei Comuni).
Completeranno l’analisi, e saranno oggetto di prossima pubblicazione mediante apposito post, alcuni indispensabili correlati documenti riferiti:
- alla vigente Dotazione organica Regione Piemonte
- all’estratto della relazione dei revisori dei conti della Regione al bilancio 2014 riferita alle spese del personale dipendente programmate

Un cordiale saluto
Caludio Bongiovanni, Valter Giordano, Maurizio Barra, Franco Ferraro e Mauro Giordana

02 febbraio 2014

Proposte Emendamenti dei Senatori Piemontesi al DDL del Rio

A cura di
Claudio Bongiovanni, Valter Giordano, Franco Ferraro, Maurizio Barra, Mauro Giordana

Gentile collega,
come ben saprai, da tempo stiamo attentamente seguendo l‘evolversi della riforma delle Province in atto. 
Per farlo, potevamo scegliere tra due differenti percorsi.
Il primo ci avrebbe condotti a ad assistere in maniera compassata e “passiva” agli eventi. Avremo così potuto ripetere a chi sul tema ci poneva domande e quesiti, che, semplicemente non c’erano sostanziali novità e certezze, e che conseguentemente non vi era necessità di fare assemblee di sorta (mentre, presso le altre Province, fioccavano le iniziative e gli incontri).
Noi, però, abbiamo scelto una via differente, optando per un atteggiamento “attivo”,  mirato a mettere “in campo” un’azione sindacale finalizzata comunque  ad esercitare il ruolo che ci compete per tentare, in qualche modo di far sentire la nostra voce, pur consci che sarebbe stato difficile incidere sull’intera vicenda.
Con il prezioso aiuto di alcuni sparuti colleghi RSU si è dapprima tentato di far nascere il coordinamento delle RSU Piemontesi ottenendo, purtroppo, poche adesioni. Si è poi guardato a Firenze. Abbiamo così proposto, con successo, di aderire al coordinamento Nazionale delle RSU delle Province d’Italia.
Una riuscitissima manifestazione “sotto” le finestre della Prefettura ci ha anche permesso di capire che nell’affrontare il percorso non eravamo soli. Con l’adesione al coordinamento nazionale delle RSU CGIL delle Province Italiane abbiamo infine allargato gli orizzonti ben oltre i confini regionali, dibattendo e condividendo varie problematiche con altri componenti RSU (su tutti la componente RSU CGIL della Provincia di Torino), redigendo infine, anche proposte di modifica al DDL del RIO che, ai più, parevano una perdita di tempo, una scommessa a perdere.
Dall’assemblea delle RSU CGIL CISL e UIL delle Province Piemontesi tenutasi lo scorso otto gennaio 2014 in Torino (di cui abbiamo inviato tramite e-mail apposito resoconto) è poi nata una proposta finale congiunta (che abbiamo pubblicato sul blog), trasmessa a vari Senatori, contente auspicate modifiche da apportare al DDL del RIO approvato dalla Camera. Altre RSU delle Province Italiane hanno accolto la suddetta proposta inoltrandola ad altri Senatori di riferimento del proprio territorio.
Alcuni giorni or sono, i Senatori piemontesi del Partito Democratico,  a cui va indirizzato il nostro sincero ringraziamento, ci hanno comunicato di aver presentato al Senato una serie di emendamenti (vedi file allegato alla presente e-mail)  accogliendo le sollecitazioni e i temi di merito emersi proprio dalla citata Assemblea delle RSU CGIL CISL e UIL delle Province Piemontesi cui abbiamo partecipato in data 8 gennaio (vedasi nostri specifici interventi).
La scorsa settimana, come avevamo anticipato, ci siamo altresì fatti carico di redigere uno studio relativo ai flussi dei trasferimenti finanziari storici operati dalla Regione Piemonte a favore di tutte quante le Province Piemontesi, documento che, unitamente al censimento sia delle funzioni/attività trasferite che del numero di colleghi ad esse dedito, sarà fondamentale per definire anche nel nostro Ente una strategia partecipata (con coinvolgimento di tutti i colleghi) propedeutica all’apertura del tavolo sindacale di confronto con la Regione Piemonte.
La tua collaborazione è come sempre indispensabile se realmente vogliano in qualche modo tentare di far sentire la nostra voce!  Proviamoci !
Un cordiale saluto da:
Claudio Bongiovanni, Valter Giordano, Franco Ferraro, Maurizio Barra, Mauro Giordana