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29 giugno 2008

Chiudiamo con le polemiche

In risposta ai due colleghi RSU componenti UIL a cui non neghiamo lo spazio per esprimere il proprio pensiero, anche se più volte, hanno criticato proprio il BLOG, dico basta con questa sterile polemica che si protrae oltre il lecito.


Ricordo ancora che il BLOG è nato per dare a tutti la massima trasparenza, visto che non esistevano altre possibilità. Affinchè ciò sia possibile invito anche la UIL a comportarsi nello stesso modo rendendo pubbliche le proprie sedute, proprio come le altre sigle sindacali fanno da tempo.



Comunque chiudiamo qui e pensiamo a problemi e a grattacapi più seri visto cosa ci aspetta in futuro.

21 giugno 2008

Nuova lettera dei due componenti UIL

Sono apparse sul BLOG opinioni con riferimenti zoologico che richiedono una risposta.

Nella lunga e pittoresca serie di affermazioni di opinionisti si riscontrano comunque almeno due cose degne di nota. La prima è che, ricorrendo all’attacco individuale (come da loro inveterata abitudine) hanno dimostrato di non avere più argomenti seri a sostegno delle loro idee e la seconda è quella che si è scoperta, all’interno dell’Area Servizi alla Persona, l’esistenza di almeno una PO al di sopra di ogni sospetto sull’essere stata creata e mantenuta in vita “ad personam”.

1 -“INGORDI” !

Il Ministero, in forza del D.P.C.M. 14/12/2000 passa alla Provincia, per l’erogazione delle retribuzioni ai suoi ex dipendenti per la parte fissa del salario più 3 miliardi di vecchie Lire e per la parte accessoria più di 150 milioni delle vecchie Lire. Dunque saremmo ingordi perché chiediamo che almeno una parte di quei soldi venga spesa per i suoi destinatari?

Ingordi perché cerchiamo di fare capire che il personale ex ministero lavoro, in forza dei predetti trasferimenti finanziari, è a costo zero per tutto il rimanente personale e tutto il resto sono balle?

Prendiamo atto del fatto che, secondo gli apologeti del nulla, solo in due non siamo stati accettati “sindacalmente parlando”.
Peccato però che qualcuno ci abbia votati e che solo qualche rappresentante sindacale faccia fatica a digerirci, avendo noi smentito una sua certa profezia di nostre immediate dimissioni per lasciare spazio ad altri!

La nostra sarà pure “faccia di tolla”, e ben venga così, se è diversa da quella di coloro che hanno scritto. Però, se “ di tolla” è la nostra, di quale nobile materiale è quella di chi, a fronte di chiare proposte transattive formulate dalla Amministrazione e di una evidente convenienza per tutti i dipendenti (tutti, non solo quelli della “ riserva indiana”) si rifiuta perfino di prendere anche solo in esame l’idea?

Per il motivo chiaramente indicato all’inizio nessun “provinciale” doc ha mai contribuito con nulla a finanziare la progressione orizzontale della “riserva indiana”, nè con rinunce né con altro.

Pensate la nostra dabbenaggine: noi non ci eravamo accorti che qualcuno aveva rinunciato ad € 800, noi avevamo solamente visto che ne avevano presi 1.150! Che sia dovuta al fatto che, diversamente da altri, riusciamo ancora a distinguere la luna dal dito che la indica?

2 Vita da “struzzi”! … ma, noi non siamo POLLI!

E meno male, almeno l’aviaria l’abbiamo sfangata!

Dov’erano gli attuali sindacalisti UIL? Risposta semplicissima. Uno (E.V., per la precisione) era iscritto CISL, organizzazione alla quale disdettò l’adesione! Né fu il solo, se vero è che perfino un componente RSU CISL dell’epoca se ne andò, e non con il sorriso sulle labbra. L’altro, come tutti i colleghi, compreso EV, era troppo impegnato a gestire la continuità del servizio nella fase di passaggio delle competenze dal Ministero alla Provincia, ricca di entusiasmo ma totalmente sprovvista di esperienza in materia.

Grazie comunque per avere riconosciuto, in materia di un conferimento dell’incarico di alta specializzazione, che anche nel settore lavoro (ma non era la “riserva indiana”?) esistevano validi funzionari, validi per svolgere attività di alta specializzazione ma non altrettanto validi per ricoprire PO nello specifico Settore! Alla faccia della coerenza!

Dove però la mancanza di informazione sui fatti è totale ed assoluta è sul bando per 1 solo posto di responsabile centro per l’impiego. Gli appartenenti alla categoria D ex ministeriali (miracolo, a questo punto perfino discriminati all’interno della loro stessa “riserva Indiana”!) furono tutti quanti dimenticati per il semplice motivo che già erano responsabili di altri centri per l’impiego o di altri incarichi.

Quel concorso non aveva già la fotografia del vincitore (in realtà vincitrice), ma era aperto a tutti quelli che in passato avevano ricoperto funzioni in materia, ovvero sia tutti coloro che in passato avevano retto presso il MLPS le ex SCICA, soppresse con il passaggio delle competenza alla Provincia. Riguardava pertanto gli ex responsabili delle SCICA di Borgo S. Dalmazzo, Bra, Ceva, Dronero, e Savigliano, nonché tutti coloro che avessero svolto analoghe mansioni nei preesistenti uffici di collocamento. Non è certo colpa del vincitore, della Amministrazione o delle due attuali “facce di tolla” se si presentarono in pochini al bando!

Come si può sollevare il problema poi della trasparenza di un determinato procedimento quando non ci si sforza neppure di acquisire un minimo di documentazione in materia?

3 P.O “Riserva Indiana “centri per l’impiego”

Qui, data l’acrimonia con cui la polemica viene condotta e l’ostinazione nel voler impallinare i titolari di PO del settore lavoro, e non solo, pare in realtà essere più in una riserva di caccia che una “riserva indiana”.

Premesso che la costruzione dei servizi sul territorio è di competenza esclusiva della Amministrazione, neppure gli argomenti più semplici espressi dai sottoscritti in precedenza, forse perché non supportati dall’ausilio disegni illustrativi, risultano essere stati completamente compresi.

Quando si parla di dislocazione sul territorio si parla di 4 centri che hanno competenza sull’area di 250 comuni, con quindi 62,5 comuni per CPI di media, contro i 24,2 comuni di media in capo ai 13 CPI di Torino (i cui responsabili, sia detto per inciso, hanno PO ben più “pesanti”). Il responsabile del CPI di Cuneo, a solo titolo esplicativo, coordina l’attività di una quarantina di persona che, a vari titoli e competenze, operano all’interno del CPI stesso.

Non si riesce poi a comprendere il nesso logico fra le 4 PO esistenti presso il settore lavoro e la assenza di PO della formazione. Forse che le une hanno escluso le altre? O forse non è che l’articolazione della struttura della formazione sul territorio è diversa da quella del lavoro?

Del tutto incomprensibile è poi la polemica sui “semplici sportellisti”. Chi si è mai sognato di dire quelle sciocchezze che ora ci vengono messe in bocca?
Siamo a livello di “prova palloncino”!

All’interno della “riserva indiana” esistono da anni sportelli, definiti “antenne sul territorio”, e sono gli uffici non sedi di CPI e nessuno degli addetti si è mai sentito minimamente discriminato per il fatto di lavorarvi (forse solo per il fatto che già sono costretti a vivere in una “riserva”)!

Quale PO è stata eliminata? Ne risulterebbe solo una coperta da altra PO, per la precisazione il Responsabile del CPI di Saluzzo è ora Responsabile provvisoriamente anche di Fossano.

Cosa sta poi a significare l’inciso relativo alla PO di Staff, dove è il dirigente Avvocato? Forse si ignora che non tutti i laureati in giurisprudenza sono avvocati, ma solamente quelli (e la PO è fra loro) che hanno superato l’esame di abilitazione per l’esercizio della professione.

4 mansioni superiori e P.O. centri per l’impiego

Spiacenti, ma qui bisogna veramente indire un concorso a premi per trovare qualcuno in grado di decriptare un evidente messaggio subliminale non alla portata di chi, come noi riservisti indiani, è abituato a comunicare con segnali di fumo! Tutti siamo d’accordo sulla necessità di fare quanto possibile per il riconoscimento delle mansioni effettivamente svolte. E’ anni che i responsabili dei CPI lottano per vederle riconosciute, ad esempio, ai responsabili degli “sportelli”.

Ma dove si evidenzia una incompleta o frettolosa documentazione, è nel riferimento ad una PO di coordinamento dei Centri per l’Impiego. La cosa sarebbe veramente demenziale se fosse così, ma non lo è.

Probabilmente si è abituati a procedere per schemi mentali brevi e semplici del tipo: la pecora è un animale, la pecora è bianca, tutti gli animali bianchi sono pecore!

La PO, per quanto è dato di sapere, è relativa al “Coordinamento Servizi per l’Impiego” che, per la ragione della pecora di cui sopra, NON SONO i Centri per l’Impiego, ma bensì tutti quei soggetti che, in virtù delle riforme apportate dalla cosiddetta “riforma Biagi” (mai sentita nominare vero?) sono legittimati ad operare sul mercato del lavoro anche in concorrenza dei CPI. (quali ad es. agenzie private per il lavoro, agenzie formative ed istituti scolastici, privato sociale, enti bilaterali, iniziative di outplacement poste in essere dalle varie organizzazioni sindacali ed imprenditoriali, ecc).

Ma in realtà la verità non interessa per nulla, l’importante è fomentare divisioni fra i lavoratori per mantenere il loro potere.
Ma i lavoratori, quelli davvero, non sono polli e la risibile partecipazione alla assemblea indetta da alcuni, ancorché gabellata per unitaria, ne è la più evidente dimostrazione.

Cordialità e, verrebbe da aggiungere, augh uomo bianco!

Simonetta Di Vito
Eugenio Vinay

seduta del 19 giugno

Nel pomeriggio del 19 giugno si è svolto un nuovo incontro tra la rsu e la delegazione di parte publica, avente come ordine del giorno il compenso incentivante la produttività.

Ci eravamo lasciati con la seduta del 13 giugno, (vedi post precedente), durante la quale la delegazione di parte pubblica aveva invitato la Uil a prendere consapevolezza della situazione di privilegio goduta dai dipendenti "ex ministeriali" dei centri per l'impiego, e a fare pertanto un passo indietro.


Di fatto alla riunione del 19, la Uil ha proposto come unica ed inderogabile soluzione quella di ottenere per gli "ex ministeriali" il pagamento dei 1150 Euro , decurtati del valore di uno dei due scatti orizzontali concessi loro (praticamente riconoscendo che molte perplessità sussistono circa l'attribuzione di tale scatto).


La RSU, invece, ritenendo valido e equo il contratto decentrato in vigore, anche in virtù del mandato ricevuto in assemblea dai dipendenti, non ha accettato tale proposta, invitando la Uil a proseguire il ricorso nelle aule giudiziarie.



Facciamo presente che ci sono ancora degli avanzi del fondo pari a circa 100.00 Euro, e che l'intera RSU si era pronunciata per una ripartizione tra tutti i dipendenti, inclusi gli ex ministeriali(escluse le P.O.). Ebbene questa a nostro avviso rimane l'unica soluzione adottabile per chiudere definitivamente la controversia e iniziare le trattative per un nuovo contratto decentrato, comunque basato sul pricipio della ponderazione salariale(come da tutti sostenuto).



Concludiamo comunicando a tutti che per il momento l'ente provvederà, nel MESE DI LUGLIO,al pagamento di un ACCONTO PARI A 900 Euro anzichè i 1150 Euro, sulla base degli stessi criteri degli anni precedenti.



Ribadiamo ancora una volta che, mentre la UIL ha sempre sostenuto che con il ricorso nessuno sarebbe stato penalizzato, e che comunque tutti avrebbero percepito i 1150 Euro di produttività, di fatto, per il momento, sarà erogato a luglio solamente l'acconto di 900 Euro.

19 giugno 2008

Seduta di contrattazione del 13 giugno.

Seduta di contrattazione del 13 giugno

Venerdì 13 giugno si è tenuto un incontro di contrattazione, come già preannunciato, alla presenza del Presidente.
Da tempo assistevamo ad un certo "Feeling" tra l'Ente ed una sola componente sindacale: la Uil.
A conferma di ciò, erano le ricorrenti comunanze di vedute e opinioni tra le due parti nelle sedute di contrattazione, ben differenti dalle posizione di Cisl, Cgil e Rdb.

"Il vento" e la situazione, complice la nostra recente lettera, è però, finalmente mutata.
La Uil era giunta alla seduta di contrattazione convinta (bontà sua) di poter raccogliere i frutti del ricorso proposto, anche a seguito del parere dell'Aran (ma, del parere Aran ne considerava logicamente....una sola ....parte).

E invece.................................Invece la delegazione di parte pubblica ha pubblicamente sostenuto quello che da tempo noi diciamo, ovvero che "gli ex ministeriali", dal passaggio in Provincia hanno tratto benefici, tant'è che a detta della delegazione di parte pubblica, sono stati tutt'altro che penalizzati, beneficiando di percorsi e risorse al pari se non maggiori degli altri dipendenti provinciali.
Successivamente, la delegazione pubblica, ha invitato le parti sindacali a spiegarne le evidenti ragioni ai diretti interessati (incluso il percorso della prima progressione orizzontale ottenuta), ed ha invitato la Uil a prendere consapevolezza di tutto ciò, e a fare un bel passo indietro rispetto alle originarie pretese avanzate.

Purtroppo, la Uil, non è parsa di quest'idea, ed ha continuato a sostenere la sua curiosa tesi, per di più incurante del fatto che solamente gli Ex ANAS fruirebbero pienamente del ricorso presentato (l'Ente parrebbe infatti intenzionato a pagar loro ben 3 annualità di incentivazione per un totale di € 3.450.....) Chi della UIL avrà ora il compito di comunicare ciò agli agenti stradali specie dopo anni e anni di "pene inflitte" agli ex anas?
E' quindi proseguito l'appello dei componenti rsu affinchè la Uil prosegua una volta per tute le proprie rivendicazioni nelle aule giudiziarie, senza comunque........scordare, di portare tutta quanta la documentazione in possesso in direttamente in Tribunale (inclusa la recente lettera RSU di questi giorni).

La delegazione di parte pubblica ha inoltre chiesto a tutti i presenti se concordano con il sistema di perequazione , da riprendere poi in sede di redazione del nuovo contratto decentrato. E tutti hanno concordato su tale scelta, compresa la Uil. Cosa, davvero paradossale. Da un lato la UIl sostiene la perequazione, dall'altro ricorre contro la stessa perequazione e sopratutto non sa fornire soluzioni concrete.

Inutile negarlo, il pseudo, ed "assurdo" ricorso della UIL fa nuovamente tremare l'unità sindacale e potrebbe divenire un vero e proprio boomerang per il suddetto sindacato. Dopo il "cartellino rosso" sbandierato dalla RSU alla UIL, per palese inaffidabilità (prima tutti quanti firmano, poi ricorrono .....scordando il percorso del contratto integrativo 2005 e sopratutto la "sostanza" - quattrini - della pretesa !), pare, ormai inesorabile ed inevitabile il profilarsi all'orizzonte del ritorno alla contrattazione a tavoli separati.

Due quindi i probabili tavoli di contrattazione, con la RSU impegnata su ambedue i "fronti", il primo, grandemente maggioritario, costituito dalla CISL, CGIL e RDB, il secondo, minoritario, "targato" inicamente UIL.

Un ricorso di cui diamo giudizio con un post che segue titolato "INGORDI".
Un'altra serie di post illustrano l'attuale triste situazione, e costituiscono risposta alla nota UIL inviata da soli due componenti RSU della UIL (su un totale di 5 eletti), entrambi transitati in Provincia dai ruoli del Ministero del Lavoro.

Per concludere vogliamo comunicare che si è raggiunto l'accordo tale per cui, nel mese di luglio verrà erogato il pagamento di un acconto della produttività (presumibilmente 900-1000 euro, in attesa della definizione dell'annoso ricorso).


VOGLIAMO infine sottolineare come l'illusione creata dalla UIL con la quale "predicava" che mai, e poi mai, il ricorso avrebbe toccato le tasche dei dipendenti (l'Ente ...pagherà interamente il compenso di € 1.150), è miseramente naufragata.
A breve, e solo grazie alla lettera recentemente inviata sul tema dalla RSU ed all'intervento congiunto del Presidente, dovrebbe finalmente realizzarsi il pagamento della produttività obiettivi 2007, presumibilmente pari a c.a. € 1000, che ci auguriamo sia a semplice titolo di acconto.
L'Ente si trattiene prudenzialmente una quota di produttività a tutela del contenzioso in atto ed in attesa di definire la questione.

Si sottolinea infine, come la delegazione di parte pubblica abbia ribadito come non intenda assolutamente aggiungere nuove risorse finanziarie per dirimere il contenzioso in atto. Nè, aggiungiamo noi, siamo disposti a "sacrificare" i risparmi del fondo incentivante dei passati esercizi finanziari, sopratutto quando ne abbiamo già deliberato il riparto, in parti eguali, tra tutti quanti i dipendenti (esclusi titolari di P.O.). Sfumerebbe, per ciascun dipendente provinciale, una cifra di arretrati valutabile in c.a. € 150/200 pro capite!



"INGORDI" !

"INGORDI" !

Mai termine ci pare più appropriato per giustificare le “rivendicazioni” salariali dei due colleghi sindacali UIL facenti capo a quella che solo loro considerano ancora come una vera e propria “riserva indiana” insediata in Provincia, formata dai colleghi transitati dall’ex Ministero del Lavoro.
Spiace, ed enormemente, constatare come i due colleghi sindacali UIL, D. V. ed E. V., persistano nel non chiarire ai colleghi transitati dal Ministero del Lavoro (vere e proprie vittime della situazione, forse per ragioni di bottega? ovvero tessere sindacali?) le modalità con cui si è realmente giunti a sottoscrivere il contratto integrativo aziendale 2005 !

Invocano, a seconda delle circostanze, la piena integrazione del personale transitato (che, quanto a rapporti umani e sindacali, sono stati immediatamente e pienamente "integrati" da tutti !), ma, purtroppo non si rendono conto che gli unici a non esser ancora "accettati" sono rimasti solamente, "sindacalmente parlando", loro due !
Quando si renderanno conto che i dipendenti provinciali sono c.a. 770 e che l'attività sindacale deve esser rivolta in favore di tutti quanti e non solo di quella che reputano la loro personale "riserva indiana" formata dai c.a. 58 colleghi transitati dal Ministero?
Quando capiranno che l'azione sindacale deve essere rivolta a trovare una "equa, gusta quadratura per tutti quanti i dipendenti?

Spiace constatare come, quando "trattano" di quattrini, i due colleghi UIL siano estremamente "Ingordi" ed intenti a scordare in toto il passato contrattuale (periodo 2002-2005), sopratutto dimenticano il tortuoso e difficile percorso, ricco di fatti, circostanze e modalità che ci hanno condotto e permesso di sottoscrivere il contratto integrativo 2005 ' tuttora in corso di validità.

Con che faccia di “tolla” hanno avvallato la presentazione di un ricorso, o pseudo tale, che al di là della forma (“giusto o meno” il sistema di ponderazione) è semplicemente incredibile quanto a sostanza (quattrini) !
Dopo aver siglato un contratto, rivendicano infatti c.a. il triplo di risorse che sono state concesse agli altri dipendenti provinciali !!!!!!!, il tutto dopo essersi assicurati, nell'Ente, la piena fruizione dell'indennità di amministrazione posseduta, che ammonta, a titolo esemplificati, riferito alla categoria D, a c.a. euro 3.000/3.500 annuali.

Nel 2005, ci fu imposto dall'Ente il motto “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato”. Su queste basi si è dovuto lavorare, cercando, come in realtà è avvenuto, di garantire a tutti quanti i dipendenti e a tutte quante le categorie d'appartenenza, il medesimo incremento salariale.

Stupisce quindi che a lamentarsi siano proprio coloro (ex Ministeriali e di categoria D) che dall’ultimo contratto integrativo già “hanno avuto” ben di più rispetto agli altri 700 dipendenti provinciali !

INCREMENTI MEDI SALARIALI ANNUALI CONCESSI DA CONTRATTO INTEGRATIVO 2005' e rivendicazioni:

"Provinciale"

Cat B 450

Cat C 500

Cat D 750

Ex Ministeriale

Cat B 850

Cat C 450

Cat D 1.200

Quanto vorrebbero, con il ricorso, gli Ex Ministeriali

Cat B 1.350

Cat C 1.600

Cat D 2.350

Precisiamo come i "provinciali" abbiano in parte finanziato la progressione orizzontale rinunciando al compenso pagellina ed ad un precedente progetto obiettivo (non precedentemente fruito dagli ex Minsteriali) ed a specifico progetto obiettivo di € 800.

Pare quindi dimostrato come i colleghi UIL, D. V. ed E. V. abbiano "il coraggio" di richiedere con il contenzioso presentato e/o sostenuto dalla UIL, esattamente c.a. il triplo d'aumento, rispetto a quanto concesso ai "provinciali " !


Vita da "struzzi" ! ..ma, noi non siamo POLLI !

Apprendiamo, a seguito del post inviato dai colleghi, componenti della Uil, D. V. ed E. V. (ex Ministeriali), come gli altri sindacati si siano, di fatto,....scordati dell'esistenza del personale transitato dal Ministero del Lavoro.

Non possiamo che porci una domanda. "Dov'erano" gli attuali sindacalisti della UIL in questi anni? Scordano molto, anzi praticamente tutto!, anni caratterizzati per intense lotte sindacali condotte. Dove si erano "rifugiati" mentre la CISL, CGIL e RDB era impegnati a rivendicazione i più elementari diritti sindacali che erano nell’Ente, di fatto, "calpestati"?

Riteniamo doveroso ricordare alcune tappe del nostro impegno sindacale profuso in specifico a favore dei colleghi ex Ministeriali. Dov’erano i colleghi UIL quando:

  • Protestavamo per il conferimento dell’incarico di alta specializzazione a funzionario esterno all’Ente, in seguito ..... divenuto perfino dirigente e senza selezione di sorta, specie quando numerosi erano i validi funzionari in servizio nell'Ente e nel settore lavoro!

  • Protestavamo per la selezione riservata al personale ex Ministeriale di cat B1 oggetto di verticalizzazione in cat. B3, mentre altri (tra cui membri RSU UIL) inspiegabilmente fruivano di selezioni verticali dalla cat. B1 alla C !

  • Richiedevamo il censimento delle posizioni di lavoro esistenti presso il settore Lavoro, di categoria C, da verticalizzare in D e protestammo quando fu pubblicato un unico bando per n. 1 solo posto di responsabile centro per l'impiego. Perché gli appartenenti alla cat. D ex Ministeriali furono tutti quanti dimenticati per ricoprire quel posto? Perché si poteva partecipare alla suddetta selezione in cat. D solo se in possesso di un'esperienza di "conduzione" del centro per l'impiego? Quanti potenzialmente potevano partecipare? Ci si ricorda del fatto che quando si bandisce un concorso interno, qualora il requisito di partecipazione sia posseduto da un unico potenziale concorrente, l'intera procedura potrebbe essere perfino annullata?

  • Protestavamo perché con un "record" difficilmente replicabile si assisteva, in breve tempo, non solo alla promozione del vincitore del concorso dalla cat. C alla categoria Dl (responsabile centro impiego), bensì anche alla sua "incoronazione" quale titolare di Posizione Organizzativa centro per l'impiego !

  • Richiedevamo l'accesso agli atti delle selezioni per l'affidamento della titolarità di P.O. centri per l'impiego.....senza esito alcuno ! Anche qui, per semplicemente prender visione degli atti della selezione, il nostro ex collega sindacale W. M., partecipante alle selezioni, avrebbe dovuto trascinare l'Ente in Tribunale ! WW la trasparenza !!!!!!

  • Dov'erano, mentre con l'ultimo contratto integrativo venivano concessi, rispetto alla situazione preesistente, a tutti gli ex Ministeriali, premi annuali maggiori dei dipendenti "provinciali classici"?
La lista sarebbe lunga ma, per il momento ci fermiamo qui !

P.O. "Riserva indiana" centri per l'impiego

Con apposito post, inoltrato dai due colleghi sindacali UIL, a tema il gran numero di P.O. esistenti presso i Centri per l’Impiego, è stato affermato come “Il numero delle PO Centri per l'impiego è strettamente collegato alla dislocazione sul territorio degli uffici decentrati ed alle competenze effettivamente svolte e l’individuazione dei responsabili dei CPI come PO non è dissimile da e quanto effettuato dalle Amministrazioni che non hanno trattenuto le competenze in un solo servizio centralizzato, con conseguente riduzione dei CPI a meri sportelli”.

Ci attendevamo, da parte dei due colleghi UIL , una globale disamina del problema (peraltro in parte da qualcuno "Ricordata" ai due colleghi, venerdi' 13 giugno, quando le P.O. Centri impiego sono state associate ad un .... "percorso agevolato" fatto dagli Ex Ministeriali in Provincia).

Purtroppo,dobbiamo, a malincuore riscontrare, l'usuale estrema volontà di guardare unicamente alla propria “riserva indiana”, anziché all’intera organizzazione e a tutti quanti i dipendenti della Provincia.

I colleghi UIL scordano:

  • Come i contenuti dei programmi di governo siano la precondizione dell’organizzazione, dell’organigramma e del funzionamento dell’Ente, così come pure il numero delle posizioni dirigenziali di line piuttosto che di staff e quindi della loro rilevanza, peso organizzativo ed importanza.
  • Come le P.O. avrebbero dovuto innanzitutto nascere a supporto diretto della dirigenza per poi estendersi, in termini numerici, all’interno di settori provinciali a più elevata complessità organizzativa e strategica (e quindi non ad “Personam”, come spesso denunciato dal sindacato). Come si spiega, a titolo puramente esemplificativo, che a fronte di 4 P.O. costituite presso il settore Lavoro, perduri finora l'assenza, dopo ben 7 anni, della benché minima traccia di P.O. affidata presso la Formazione Professionale ? Per non parlare di altre situazioni critiche !

- Come possono conciliarsi i concetti di efficienza e di efficacia con le responsabilità operative in capo, all’interno del solo settore lavoro, ad una "filiera lunghissima" che annovererebbe, in rapida successione: Capo Area, Dirigente di Settore, Coordinatore di P.O. Centri per l’impiego (?- inserita da molti mesi), Titolare di P.O. centri per l’Impiego. Quando mai si crea una P.O. di coordinamento di altre P.O.? Paradossalmente, il concetto espresso sul tema della responsabilità dai 2 colleghi UIL (che come sempre vedono solamente ed esclusivamente parte della loro “riserva indiana”, anziché la globalità dell’Ente e tutti i potenziali dipendenti interessati) si traduce nel chiaro messaggio per cui, in assenza di responsabilità conferita in capo ai responsabili dei centri per l'impiego, i medesimi uffici si tramuterebbero in meri sportelli ! Crediamo che mai definizione fu più inappropriata.

I colleghi UIL, di conseguenza reputano quindi:

  • "Semplici sportellisti" i colleghi alacremente impiegati presso gli uffici periferici dell’Agricoltura (Mondovì, Saluzzo, Alba Savigliano, Bra e Cortemilia), dislocati sul territorio provinciale, ove la filiera di "comando"pur ridotta “all’osso”, non ne prevede neppure una unità !
  • Scordano come tra i colleghi transitati dal Ministero vi sia un nutrito gruppo di lavoratori ogni giorno alacremente impiegati presso la sede di Cuneo, spesso oberati di gravose incombenze e notevoli responsabilità. Dobbiamo forse dedurre che anche costoro sono semplici sportellisti o non erano forse altrettanto meritevoli?
  • Come dobbiamo interpretare il fatto che, a seguito del pensionamento del titolare di P.O. Centro Impiego di Savigliano e Fossano, la P.O in oggetto è stata immediatamente eliminata? Come sgomberare il campo "dal sospetto" che si sia trattato di una delle famose concessioni di P.O. ad personam"?
  • Che dire del fatto che sia stata istituita una sola P.O. nell'Ente deputata al supporto, in materia legale di una sola Area della Provincia (Area Servizi alla Persona)? "Equo Indenizzo e/o premio alla carriera individuale" o reale ed effettiva necessità di una singola Area dovuta ad ovvie lacune "d'esperienza professionale" manifestate dai dirigenti impiegati (ma...uno dei dirigenti, se non sbagliamo, non è pure avvocato !)?
Ci vivrà....vedrà !

Mansioni superiori e P.O. centri impiego

MANSIONI SUPERIORI e P.O. Centri per l'impiego

Da molto tempo evidenziamo come moltissimi colleghi siano abitualmente chiamati ad espletare mansioni superiori, citando, quale caso estremo, quello dei centri per l'impiego, dove gli impiegati parrebbero avere tutti quanti le medesime mansioni ed incombenze.

Ora, apprendiamo, dai due colleghi UIL, della valenza delle P.O. dei centri per l'impiego.
VALENZA che non deve però esser a "senso unico", ovvero, con gratificazione, onore e gloria, per i titolari di P.O. e "pene" conseguenti sopportate per i sottoposti.

Riteniamo che mai come in questa occasione, i titolari di P.O. centri impiego possano finalmente darci una mano !
Occorre, semplicemente, che i titolari di P.O. centri per l'impiego, sulla base delle competenze e responsabilità loro attribuite, provvedano, immediatamente, a certificare "nero su bianco" le mansioni superiori effettivamente svolte da ognuno dei propri collaboratori. Solo così giustificherebbero il loro ruolo sindacale !

Eviterebbero così un nuovo contenzioso, che contiamo di presentare al più presto, volto a far piena luce sull'esistenza, o meno, di mansioni superiori espletate in via prioritaria presso i centri per l'impiego e negli altri settori dell'Ente.
Potremmo avere i colleghi sindacalisti UIL addirittura sul "banco degli accusati" (titolari di P.O.) quali possibili responsabili di quello che potrebbe forse rilevarsi alla stregua di un vero e proprio "sfruttamento economico e professionale" compiuto, finora, a danno dei "sottoposti" coordinati !

In conclusione, pare evidente come con l'inserimento di una P.O. di coordinamento Centri per l'Impiego, non rimanga all'Ente altra soluzione che quella di eliminare le 4 P.O. attuali, e sull'esempio dell'Agricoltura, conferire, ai 4 responsabili centri per l'impiego l'indennità di responsabile di servizio (€ 1.500 annuali).
In questo modo l'economia netta derivante dall'abolizione delle P.O., pari ad € 28.000 annuali, potrebbe esser ripartita quale quota di produttività o responsabilità per tutto il personale impiegato presso i centri per l'impiego, ristabilendo, in termini di numero di P.O. esistenti, la dovuta omogeneità con le altre Aree e settori dell'Ente.

Aggiungi un ....posto a tavola....

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA !

Subito dopo le elezioni sindacali avevamo segnalato una certa qual "agitazione" nelle file UIL della RSU, agitazione, "voglia di rientrare tra gli esclusi" e "vento di dimissioni tra gli eletti".

Poi, sull'intera vicenda è calato il silenzio complice la "bella pensata" UIL !

Tutti ai loro posti ! Aggiungiamo un posto a tavola (di contrattazione !)

"Trombato" dagli elettori, ecco che colui che nel corso delle ultime elezioni sindacali si è classificato sì al 2° posto, ma tra gli esclusi UIL, per il quale tanta agitazione si era creata, è stato prontamente ripescato con un naturale "escamotage". Partecipa infatti ai lavori del tavolo di contrattazione, nono come componente della RSU, bensì quale dirigente sindacale UIL (una solo probabilmente non era .......sufficiente)

La matematica, nel caso UIL è un'opinione.
Pur aumentando le forze, RSU+ 2 dirigenti, il prodotto (corporativismo nel pluralismo ) non cambia !!!!!!! E soprattutto scorda essere una minoranza, senza più amici importanti e con una maggioranza che è realmente stufa del consueto teatrino !!!! (mai insieme in riunione le 4 "repubbliche" - agenti stradali, capi cantonieri, ex ministeriali e guardia caccia - e tematiche trattate, e promosse differenti a seconda di chi si trova innanzi, ovviamente inconciliabili tra di loro).

Lettera inviata da 2 componenti UIL

Già abbiamo pubblicato la lettera pervenuta da 2 soli dei 5 colleghi sindacalisti UIL della RSU (Di Vito e Vinay) in data 30 maggio (note di risposta).
Inutile dire che ci sarebbe piaciuto vedere allineati sulle posizioni espresse anche i rappresentanti dei cantonieri e dei capi cantonieri, ovvero i rimanenti 3 componenti UIL della RSU.

Per maggior visibilità, ripubblichiamo ora il testo integrale:

Le vecchie abitudini sono dure a morire!

A seguito della pubblicazione sul blog del post titolato “RICORSO UIL, E’ CAOS SULLA PRODUTTIVITA’ A SEGUITO DI PARERE ARAN” noi, componenti RSU UIL, vorremmo illustrare come stiano le cose.

Riprendendo la ormai stantia questione, è vero che la UIL, in perfetto accordo con le altre OO.SS., in data 9 gennaio 2006 ha firmato il contratto integrativo aziendale del 2005 che, al proprio interno, prevedeva la riduzione del premio incentivante per coloro che percepiscono emolumenti di natura incentivante (da individuare attraverso apposito protocollo tra le parti), questo nella convinzione ,ora confermata anche dall’ARAN, che la RIA non rientrasse nel salario accessorio.

E’ vero che la UIL, allorché si è addivenuti alla redazione di un Regolamento che indicava quali soggetti alla perequazione i dipendenti ex ANAS e i dipendenti ex Ministero, allegava una dichiarazione a verbale per meglio chiarire la propria linea; linea che, come già sopra detto, ritiene improponibile un sistema perequativo che consideri la RIA parte del salario accessorio.

E’ vero che la UIL, come naturale per una Organizzazione sindacale, ha sostenuto i colleghi ( che ci rifiutiamo di definire “provenienti dal Ministero del Lavoro”) che percepiscono la RIA, esclusi in toto o parzialmente dall’erogazione della produttività, nel tentativo di conciliazione avanti la Direzione Provinciale del Lavoro, a tutela di una comunque legittima loro richiesta.

E’ vero che, su sollecitazione unitaria della RSU per la ricerca di un definitivo chiarimento in materia, l’Amministrazione Provinciale ha chiesto all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni che offre assistenza agli Enti tramite formulazione di orientamenti per l’applicazione uniforme dei CCNL), evidentemente e, pare, correttamente individuata dall’Amministrazione stessa come soggetto competente, un parere per chiarire definitivamente se la RIA sia da considerare salario accessorio o fisso.

Chiedendoci, forse ingenuamente, se, a fronte di un esito differente, ci sarebbe stata la attuale contestazione sulla validità del parere espresso è comunque vero che l’ARAN ha dato una risposta che CONFERMA la tesi sostenuta dalla UIL che, molto semplicemente, può essere così riassunta:

- Il parere dell’ARAN non è immediatamente vincolante come non lo sono i pareri legali o sindacali. Però, contrariamente a quanto sostenuto nel Blog, il parere espresso rientra a pieno titolo nelle competenze dell’ARAN in quanto, essendo relativo alla uniforme applicazione di CCNL di lavoro (nello specifico alla uniforme applicazione dell’art. 28, comma 7 del Contratto Comparto Regioni – Autonomie Locali), rientra nella previsione normativa dell’art. 46, comma 1, del D.Lgs 165/01.

- Con il suddetto parere l’Aran conferma la necessità di stabilire, durante la contrattazione decentrata, le regole di perequazione tra compensi di produttività e alcuni trattamenti economici accessori facendo l’esempio dei “compensi professionali per gli avvocati, quelli per i progetti interni (legge Merloni), i compensi ICI, ecc.”
- L’Aran solleva dubbi in un sistema perequativo che equipari tutte le tipologie di trattamenti accessori ai compensi per produttività, perché – sottolinea – “non tutti i compensi accessori hanno una medesima finalità con conseguente ingiustificato appiattimento retributivo”.
- E’ dell’avviso che è da escludere che i trattamenti ad personam riconosciuti ai singoli lavoratori per effetto di leggi o CCNL, siano da equiparare ai compensi per produttività (es. RIA)

Pertanto il parere dell’ARAN, chiaro e semplice come sopra, ci aiuta a capire che il metodo perequativo che si intendeva adottare ha delle storture che vanno sanate per non danneggiare altre categorie di lavoratori.

Ci spiega che, come già detto, i trattamenti “ad personam” riconosciuti per effetto di Legge o di Contratto, non possono considerarsi come trattamento accessorio equiparabile ai compensi per produttività

Per quanto riguarda la nota pubblicata sul blog, amareggia il dover constatare che, anche a distanza di anni, persiste il tentativo di coltivare ulteriore malessere tra i dipendenti dell’Amministrazione Provinciale e gli “ex dipendenti del Ministero del Lavoro”: essi vengono infatti definiti “colleghi sponsorizzati” solo perché hanno fatto valere un diritto contrattuale; viene rinfacciato che sono stati regolarmente pagati molteplici istituti contrattuali che compongono la produttività quali ad esempio le P.O., gli specifici progetti obiettivo, la reperibilità, lo straordinario e le indennità di responsabilità.


Relativamente alle P.O occorre fare un certo numero di precisazioni.
Il numero delle PO è strettamente collegato alla dislocazione sul territorio degli uffici decentrati ed alle competenze effettivamente svolte. L’espressione “dimensione similare al nostro” in realtà non dice nulla in quanto diversa è la organizzazione che le diverse Province si sono date per la gestione del mercato del lavoro. Indipendentemente da ciò la individuazione dei responsabili dei CPI come PO non è dissimile da e quanto effettuato dalle Amministrazioni che non hanno trattenuto le competenze in un solo servizio centralizzato, con conseguente riduzione dei CPI a meri sportelli . Sono inoltre al momento, come noto, ed in attesa di nuova regolamentazione, altri fattori, come responsabilità, professionalità, numero di dipendenti da coordinare, carichi di lavoro, competenze attribuite, ecc. a giustificare l’esistenza delle singole PO.

Da quando poi la posizione organizzativa è considerata come trattamento accessorio equiparabile al compenso di produttività? E’ per lo meno curioso il fatto che qualcuno da un lato contesti le PO già esistenti e dall’altro ne solleciti la creazione di nuove, magari per realtà considerevolmente più ridotte rispetto ai CPI

In ultimo il sistema di ponderazione deve essere applicato solo alle PO dei Centri per l’Impiego o anche a tutte le altre esistenti nell’Ente? La presunta “sperequazione interna” non è forse generalizzata e non solo circoscritta all’interno dei soli “ex dipendenti del Ministero del Lavoro”?


Per quale motivo gli “ex ministeriali” dovrebbero, se previsto, rimanere reperibili per le urgenze senza che venga loro pagata la reperibilità? Per quale motivo dovrebbero lavorare extra orario senza pretendere il relativo compenso? Per quale ragione loro dovrebbero sentirsi dei privilegiati nel percepire reperibilità e straordinari?

Per mera curiosità poi, quali “ex dipendenti del ministero del Lavoro” percepiscono una indennità di reperibilità collegata alla loro funzione?

La nota che leggiamo sul blog non riesce a farli sentire in colpa per il fatto che l’Amministrazione consenta la possibilità di percepire tutti i trattamenti economici accessori previsti per la generalità degli altri dipendenti dell’Ente, considerato il fatto che sono e si sentono tutti dipendenti dalla stessa Amministrazione, in assenza di diritti di primogenitura.



Preoccupante, soprattutto dal punto di vista sindacale, invece è continuare a guardare indietro alla ricerca di anomalie tese a dividere più che amalgamare i colleghi, anziché proiettarsi nel futuro per migliorare la condizione di tutti smettendo, una volta per tutte e a riprova di una raggiunta maturità, di definirli “ex dipendenti del Ministero del Lavoro” o semplicemente “ricorrenti”, anche se poi viene offerta una forma di adozione per la tutela nei confronti di eventuali, e suggerite dagli stessi, rivalse della Amministrazione nei loro confronti!

Possiamo, a questo punto, sperare di essere finalmente accettati anche da certe sigle sindacali, dal momento che i colleghi già lo fanno da tempo, come dipendenti dell’Amministrazione Provinciale a tutti gli effetti.e di non essere costantemente il perno di diatribe sindacali e falsi alibi per il mancato raggiungimento di risultati utili?

In merito a ciò vorremmo semplicemente ricordare che i contenziosi appoggiati dalla UIL in nessun modo sono causa diretta o indiretta di disapplicazioni e/o parziali applicazioni di norme contrattuali esistendo, come confermato anche nell’ultima riunione del tavolo di contrattazione, la possibilità economica di provvedervi, come unitariamente richiesto da TUTTE le sigle sindacali.


Simonetta di Vito
Eugenio Vinay

18 giugno 2008

Assemblea dipendenti

Domani, giovedì 19 giugno si terrà un'importante assemblea di tutto il personale dipendente dell'Ente. Un'occasione per trattare di tutte quante le irrisolte problematiche sul "tappeto" della contrattazione.

Al di là di quelli che saranno i temi trattati, aleggia, nell'aria "un mistero".

Parteciperanno tutti quanti i componenti della RSU all'assemblea?

I "rumours" ci inducono a pensare che i 5 componenti della UIL siano stati invitati a disertare!!!!.....

Sarebbe questa l'occasione adatta per confrontarsi con tutte quante le categorie di lavoratori provinciali, per di più, riunite insieme............ma forse, nei giochi dei "4 cantoni" (capo cantonieri, cantonieri, personale vigilanza caccia e pesca ed ex Ministeriali) è meglio giocare singole partite (prima assemblea viabilità-agenti e poi via via le altre 3).

Tutti insieme riuniti, finalmente con un "partita allargata", sarebbe l'ideale! Ma forse non è gradito; rischierebbe infatti di "far contenti" gli uni, ma anche, e seriamente, di "scontentare" la gran massa di adepti UIL, con possibili drammatiche conseguenze per la "partita in corso" (rischio di.....definitivo abbandono !)

Chi vivrà....vedrà