A cura di
Claudio Bongiovanni, Valter Giordano, Franco Ferraro, Mauro Giordana e Maurizio
Barra
Mai, come ora, i
processi di mobilità interna assumono una grande importanza (sul tema
ricordiamo come la segreteria sindacale CGIL FP si sia da tempo espressa richiedendo
all’Ente di rendere pubbliche le posizioni di lavoro che intende ricoprire con
tale modalità).
La riforma delle Province in atto potrebbe infatti
incidere sulle sorti delle funzioni/attività attualmente espletate dalla
Provincia e, parallelamente, sul destino di molti lavoratori. Il dibattito in
corso, individua, tra le varie ipotesi legate ai possibili trasferimenti di
risorse umane, due principali percorsi
che prevedono l’approdo presso:
- -
I Comuni
- -
Le Regioni
con
esiti, come vedremo, che potranno essere, dal punto di vista economico, dissimili.
Se lo stipendio
base risulta essere pressoché
eguale presso i Comuni, le Regioni e le Province (medesimo comparto di contrattazione-
Enti Locali), ben differente è la situazione in termini di salario accessorio erogato.
Per un quadro di
sintesi della situazione, dobbiamo partire considerando l’ammontare del salario
medio accessorio erogato nelle tre tipologie di Enti esaminati.
Presso
la Provincia di Cuneo, ammonta a c.a. € 4.600 medie pro capite ed è semplicemente
ottenuto dividendo il totale del fondo incentivante la produttività per il numero
di dipendenti in servizio (importo che include tutti gli istituti contrattuali
e anche il finanziamento delle progressioni orizzontali).
Per ciò che concerne i Comuni, è arcinoto come l’entità del
salario accessorio pro capite medio da essi erogato sia sostanzialmente inferiore a quello pagato dalle Province.
Ma veniamo alla Regione Piemonte che più da vicino ci
interessa.
Qui, per l’analisi
finanziaria dobbiamo “partire” dall’ultimo contratto integrativo aziendale
sottoscritto (per la visione completa del contratto regionale clicca: aprifile1
e successivamente aprifile2)
che è relativo all’annualità 2012 (siglato a marzo 2013).
Con i soliti calcoli ne
deduciamo che il salario medio accessorio pro capite erogato dalla Regione
Piemonte ammonta a c.a. € 15.700,
con una differenza, rispetto a quello erogato dal nostro Ente (€ 4.600) di ben c.a.
€ 11.100.
Altro fondamentale
parametro che potrebbe incidere “sulle tasche” dei dipendenti eventualmente
trasferiti concerne l’ipotetica futura sede di lavoro. Per i Comuni, è di
facile individuazione. Se l’Ente destinatario è la Regione Piemonte,
interessata alla gestione di funzioni/attività di area vasta, la sede di lavoro deputata alla gestione
rimarrà, molto probabilmente, e per la stragrande maggioranza dei dipendenti
interessati, quella di Cuneo.
Alla luce delle
considerazioni fatte e degli elementi ad oggi in nostro possesso, l’eventuale possibile trasferimento di
risorse umane, dalla Provincia di Cuneo presso
i Comuni, potrebbe comportare un vero e proprio “salasso” per molti con:
- -
un salario accessorio percepito tendenzialmente
inferiore all’attuale pagato dalla Provincia,
- -
cambio della sede di lavoro (Città) con
possibili maggiori (o del tutto nuovi) oneri di trasporto da sostenere rispetto
ad oggi,
- -
un possibile “peggioramento della
qualità di vita” correlato anche con il maggior tempo necessario per raggiungere
la nuova sede di lavoro.
Parimenti, in taluni
limitati casi, colleghi attualmente costretti
al “pendolarismo” (tragitto casa-lavoro) potrebbero giudicare interessante il passaggio
nei ruoli dei Comuni, soluzione che permetterebbe loro di avvinarsi al proprio luogo
di residenza, riducendo o annullando del tutto gli onerosi costi di viaggio.
Differente il discorso
per quanto attiene l’ipotesi legata al possibile trasferimento di risorse umane presso la Regione Piemonte
sia per il trend legato al salario accessorio che per quanto attiene l’ipotesi
legata alla sede di lavoro.
Invitiamo sul tema del
trasferimento delle risorse umane anche a visionare il post che segue relativo al futuro dell’edilizia scolastica.
Verrà inoltre presto pubblicata
anche l’analisi relativa al trend
relativo dei trasferimenti finanziari operati dalla Regione Piemonte a favore
delle Province Piemontesi per l’espletamento delle funzioni trasferite/delegate.