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NEWS SINDACALI DAI MEMBRI DELLA RSU DELLA PROVINCIA DI CUNEO
A cura di: Valter Giordano,Roberto Bessone,Cristina Lavina,Claudio Bongiovanni,Marino Gandolfo, Ornella Siracusa, Alessandro Mantero, Franco Ferraro,Giampaolo Viale. Se desideri pubblicare un post invia un'e-mail a rsu@provincia.cuneo.it.Puoi inserire il commento ad un post.Verrà a breve pubblicato previa moderazione (controllo identità autore). Voi tutti siete i reali ed unici responsabili del contenuto dei post e dei commenti che inserirete nonché delle loro sorti.
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12 settembre 2023
23 agosto 2023
22 maggio 2023
25 giugno 2016
Convocazione ricevuta dalla RSU per il giorno 27/06/2016 da parte dell'Ente
Egrege/i,
con la presente si convoca un incontro per discutere sui seguenti
argomenti:
1) Illustrazione disegno organizzativo dell’Ente;
2) Informativa sulle modifiche al Regolamento di Organizzazione degli
Uffici e dei Servizi;
3) Prospettive utilizzo Fondo Salario Accessorio.
La seduta è convocata per il giorno lunedì 27 giugno 2016 alle ore 12,00
presso la Sala Galimberti.
Cordiali saluti.
23 maggio 2016
Province: Report Fp Cgil, 55 enti sforano patto stabilità, rischio -1.350 euro di salario per dipendente
Province: Report Fp Cgil, 55 enti sforano patto stabilità, rischio -1.350 euro di salario per dipendente
17 mila dipendenti coinvolti, senza interventi riflessi pesanti su busta paga
Roma, 21 maggio - Quasi un mese di stipendio in meno, per la precisione un taglio di 1.350 euro, che coinvolge circa 17 mila dipendenti di quelle province e città metropolitane che nel corso del 2015 si sono rese 'colpevoli' di aver sforato il patto di stabilità. È quanto risulta da un'indagine condotta dalla Fp Cgil Nazionale, incrociando i dati sugli enti che lo scorso anno hanno disatteso il patto di stabilità, con i dati del Conto annuale dello Stato, registrando così i riflessi possibili che si produrranno sulle buste paga dei dipendenti coinvolti.
Nel 2015, infatti, 47 province su un totale di 76 delle regioni a statuto ordinario, insieme a ben 8 città metropolitane su 10, non hanno rispettato il patto che vincola le casse di questi di enti. Le 47 province coinvolte sono andate oltre il patto per una cifra pari a 549 milioni di euro, mentre per le 8 città metropolitane 'fuori norma' l'ammontare è di 367 milioni. Per un totale, sui 55 enti investiti, di 916 milioni di euro: cifra molto vicina al (primo) prelievo dalle casse di questi enti, registrato sempre lo scorso anno, pari a 1 miliardo di euro. “Prelievo - ricorda la Fp Cgil - previsto in vista della cancellazione di questi enti, e delle funzioni da essi svolte, e che adesso rischia di dover essere pagato interamente dai lavoratori”.
Sforato il patto di stabilità, spiega la Fp Cgil, scatta un automatico meccanismo di rientro che si riversa, per la gran parte, sui dipendenti degli enti coinvolti. Si tratta di circa 10 mila lavoratori per quanto riguarda le province e 7 mila per le città metropolitane. Un totale di 17 mila persone che registreranno, senza interventi, una decurtazione del salario accessorio calcolata dalla Fp Cgil per una percentuale del -4,6 che, tradotto, vuol dire circa 300 milioni di euro, quantificabile (sempre su un salario medio) per una cifra pari a -1.344 per ogni singolo lavoratore.
Il dato medio del -4,6% è frutto di 'sforamenti' per gli enti interessati diversi: i dipendenti della città metropolitana di Roma rischiano, infatti, quest'anno una decurtazione del salario medio pari -13,83%. A Venezia il taglio potrebbe essere del -7,21%, a Bari del -5,21%, a Genova del -4,79%, a Napoli del -4,61% e a Milano del -4,56%. Su questa linea, la quasi totalità degli enti coinvolti registra una riduzione potenziale del salario accessorio tra il 3 e il 5 per cento, per una media generale pari al -4,59%.
Per la Funzione Pubblica Cgil, “l'iter confuso partito con la legge Delrio, e che ha attraversato decine di atti normativi, continua a produrre effetti estremamente negativi, ancora una volta sulla pelle dei lavoratori, insieme al venir meno dei servizi ai cittadini. Con lo sforamento del patto di stabilità, inevitabile con il prelievo forzoso di un miliardo di euro dalle casse di questi enti, si arriva al paradosso che a dover rimetterci siano i lavoratori”. Per questo la categoria dei lavoratori dei servizi pubblici Cgil chiede che “vengano introdotte al più presto, nel primo provvedimento utile, deroghe alla violazione del patto di stabilità, che evitino questa ennesima beffa per lavoratrici e lavoratori che da anni ormai vivono una situazione di estremo disagio”.
17 mila dipendenti coinvolti, senza interventi riflessi pesanti su busta paga
Roma, 21 maggio - Quasi un mese di stipendio in meno, per la precisione un taglio di 1.350 euro, che coinvolge circa 17 mila dipendenti di quelle province e città metropolitane che nel corso del 2015 si sono rese 'colpevoli' di aver sforato il patto di stabilità. È quanto risulta da un'indagine condotta dalla Fp Cgil Nazionale, incrociando i dati sugli enti che lo scorso anno hanno disatteso il patto di stabilità, con i dati del Conto annuale dello Stato, registrando così i riflessi possibili che si produrranno sulle buste paga dei dipendenti coinvolti.
Nel 2015, infatti, 47 province su un totale di 76 delle regioni a statuto ordinario, insieme a ben 8 città metropolitane su 10, non hanno rispettato il patto che vincola le casse di questi di enti. Le 47 province coinvolte sono andate oltre il patto per una cifra pari a 549 milioni di euro, mentre per le 8 città metropolitane 'fuori norma' l'ammontare è di 367 milioni. Per un totale, sui 55 enti investiti, di 916 milioni di euro: cifra molto vicina al (primo) prelievo dalle casse di questi enti, registrato sempre lo scorso anno, pari a 1 miliardo di euro. “Prelievo - ricorda la Fp Cgil - previsto in vista della cancellazione di questi enti, e delle funzioni da essi svolte, e che adesso rischia di dover essere pagato interamente dai lavoratori”.
Sforato il patto di stabilità, spiega la Fp Cgil, scatta un automatico meccanismo di rientro che si riversa, per la gran parte, sui dipendenti degli enti coinvolti. Si tratta di circa 10 mila lavoratori per quanto riguarda le province e 7 mila per le città metropolitane. Un totale di 17 mila persone che registreranno, senza interventi, una decurtazione del salario accessorio calcolata dalla Fp Cgil per una percentuale del -4,6 che, tradotto, vuol dire circa 300 milioni di euro, quantificabile (sempre su un salario medio) per una cifra pari a -1.344 per ogni singolo lavoratore.
Il dato medio del -4,6% è frutto di 'sforamenti' per gli enti interessati diversi: i dipendenti della città metropolitana di Roma rischiano, infatti, quest'anno una decurtazione del salario medio pari -13,83%. A Venezia il taglio potrebbe essere del -7,21%, a Bari del -5,21%, a Genova del -4,79%, a Napoli del -4,61% e a Milano del -4,56%. Su questa linea, la quasi totalità degli enti coinvolti registra una riduzione potenziale del salario accessorio tra il 3 e il 5 per cento, per una media generale pari al -4,59%.
Per la Funzione Pubblica Cgil, “l'iter confuso partito con la legge Delrio, e che ha attraversato decine di atti normativi, continua a produrre effetti estremamente negativi, ancora una volta sulla pelle dei lavoratori, insieme al venir meno dei servizi ai cittadini. Con lo sforamento del patto di stabilità, inevitabile con il prelievo forzoso di un miliardo di euro dalle casse di questi enti, si arriva al paradosso che a dover rimetterci siano i lavoratori”. Per questo la categoria dei lavoratori dei servizi pubblici Cgil chiede che “vengano introdotte al più presto, nel primo provvedimento utile, deroghe alla violazione del patto di stabilità, che evitino questa ennesima beffa per lavoratrici e lavoratori che da anni ormai vivono una situazione di estremo disagio”.
06 aprile 2016
DAL 9 APRILE PARTE LA RACCOLTA FIRME PER IL NUOVO STATUTO DEI LAVORATORI
Importante iniziativa sulla carta dei diritti dei lavoratori scarica il documento al seguente indirizzo:
DAL 9 APRILE FIRMA PER IL NUOVO STATUTO DEI LAVORATORI
DAL 9 APRILE FIRMA PER IL NUOVO STATUTO DEI LAVORATORI
30 marzo 2016
Manifestazione su PENSIONI E LAVORO AI GIOVANI 2 aprile Cuneo
Di seguito il volantino della manifestazione provinciale unitaria su pensioni e lavoro, INVITANDOVI A GARANTIRNE LA MASSIMA DIFFUSIONE ED A PARTECIPARE ATTIVAMENTE !
Scarica la locandina:
Manifestazione di sabato 2 Aprile
Scarica la locandina:
Manifestazione di sabato 2 Aprile
16 marzo 2016
Lettera di protocollo RSU n. 7/2016 regolamento Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza provincia Cuneo
Lettera di protocollo RSU n. 7 relativa a richiesta modifiche al regolamento della Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza della Provincia di Cuneo al seguente link:
Lettera prot. RSU n 7 regolamento PG e PS
Lettera prot. RSU n 7 regolamento PG e PS
14 marzo 2016
Il nuovo ente di area vasta secondo studio UPI
Studio recente dell’UPI (datato 7 marzo 2016) inerente gli effetti della
Riforma Costituzionale per gli Enti di Area Vasta.... quale futuro si sta
delineando prendine visione al seguente link:
Le prospettive del nuovo ente di area vasta
Le prospettive del nuovo ente di area vasta
12 marzo 2016
Convocazione della RSU da parte dell'Ufficio Organi Istituzionali
Con la seguente mail siamo stati convocati dall'ente:
Egrege/i
con la presente si convoca incontro informativo circa la
revisione dell'ordinamento uffici e servizi da effettuarsi nel contesto del
processo di riorganizzazione e riassetto dell'Ente.
La seduta è convocata per il giorno 16 marzo 2016 ore
11,30 presso la sala Galimberti
Nuova lettera RSU inoltrata all'Ente
Lettera di prot. RSU n. 6/2016 relativa a esternalizzazione di progetti da parte della Direzione Mobilità ed infrastrutture al seguente link:
Lettera prot. Rsu n. 6/2016
Lettera prot. Rsu n. 6/2016
18 febbraio 2016
Lettere RSU inoltrate all'Ente
In seguito a seduta RSU del 08/01/2016 ecco le lettere inoltrate all'ente:
Lettere di prot. RSU n. 1 e 2 relative a nuova RSU e nuovi componenti dei Responsabili della Sicurezza dei Lavori al seguente link:
Lettere prot. RSU n. 1/2016 e n. 2/2016
Lettera di prot. RSU n. 3/2016 relativa a Fondo Incentivante la Produttività al seguente link:
Lettera prot. RSU n. 3/2016
Lettera di prot. RSU n. 4/2016 relativa a attivazione Comitato Unico di Garanzia al seguente link:
Lettera di prot. n. 4/2016
Lettera di prot. RSU n. 5/2016 relativa a chiarimenti sui passaggi ad altri enti del personale al seguente link:
Lettera di prot. RSU n. 5/2016
Lettere di prot. RSU n. 1 e 2 relative a nuova RSU e nuovi componenti dei Responsabili della Sicurezza dei Lavori al seguente link:
Lettere prot. RSU n. 1/2016 e n. 2/2016
Lettera di prot. RSU n. 3/2016 relativa a Fondo Incentivante la Produttività al seguente link:
Lettera prot. RSU n. 3/2016
Lettera di prot. RSU n. 4/2016 relativa a attivazione Comitato Unico di Garanzia al seguente link:
Lettera di prot. n. 4/2016
Lettera di prot. RSU n. 5/2016 relativa a chiarimenti sui passaggi ad altri enti del personale al seguente link:
Lettera di prot. RSU n. 5/2016
01 febbraio 2016
Riparte la RSU
Con Verbale in data 08/01/2016 la nuova RSU in seguito all'entrata in vigore della L56/2014 riparte con i lavori e delibera quanto segue:
VERBALE
N. 01 DEL 08/01/2016
Il
giorno 08 gennaio 2016 si è riunita presso la Saletta RSU della Provincia di
Cuneo la Delegazione R.S.U..
Alla
riunione sono presenti i Signori:
Alberto
Massimiliano
Bongiovanni
Claudio
Fea
Giorgio
Ferraro
Franco
Giordana
Mauro
Gandolfo
Marino
Mantero
Alessandro
Pastore
Milena delega
a Alberto Massimiliano
Santamato
Vito
I
presenti procedono alla nomina del Presidente e del Segretario rispettivamente
nelle persone di Fea Giorgio e Bongiovanni Claudio.
Si
passa ad analizzare i punti all'o.d.g. .
-
verbalizzazione e comunicazione all’ente rideterminazione dei componenti della
RSU in seguito al riordino delle province;
-
richiesta all’ente della definizione del nuovo fondo incentivante la
produttività al fine di poter ripartire al più presto con la nuova trattativa
contrattuale;
-
sostituzione e designazione nuovi RLS;
-
situazione Comitato Unico di Garanzia;
-
varie ed eventuali.
1.
Componenti nuova RSU: si verbalizza quanto
segue:
La
RSU prende atto che, in seguito all’avvenuto riordino delle province, i
nominativi dei componenti al 01/01/2016 risultano essere: Alberto Massimiliano,
Pastore Milena, Santamato Vito (CSA), Bongiovanni Claudio, Ferraro Franco,
Giordana Mauro, Gandolfo Marino, Mantero Alessandro (CGIL), Fea Giorgio (CISL),
si procederà con la comunicazione all’ente di tale elenco.
2.
Fondo Incentivante la produttività: si
decide di fare una comunicazione all’ente al fine di ottenere al più presto la
definizione del fondo incentivante la produttività richiedendo di non procedere
con la riorganizzazione dell’ente prima di aver definito il fondo stesso.
3.
Sostituzione e designazione nuovi RLS: prendendo
atto del trasferimento in regione dei colleghi che ricoprivano tale incarico la
RSU designa quale nuovi RLS: Fea Giorgio in sostituzione di Scarzello Mariella
per la CISL e Gandolfo Marino in
sostituzione di Giordano Valter per la CGIL, richiedendo contestualmente per i
nuovi designati l’attivazione del corso di formazione previsto dalla normativa
vigente. Per quanto riguarda gli altri componenti si conferma Alberto
Massimiliano per il CSA, mentre Viale Gianpaolo per l’USB non viene sostituito
non essendo più presente tale rappresentanza sindacale in seno all’RSU della
Provincia.
4.
Comitato Unico di Garanzia situazione: la
RSU constatato che a far data dal 01/04/2014 tale organismo non ha più operato,
ne richiede con urgenza la riattivazione alla luce degli importanti compiti
istituzionali ad esso attribuiti.
5.
Varie ed eventuali:
-
Relativamente al Verbale dell’incontro del 29/12/2015 con la delegazione di
parte pubblica avente ad oggetto: firma definitiva del Contratto
Decentrato - comunicazioni sul processo di rideterminazione della dotazione
organica della Provincia, la RSU richiederà la trasmissione della stesura
definitiva sottoscritta dalla parte pubblica, rilevando che il componente RSU
Santamato Vito non era presente alla seduta come erroneamente indicato nella
bozza trasmessa.
-
Sempre al fine di svolgere il proprio compito istituzionale di garante dei diritti
dei lavoratori anche attraverso la verifica della correttezza delle procedure
seguite dall’Ente nelle delicate fasi di trasferimento del personale presso
altri enti, la RSU solleciterà nuovamente la comunicazione delle modalità
adottate per il trasferimento del personale presso la regione Piemonte,
ribadendo di non condividere i criteri adottati per le procedure e per
l'individuazione del personale in parola, in quanto ritenuti non sempre
comprensibili. A tal proposito si sottolinea che questa mancanza di
informazione è stata alla base dell’abbandono del tavolo nella già citata riunione
del 29/12/2015 considerando anche che la mappatura trasmessa in taluni casi non
rispecchia l’attività prevalente.
-
la RSU chiederà all’Amministrazione gli elenchi dei dipendenti già in comando
presso altre amministrazioni a far data dal 08/04/2014 transitati
definitivamente nei ruoli delle stesse con le relative date di trasferimento
nonché gli elenchi dei nominativi inseriti sul portale mobilità sempre con le
relative date di inserimento.
In
merito a questi due ultimi punti, in mancanza di risposte esaustive ed in tempi
brevi da parte dell’Amministrazione, si procederà con una formale richiesta di
accesso agli atti.
-
Riguardo al ritiro e al lavaggio degli indumenti DPI dei dipendenti, il cui
servizio è stato sospeso, la RSU solleciterà l’immediata riattivazione del
servizio.
- Riguardo alla riorganizzazione dell’ente la
RSU ribadisce la propria volontà di partecipare attivamente alle procedure che
la Provincia avvierà per giungere alla ridefinizione degli uffici.
La
seduta termina alle ore 10:30.
Firmato
Alberto
Massimiliano
Bongiovanni
Claudio
Fea
Giorgio
Ferraro
Franco
Giordana
Mauro
Gandolfo
Marino
Mantero
Alessandro
Pastore
Milena delega
ad Alberto Massimiliano
Santamato
Vito
15 novembre 2015
MANIFESTAZIONE NAZIONALE FUNZIONE PUBBLICA A Roma, sabato 28 novembre 2015
MANIFESTAZIONE NAZIONALE FUNZIONE PUBBLICA.
A
Roma, sabato 28 novembre 2015
si terrà la Manifestazione nazionale indetta da FP
Cgil-FNP Cisl e UILP Uil per indicare al Governo e al
Parlamento la necessità di rinnovare in modo adeguato i
Contratti Nazionali di Lavoro, cambiando la legge di
stabilità, liberando dai vincoli esistenti le risorse per
la contrattazione di secondo livello e l’adeguamento delle
retribuzioni dei dipendenti pubblici con risorse adeguate.
Il
concentramento è previsto per le ore 12.00 a Piazza della
Repubblica con partenza del Corteo prevista per le ore
13.00. Il comizio si terrà a Piazza Madonna di Loreto
(adiacente Piazza Venezia).
La
Funzione Pubblica CGIL di Cuneo
organizza, a proprie spese, il viaggio
in pullman (partenza da Cuneo intorno
alle 0.30 di sabato / previste altri
punti di raccolta).
CHI FOSSE
INTERESSATA/O A PARTECIPARE PUO’ SEGNALARLO CONTATTANDO I DELEGATI
SINDACALI CGIL
17 ottobre 2015
MERCOLEDI' 21/10/2015 PRESIDIO A TORINO
PARTECIPATE NUMEROSI
DATE AL PIU' PRESTO LA VOSTRA ADESIONE
TRENO IN PARTENZA DA CUNEO ORE 07:24
NOI RSU CGIL CI SAREMO!!
14 ottobre 2015
Convocazione incontro RSU ed OOSS per lunedì 19/10/2015
Le RSU e le segreterie delle OO.SS. sono state convocate per lunedì 19 ottobre ore
10,30 presso la sala Giunta per i seguenti temi:
- processo di riordino funzioni di polizia provinciale ai sensi dell'art. 5
c 2 DL 78/2015 come convertito con legge 125/2015: concertazione
- informazione in merito all'avanzamento del processo di riordino delle
funzioni provinciali e della prossima attivazione del "portale mobilità"
Eventuali altri temi trattabili nell'incontro saranno comunicati
preventivamente
10,30 presso la sala Giunta per i seguenti temi:
- processo di riordino funzioni di polizia provinciale ai sensi dell'art. 5
c 2 DL 78/2015 come convertito con legge 125/2015: concertazione
- informazione in merito all'avanzamento del processo di riordino delle
funzioni provinciali e della prossima attivazione del "portale mobilità"
Eventuali altri temi trattabili nell'incontro saranno comunicati
preventivamente
12 ottobre 2015
A CHE PUNTO E’ L’ITER DELLA LEGGE REGIONALE DI RIORDINO SU CITTA’ METROPOLITANA E PROVINCE?
R.S.U. CITTA’ METROPOLITANA TORINOA CHE PUNTO E’ L’ITER DELLA LEGGE REGIONALE DI RIORDINO SU CITTA’ METROPOLITANA E PROVINCE?
Prosegue l'esame della legge sugli enti locali
In base agli accordi intercorsi tra l’Ufficio di presidenza della 1.a Commissione, il vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna (che ha partecipato ai lavori) e i vari gruppi politici, nella seduta di OGGI lunedì 12 OTTOBRE verrà licenziato l’articolato dopo l’avvenuto esame degli artt. 9 bis, 18, 20 e 20 bis. In questo modo nella successiva seduta plenaria (verosimilmente martedì 13 ottobre ) dovrebbe iniziare l’esame della riforma che potrebbe così essere approvata entro il termine previsto del 31 ottobre.
Nel corso dei lavori dell’ultima seduta di Commissione sono stati approvati gli artt. 14, 15, 16, 17 e 19 in materia di associazionismo intercomunale, potere sostitutivo della Regione, composizione del Consiglio delle autonomie locali e disposizioni di coordinamento normativo.
L’approvazione è avvenuta con il rigetto degli emendamenti presentati dalle opposizioni e con l’accoglimento di alcuni emendamenti di precisazione provenienti dall’Esecutivo. (Estratto dal sito della Regione)
IL CONSIGLIO REGIONALE INIZIERA’ LA DISCUSSIONE DEL DDL DOMANI POMERIGGIO.
COME RSU, CON LE FEDERAZIONI DI CATEGORIA, APPENA AVREMO IL TESTO DI LEGGE APPROVATO IN COMMISSIONE E FATTE LE PRIME VALUTAZIONI INDIREMO UN’ASSEMBLEA DEI DIPENDENTI E VALUTEREMO GLI ASPETTI E LE CRITICITA’ E LE INIZIATIVE DA INTRAPRENDERE PRIMA DELL’APPROVAZIONE DELLA LEGGE STESSA DA PARTE DEL CONSIGLIO REGIONALE.
RSU CITTA’ METROPOLITANA TORINO
09 ottobre 2015
Prosegue l'esame della legge sugli enti locali
Lavori in Commissione, 8 ottobre
08 Ottobre 2015
Prosegue l'esame della legge sugli enti locali
La seduta della I Commissione, presieduta dal vicepresidente Gian Luca Vignale,
ha quasi completato l’esame del disegno di legge di riordino delle funzioni
amministrative conferite alle province in attuazione delle disposizioni statali
(legge “Delrio” n. 56/2014) su città metropolitane, province, unioni montane e
fusioni di comuni.
In base agli accordi intercorsi tra l’Ufficio di presidenza della Commissione,
il vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna (che ha partecipato ai
lavori) e i vari gruppi politici, nella seduta di lunedì prossimo verrà
licenziato l’articolato dopo l’esame degli artt. 9 bis, 18, 20 e 20 bis. In
questo modo nella successiva seduta plenaria (verosimilmente martedì 13 ottobre)
dovrebbe iniziare l’esame della riforma che potrebbe così essere approvata entro
il termine previsto del 31 ottobre.
Nel corso dei lavori sono stati approvati gli artt. 14, 15, 16, 17 e 19 in
materia di associazionismo intercomunale, potere sostitutivo della Regione,
composizione del Consiglio delle autonomie locali e disposizioni di
coordinamento normativo.
L’approvazione è avvenuta con il rigetto degli emendamenti presentati dalle
opposizioni e con l’accoglimento di alcuni emendamenti di precisazione
provenienti dall’Esecutivo.
I lavori si sono chiusi con una informativa dell’assessore al Personale,
Giovanni Ferraris, su di un bando per la selezione di figure professionali
nell’ambito forestale
08 Ottobre 2015
Prosegue l'esame della legge sugli enti locali
La seduta della I Commissione, presieduta dal vicepresidente Gian Luca Vignale,
ha quasi completato l’esame del disegno di legge di riordino delle funzioni
amministrative conferite alle province in attuazione delle disposizioni statali
(legge “Delrio” n. 56/2014) su città metropolitane, province, unioni montane e
fusioni di comuni.
In base agli accordi intercorsi tra l’Ufficio di presidenza della Commissione,
il vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna (che ha partecipato ai
lavori) e i vari gruppi politici, nella seduta di lunedì prossimo verrà
licenziato l’articolato dopo l’esame degli artt. 9 bis, 18, 20 e 20 bis. In
questo modo nella successiva seduta plenaria (verosimilmente martedì 13 ottobre)
dovrebbe iniziare l’esame della riforma che potrebbe così essere approvata entro
il termine previsto del 31 ottobre.
Nel corso dei lavori sono stati approvati gli artt. 14, 15, 16, 17 e 19 in
materia di associazionismo intercomunale, potere sostitutivo della Regione,
composizione del Consiglio delle autonomie locali e disposizioni di
coordinamento normativo.
L’approvazione è avvenuta con il rigetto degli emendamenti presentati dalle
opposizioni e con l’accoglimento di alcuni emendamenti di precisazione
provenienti dall’Esecutivo.
I lavori si sono chiusi con una informativa dell’assessore al Personale,
Giovanni Ferraris, su di un bando per la selezione di figure professionali
nell’ambito forestale
08 ottobre 2015
Disegno di legge di riordino delle Province
Disegno di legge di riordino delle Province
La Commissione, presieduta dal consigliere Vittorio Barazzotto, ha proseguito, il 5 ottobre, l’esame del disegno di legge n.145 sul riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in applicazione della Legge Delrio. Ha partecipato ai lavori il vicepresidente della Giunta regionale, con delega agli Enti locali, Aldo Reschigna.
La seduta è ripresa dalla votazione degli emendamenti all’articolo 5 (Funzioni della Città metropolitana), tutti respinti.
La Commissione ha poi esaminato le proposte di modifica all’articolo 6, che attribuisce le funzioni di organizzazione e controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani alla Città metropolitana e alle province. Reschigna, dando parere negativo a tutti gli emendamenti presentati, ha spiegato che l’articolo ha una funzione di semplificazione, poiché elimina gli attuali Ato, ambiti territoriali ottimali, in materia di rifiuti, per affidare le funzioni ai soggetti di area vasta. L’articolo è stato approvato senza modifiche.
Durante la seduta è stato inoltre discusso e votato l’articolo 7, “Funzioni riallocate in capo alla Regione”. L’articolo prevede il ritorno alla Regione di competenze un tempo delegate alle Province in materia di Agricoltura, Attività estrattive, Attività culturali e spettacolo, Edilizia residenziale pubblica, Energia, Formazione professionale, Politiche del lavoro e sociali, Turismo e Vincoli idrogeologici. Su questo tema, Gian Luca Vignale (FI) ha chiesto che la Giunta regionale svolga una comunicazione in Commissione sui costi e le modalità di trasferimento delle risorse umane. Sull’articolo sono stati approvati due emendamenti: uno presentato da Marco Grimaldi (Sel) che chiarisce che il trasferimento del personale riguarda non solo le Comunità montane, ma anche Province e Città metropolitane, e uno primo firmatario Vignale (FI), che garantisce, attraverso un apposito regolamento, la partecipazione degli Enti locali alla formazione dei programmi di intervento. Approvato anche un emendamento di Giunta, che specifica meglio alcune funzioni che rientrano nelle competenze della Regione, in particolare su beni culturali, politiche sociali ed energia.
Nella discussione sono intervenuti i consiglieri: Gilberto Pichetto, Vignale, Massimo Berutti e Claudia Porchietto per il gruppo consiliare di Forza Italia; Giorgio Bertola, Mauro Campo, Gianpaolo Andrissi, Federico Valetti e Francesca Frediani per il Movimento 5 Stelle; Andrea Appiano per il Partito democratico e Marco Grimaldi per Sel.
La seduta si è conclusa con l’illustrazione degli emendamenti all’articolo 8, “Specificità della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola”.
Il 6 ottobre la Commissione ha proseguito la discussione del disegno di legge n.145 alla presenza del vicepresidente della Giunta regionale Reschigna.
Acquisito il parere favorevole del Cal, audite le categorie interessate e svolta la discussione generale del provvedimento, la Commissione ha iniziato l’esame dei quasi duecento emendamenti all’articolato, presentati per la maggior parte da Forza Italia e Movimento 5 Stelle.
La seduta è ripresa con la presentazione degli emendamenti all'articolo 8, che concede specifiche funzioni amministrative alla Provincia del Verbano- Cusio-Ossola, in particolare in materia di foreste, usi civici e formazione professionale. A tal proposito i consiglieri di Forza Italia, Gian Luca Vignale e Diego Sozzani, hanno contestato il fatto che specifiche competenze e funzioni non possono essere attribuite esclusivamente alla provincia del Vco.
Il vicepresidente Reschigna oltre a dare parere negativo a tutti gli emendamenti, ha sottolineato come già da tempo la stessa Regione Piemonte abbia individuato forme di autonomia per le zone montane. L'articolo 8 è stato poi votato senza modifiche.
La seduta si è conclusa con l'illustrazione di alcuni emendamenti all'articolo 9, che prevede accordi sul trasferimento delle risorse che verranno stipulati tra la Giunta e le singole Province.
Nel pomeriggio i lavori della Commissione sono proseguiti con l’approvazione dell’articolo 9 così come presentato dalla Giunta. Sono stati poi approvati anche gli articoli 10, 11, 12 e 13 che riguardano rispettivamente le funzioni delle Province, il trasferimento del personale nei ruoli regionali, le risorse strumentali e le società partecipate, con alcune modifiche di natura tecnica.
È stato inoltre approvato l’emendamento presentato dalla Giunta che introduce l’articolo 12 bis, volto a disciplinare i servizi per l’impiego in Piemonte.
La Commissione, presieduta dal consigliere Vittorio Barazzotto, ha proseguito, il 5 ottobre, l’esame del disegno di legge n.145 sul riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in applicazione della Legge Delrio. Ha partecipato ai lavori il vicepresidente della Giunta regionale, con delega agli Enti locali, Aldo Reschigna.
La seduta è ripresa dalla votazione degli emendamenti all’articolo 5 (Funzioni della Città metropolitana), tutti respinti.
La Commissione ha poi esaminato le proposte di modifica all’articolo 6, che attribuisce le funzioni di organizzazione e controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani alla Città metropolitana e alle province. Reschigna, dando parere negativo a tutti gli emendamenti presentati, ha spiegato che l’articolo ha una funzione di semplificazione, poiché elimina gli attuali Ato, ambiti territoriali ottimali, in materia di rifiuti, per affidare le funzioni ai soggetti di area vasta. L’articolo è stato approvato senza modifiche.
Durante la seduta è stato inoltre discusso e votato l’articolo 7, “Funzioni riallocate in capo alla Regione”. L’articolo prevede il ritorno alla Regione di competenze un tempo delegate alle Province in materia di Agricoltura, Attività estrattive, Attività culturali e spettacolo, Edilizia residenziale pubblica, Energia, Formazione professionale, Politiche del lavoro e sociali, Turismo e Vincoli idrogeologici. Su questo tema, Gian Luca Vignale (FI) ha chiesto che la Giunta regionale svolga una comunicazione in Commissione sui costi e le modalità di trasferimento delle risorse umane. Sull’articolo sono stati approvati due emendamenti: uno presentato da Marco Grimaldi (Sel) che chiarisce che il trasferimento del personale riguarda non solo le Comunità montane, ma anche Province e Città metropolitane, e uno primo firmatario Vignale (FI), che garantisce, attraverso un apposito regolamento, la partecipazione degli Enti locali alla formazione dei programmi di intervento. Approvato anche un emendamento di Giunta, che specifica meglio alcune funzioni che rientrano nelle competenze della Regione, in particolare su beni culturali, politiche sociali ed energia.
Nella discussione sono intervenuti i consiglieri: Gilberto Pichetto, Vignale, Massimo Berutti e Claudia Porchietto per il gruppo consiliare di Forza Italia; Giorgio Bertola, Mauro Campo, Gianpaolo Andrissi, Federico Valetti e Francesca Frediani per il Movimento 5 Stelle; Andrea Appiano per il Partito democratico e Marco Grimaldi per Sel.
La seduta si è conclusa con l’illustrazione degli emendamenti all’articolo 8, “Specificità della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola”.
Il 6 ottobre la Commissione ha proseguito la discussione del disegno di legge n.145 alla presenza del vicepresidente della Giunta regionale Reschigna.
Acquisito il parere favorevole del Cal, audite le categorie interessate e svolta la discussione generale del provvedimento, la Commissione ha iniziato l’esame dei quasi duecento emendamenti all’articolato, presentati per la maggior parte da Forza Italia e Movimento 5 Stelle.
La seduta è ripresa con la presentazione degli emendamenti all'articolo 8, che concede specifiche funzioni amministrative alla Provincia del Verbano- Cusio-Ossola, in particolare in materia di foreste, usi civici e formazione professionale. A tal proposito i consiglieri di Forza Italia, Gian Luca Vignale e Diego Sozzani, hanno contestato il fatto che specifiche competenze e funzioni non possono essere attribuite esclusivamente alla provincia del Vco.
Il vicepresidente Reschigna oltre a dare parere negativo a tutti gli emendamenti, ha sottolineato come già da tempo la stessa Regione Piemonte abbia individuato forme di autonomia per le zone montane. L'articolo 8 è stato poi votato senza modifiche.
La seduta si è conclusa con l'illustrazione di alcuni emendamenti all'articolo 9, che prevede accordi sul trasferimento delle risorse che verranno stipulati tra la Giunta e le singole Province.
Nel pomeriggio i lavori della Commissione sono proseguiti con l’approvazione dell’articolo 9 così come presentato dalla Giunta. Sono stati poi approvati anche gli articoli 10, 11, 12 e 13 che riguardano rispettivamente le funzioni delle Province, il trasferimento del personale nei ruoli regionali, le risorse strumentali e le società partecipate, con alcune modifiche di natura tecnica.
È stato inoltre approvato l’emendamento presentato dalla Giunta che introduce l’articolo 12 bis, volto a disciplinare i servizi per l’impiego in Piemonte.
07 ottobre 2015
Contratti p.a.
Contratti p.a., si apre il tavolo. Faverin: "Sfidiamo il governo
sull'innovazione pubblica" (articolo Italia Oggi)
Primo passo del governo nella riapertura della trattativa sul rinnovo dei
contratti del pubblico impiego. Il ministro della pubblica amministrazione,
Marianna Madia, ha dato infatti mandato all'Aran per arrivare a un accordo con
i sindacati sulla riduzione dei comparti da 11 a 4, in attuazione della riforma
Brunetta.
Ora la palla passa all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle p.a.
che dovrà convocare i sindacati per ragionare attorno al delicato tema della
riduzione dei comparti senza cui però non si può passare a parlare
dell'aggiornamento dei livelli salariali.
Com'è noto la riduzione dei comparti, prevista dalla legge Brunetta del
2009, è rimasta fino ad ora congelata anche perché da allora la contrattazione
nel pubblico impiego è rimasta ferma. Il tema è tornato d'attualità dopo la
sentenza della Corte costituzionale che ha sentenziato l'illegittimità
«sopravvenuta» del blocco dei contratti pubblici. E con la mossa di ieri il
governo ha compiuto il primo passo formale verso la riapertura del tavolo
contrattuale anche in vista della sessione di bilancio ormai prossima.
«Siamo pronti a sfidare il governo sull'innovazione contrattuale e
organizzativa che meritano i cittadini e che le lavoratrici e i lavoratori pubblici
aspettano da troppo tempo», ha commentato Giovanni Faverin, segretario generale
della Cisl Fp. «Sei anni di blocco contrattuale non hanno congelato solo i
salari dei dipendenti e professionisti pubblici, ma il cambiamento nel modo di
organizzare e gestire i servizi alle comunità. Serve una stagione di vera
innovazione pubblica. E per questo bisogna far ripartire la contrattazione
nazionale e integrativa. Puntando sulle competenze e le professionalità e
costruendo servizi più avanzati, veloci, sostenibili e di qualità».
AUDIZIONE RSU PIEMONTESI PRESSO LA REGIONE PIEMONTE 06/10/2015
Nella giornata di ieri, lunedì 6 ottobre, le RSU delle
Province Piemontesi sono state ricevute in audizione dal Presidente del
Consiglio Regionale e dai capigruppo consiliari.
In
rappresentanza del nostro Ente ha partecipato ai lavori una rappresentanza della
RSU CGIL (Claudio Bongiovanni e Marino Gandolfo).
Nel corso
dell'incontro sono stati quindi illustrati gli emendamenti presentati dalla RSU
della Città Metropolitana, dalla RSU CGIL della Provincia di Cuneo e dalla RSU
Provincia di Vercelli.
E’ stato tra l’altro ribadito come come alla luce del contenuto del
recente “DM Madia”, sia quanto meno necessaria un’accelerazione finalizzata
all'approvazione della Legge Regionale di riordino.
Per ciò che concerne le modalità di trasferimento nei ruoli regionali
del personale provinciale, verranno istituiti specifici tavoli di confronto tra
Regione e singole Province (entro il corrente mese di ottobre), lle RSU hanno
chiesto di poter partecipare a predetti tavoli almeno in qualità di
uditori.
E' stata ribadita la volontà di evitare, in ogni caso, che
la “questione
esuberi" possa essere gestita direttamente dalla Funzione Pubblica “a
Roma”,tramite l’apposito portale istituito.
Durante la trattazione dei singoli emendamenti presentati, abbiamo
tra l’altro:
- richiesto che la Regione individui con chiarezza, ed
al più presto, tutti quanti i servizi oggetto di trasferimento, delega o
mantenimento;
Di tuto ciò ne abbiamo anche discusso prima dell’audizione con l'ex Assessore, ed ora Consigliere, dott. Vignale, segnalando, tra le varie problematiche, anche quella dell'ufficio Concessioni Idriche, in Piemonte accorpato alla tematica Ambientante, quando nelle altre Regioni viene correttamente gestito come Demanio Idrico e Difesa del Suolo;
-
richiesto che il personale impiegato a supporto delle varie funzioni regionali
trasferite/delegate transiti in toto in Regione, senza che sia oggetto di
possibile contrattazione numerica, al fine di evitare imprevisti
esuberi;
-
sollecitato la Regione a riconoscere la professionalità del personale di
vigilanza faunistico ambientale al fine di evitare che la professionalità
acquisita dal personale addetto venga dispersa depauperando il territorio (es.
con trasferimento del personale nella Polizia Municipale); in particolare è
stato richiesto che il predetto personale venga trasferito nei ruoli regionali
mantenendo le attuali funzioni e peculiarità, eventualmente rimanendo in
distacco presso l'area Vasta;
-
invitato la Regione a regolamentare la posizione del personale che
presumibilmente sarà distaccato presso le Province, definendo tempi certi per il
definitivo inquadramento nei ruoli regionali, al fine di evitare che questa
tipologia di dipendenti rimanga a tempo indefinito in una “sorta di limbo”: non
più provinciali ma nemmeno “pienamente regionali”;
In
conclusione sono stati ripresentati gli emendamenti della RSU Torino, quelli
della RSU CGIL Cuneo e RSU Vercelli con specifico riferimento alle problematiche
Ambiente, Vigilanza Faunistica e Ambientale e all'istituto del
distacco.
03 ottobre 2015
Lettere unitarie 1 - Vice presidente Regione e Presidenti Province 2 - Ministro Madia e sottosegretario Bressa
Lettera
inviata a Reschigna e Presidenti delle Province piemontesi da parte
delle segreterie regionali FP CGIL - CISL FP e UILFPL al seguente link:
Lettera su inserimento nel portale nazionale dei nominativi dei lavoratori in esubero
Lettera inviata al Ministro Madia e sottosegretario Bressa da parte delle segreterie nazionali sul decreto mobilità/province al seguente link:
Lettera a Madia e Bressa su mobilità
Lettera su inserimento nel portale nazionale dei nominativi dei lavoratori in esubero
Lettera inviata al Ministro Madia e sottosegretario Bressa da parte delle segreterie nazionali sul decreto mobilità/province al seguente link:
Lettera a Madia e Bressa su mobilità
Comunicato di CGIL CISL e UIL su osservatorio regionale del 01/10/2015
SINTESI DELL'INCONTRO CON ASSESSORE RESCHIGNA CON LE SEGRETERIE REGIONALI FP CGIL - CISL FP e UIL FPL ed RSU PROVINCE Piemontesi Torino, 2 ottobre 2015 Nella giornata di ieri, 1 Ottobre 2015, si è tenuto incontro unitario tra OOSS e RSU delle province piemontesi con l’Assessore Reschigna. Abbiamo ripreso i contenuti della riunione dell’osservatorio del 29 settembre, chiedendo chiarimenti sui punti critici. Innanzi tutto, riportando la nostra netta contrarietà, abbiamo chiesto spiegazioni su quanto Reschigna aveva dichiarato in osservatorio circa la richiesta al Sottosegretario Bressa di inserire nella prossima Legge di stabilità una clausola che consenta alla Regione di far transitare i propri dipendenti verso altri enti locali, con un meccanismo analogo a quello attualmente previsto per i dipendenti delle province. Abbiamo poi chiesto chiarimenti sulle funzioni della polizia provinciale e sul TPL, sui finanziamenti complessivi, sul numero dei dipendenti che la regione effettivamente assorbirà. Abbiamo chiesto chiarimenti sull’accoglimento o meno degli emendamenti presentati; in particolare abbiamo chiesto che le funzioni di supporto vengano riconosciute nella misura piena del 10% e che si torni alla formulazione originaria dell’art 11 DDLR, che prevedeva in maniera esplicita che la permanenza nel ruolo straordinario durasse al massimo sino al rinnovo del ccdi. In aggiunta, sono stati chiesti specifici interventi sui precari della città metropolitana. Infine, stante la contraddittorietà di alcune disposizioni contenute nel testo del decreto mobilità, abbiamo chiesto che la Regione assuma una precisa posizione invitando i Presidenti delle province a non fare nulla. In merito a quest’ultimo punto, Reschigna ha dichiarato di condividere le valutazioni circa le criticità poste dal decreto mobilità e ci ha informati di un imminente intervento della Conferenza delle Regioni per poterne ridiscutere i contenuti. Sulla sua richiesta a Bressa di poter redistribuire il personale della regione, riferisce, a suo avviso, una certa difficoltà che potrebbe derivare dalla presenza significativa di personale nelle sedi decentrate a cui potrebbe essere difficoltoso conferire funzioni concrete; conseguentemente valuta positivamente la possibilità di far transitare questo personale, previo accordo e convenzioni, in altri enti locali. Noi abbiamo comunque ribadito la nostra contrarietà. Sulla questione economica, conferma le cifre riferite in osservatorio e, in particolare, dichiara che tutti i finanziamenti che la regione riceverà sui CPI andranno nel 2015 alle province e nel 2016 all’agenzia. In tutto, le risorse proprie della regione, a cui andranno ad aggiungersi i finanziamenti statali accennati precedentemente, sarebbero quindi di 51 milioni di euro nel 2015 e di 57 milioni di euro nel 2016. Sulle funzioni collegate all’ambiente, la Regione sta ragionando sul riconoscere una compartecipazione pari al 40% delle risorse dedicate. Sempre sulla questione economica, Reschigna ha riferito di aver sottoscritto accordi per il riconoscimento dei debiti pregressi con tutte le province. In aggiunta, sul VCO sta lavorando per un accordo che preveda un anticipo di 3 milioni di euro sulle spese future, in forza del principio di evitare le procedure di dissesto. Sull’andamento dei lavori in commissione conferma una forte attività ostruzionista da parte di alcuni gruppi consiliari. In merito al personale appartenente alla polizia provinciale è arrivata la circolare esplicativa che non è di facile interpretazione; la proposta di Reschigna resterebbe quella del validamento del personale con funzioni proprie della provincia, con il conseguente riconoscimento economico, stante la impossibilità di farlo transitare in Regione, pena la perdita della qualifica. Su tpl la Regione sta ragionando in merito ad una compartecipazione dei costi. Il personale che sarà complessivamente assorbito ammonta, quindi, a poco piu’ di 1500 unità. Già a partire dal mese di settembre, tre settori della regione stanno lavorando sull’ individuazione del personale e sui passaggi: numero di persone coinvolte, profili, eventuali criticità, in maniera tale da consentire l’immissione nel ruolo straordinario della Regione per il 1 gennaio 2016. Abbiamo chiesto di poter intervenire in questa fase anche solo come uditori ma con risposta, al momento, negativa. Per ultimo, sulla questione precari, la Regione attualmente prevede che vengano rispettate le scadenze previste dai contratti.
Lettera unitaria ai Segretari Generali Regionali e Territoriali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL
Roma,
28 settembre 2015
Ai Segretari
Generali Regionali
e
Territoriali di
FP
CGIL, CISL FP e UIL FPL
Oggetto:
percorso di riordino delle autonomie locali.
Cari amici, cari compagni
in modo generalizzato,
purtroppo, le regioni stentano ancora a portare a termine i percorsi di
riordino delle funzioni non fondamentali degli Enti di Area Vasta previste
dalla L. n. 56/2014 e successive modificazioni e integrazioni.
Dopo il D. L. 78/2015, ma
soprattutto, con la firma del decreto contenente i criteri per la mobilità, è
oramai però divenuto indispensabile che sia completato il processo attraverso
l’approvazione della legge regionale di cui al comma 95 dell’art. 1 della legge
Delrio, per dar corso alle procedure di ricollocazione diretta dei dipendenti
che non svolgono le attività fondamentali.
Per evitare l’aprirsi di
una fase di caos che impedirebbe il regolare ricollocamento del personale degli
Enti di area vasta presso gli altri Enti pubblici, considerato tra l’altro
l’articolato cronoprogramma stabilito dal decreto mobilità, occorre dunque
presidiare ed attivare le necessarie forme di pressione affinché si completino
al più presto le attività in capo alle regioni, comprese quelle previste
dall’art. 5 del D. L. 78/2015 per il personale della polizia provinciale.
Per quest’ultimo, in modo
particolare, occorre verificare che nella stesura di ciascuna legge regionale
siano previste e garantite le opportune salvaguardie, sia in relazione ai
servizi espletati dal corpo, sia alle tutele occupazionali.
A tal proposito occorre
chiedere, se non ancora previsti o attivati, l’istituzione di appositi tavoli
per avviare, ai sensi di quanto previsto dalla normativa vigente ed in
particolare dall’art. 4 del DPCM 26/09/2014, il preventivo esame congiunto
sugli elenchi del personale interessato ai trasferimenti.
Certi che comprenderete
l’importanza di un’azione pressante, rapida e incisiva sulle regioni per
garantire il regolare svolgimento e completamento delle procedure, si allega
alla presente un fac-simile di nota unitaria che potrete indirizzare alle
regioni per chiedere l’accelerazione dei lavori e l’apertura di un tavolo per
il preventivo esame congiunto.
Cordiali saluti
FP CGIL
Federico
Bozzanca
|
CISL FP
Daniela
Volpato
|
UIL FPL
Giovanni
Torluccio
|
02 ottobre 2015
Tavolo regionale con Vice Presidente Reschigna - 01 ottobre -
Tavolo regionale con Vice Presidente Reschigna
In data 01 ottobre
presso la sede della Regione Piemonte si è svolto l’incontro tra il Vice
Presidente della Regione Piemonte Reschigna e le OO.SS. relativamente al PDL
regionale sulle Province.
Reschigna ha esordito
dicendo che andando a Roma la scorsa settimana ha espresso alcune questioni al
sottosegretario Bressa tra le quali la richiesta che nella legge di stabilità
non ci sia il taglio alle Province per il 2016 e che per l’anno 2017 vi sia
ancora la possibilità per i dipendenti di andare in quescienza pre – Fornero.
Ha poi fatto presente di
aver chiesto che venga inserita nella legge di stabilità una norma che permetta
alle Regioni di poter spostare nei Comuni, tramite convenzioni, il personale
che la Regione rialloca a se stessa, laddove sia considerato in numero eccessivo,
richiesta ritenuta inaccettabile dalle OO.SS.
Ha poi informato che,
sulla questione della Polizia Provinciale, uno dei punti lasciati ancora in
sospeso, si è in attesa di una circolare esplicativa da parte del governo per
dirimere una volta per tutte la questione. Infatti, al momento, la soluzione
prospettata dalla Regione (di poter assorbire il personale per poi ridelegarlo
in Provincia) da un lato farebbe perdere al personale stesso la qualifica di
agenti di P.G. e dall’altro farebbe rientrare lo stesso personale in quello
fondamentale della Provincia, con riflessi negativi ai fini della riduzione del
50% della spesa come da legge di stabilità.
Sui Centri per l’impiego
ha assicurato che già nel 2015 vi sarà lo stanziamento di 150.000 euro in parte
proveniente dallo stato ed in parte dal POR.
Reschigna ha poi
evidenziato che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, a
tacitazione di qualsivoglia richiesta delle Province, ha proposto una
transazione firmata da tutti i Presidenti delle Province.
Per ciò che concerne la
richiesta della Provincia del VCO relativamente al credito vantato sui canoni
idroelettrici, Reschigna ha fatto presente che la Regione ritiene di non avere
nessun debito, non essendoci al riguardo atti ufficiali, ma solo lettere.
Il Vice Presidente ha
inoltre fatto presente che la Regione, in tema di funzioni ambientali si farà
carico di una quota pari al 40%, non specificando al momento criteri e modalità
che sono ancora al vaglio degli uffici.
Ha poi evidenziato che il
Presidente Chiamparino si incontrerà nei prossimi giorni con il sottosegretario
Bressa per tentare di bloccare o modificare il decreto sulla mobilità dei
dipendenti degli Enti di Area Vasta, tenuto conto che manca l’accordo con le
Regioni ( ha fatto presente che in questo momento nessuna lista deve essere
fatta).
Reschigna ha poi
comunicato che dalla prossima settimana inizieranno i confronti tra le
Direzioni regionali e le Province per definire il numero ed i profili dei dipendenti
che dovranno transitare presso la Regione Piemonte. Ha inoltre affermato che
dall’analisi dei profili si potranno utilizzare i dipendenti provinciali sugli
uffici periferici della Regione Piemonte che attualmente sono in carenza di
organico.
Ha ancora affermato che
verrà riallocato una percentuale del 10% del personale di supporto ai servizi
generali senza più alcun riferimento alle risorse che residuano.
Per ciò che concerne
alla richiesta avanzate dalle OO.SS. di prevedere un’allegato con l’elenco
delle funzioni confermate in capo alle Province, Reschigna ha comunicato di non
essere d’accordo, perché così facendo si potrebbero dimenticare alcune
funzioni.
Sul tema delle funzioni
dei trasporti Reschigna ha fatto presente che si tratta di funzioni
fondamentali delle Province e che pertanto non ci sarà nessun trasferimento del
personale a tali funzioni adibito all’Agenzia regionale dei Trasporti. La
Regione però si farà carico della quota di
Il Vice Presidente ha infine fatto presente che è intenzione della
Regione di approvare la legge entro il 31 ottobre, nonostante il forte
ostruzionismo che sta avvenendo in commissione consiliare.
Seguiremo attentamente l’evoluzione dei lavori per la definizione
del DDL tenendovi costantemente
aggiornati ed alleghiamo la lettera unitaria delle segreterie nazionali con la
quale abbiamo chiesto un incontro al Ministro Madia e a Bressa su tutta una
serie di problematiche ancora da risolvere.
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